di Paola Grillo – Biblioteca Scolastica “Anna Frank” – I.C. “A. Moro” (Stornarella-Ordona)

“Non ho nulla da insegnare, perché non sono un insegnante. E non sono uno psicologo. Ma ho una storia da raccontare. E vorrei vedervi andar via di qua non con gli occhi lucidi ma con un grande sorriso2, inizia con queste parole l’incontro di Gianpietro Ghidini, Fondazione Ema – Pesciolino Rosso, con gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Stornarella, lo scorso 24 ottobre nell’Aula Consiliare del Comune di Stornarella, in occasione del percorso curricolare “Le(g)ali a Scuola”.

E la storia raccontata è quella di Emanuele Ghidini, figlio di Gianpietro, che a soli 16 anni ha messo fine alla sua vita, gettandosi nel Chiese, la notte del 24 novembre 2013, dopo aver preso un allucinogeno, oltre a marijuana e alcol, a una festa tra amici.

“Un suicidio, quindi, conseguenza unicamente dell’assunzione di droghe, perché fino al giorno prima Emanuele aveva manifestato tutta la sua voglia di vivere a parenti e amici, come la prima volta che lo avevo preso in braccio appena nato. Solo una mente affatto lucida, per via degli stupefacenti, avrebbe potuto portarlo a questo gesto estremo”, ricorda papà Gianpietro tra il dolore e la rabbia.

“E quindi quel tuffo in piena notte nel Chiese, esattamente nel punto in cui, dieci anni prima, Ema aveva gettato il suo pesciolino rosso, che galleggiava mezzo morto nello stagno, per dargli una possibilità di vita, spazzata subito via da un’anatra che lo prese in bocca e si allontanò allegra mangiandolo. Possibile che in quel punto, in quel momento di follia non gli è venuto in mente questo episodio? Possibile che non si è ricordato del suo papà?”

Eppure dalla disperazione, dal dolore, dalla tragedia, dalla morte papà Gianpietro ha tratto tutta la forza che lo ha portato a dar vita alla “Fondazione Ema – Pesciolino Rosso”, per lanciare nuovi progetti e idee mediante l’impiego di giovani, e lo porta da tre anni in giro per l’Italia a raccontare questa storia nelle scuole e nelle piazze, “perché Ema, perdendo la sua vita, possa aiutare molti giovani a ritrovare la propria”.

Proseguimento del progetto: l’incontro “Lasciami volare” è inserito nel percorso curricolare sulla legalità e cittadinanza attiva “Le(g)ali a scuola” delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Stornarella, con le docenti Paola Grillo e Mariagrazia Gaeta, che ha visto in “Libriamoci: giornate  di lettura nelle scuole” il momento di apertura al territorio e condivisione di buone pratiche.

Partner del progetto: amministrazione Comunale di Stornarella.

Il sito web dell’Istituto Comprensivo “A. Moro”: www.istitutocomprensivo-stornarellaordona.gov.it.