di Hamelin Associazione Culturale

In occasione di “Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole” (24/29 ottobre 2016), vi presentiamo la seconda parte di una bibliografia dedicata ai temi della giustizia e della legalità, per ragazzi e ragazze dai 14 anni in su.

In questa seconda parte vi presentiamo i romanzi di Massimo Carlotto, Aidan Chambers, Siobhan Dowd, Blaine Harden, Ira Levin e Marie-Aude Murail.

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Massimo Carlotto, Le irregolari, e/o, 2011     

Argentina, fine anni Settanta. La dittatura militare colpisce con una straordinaria efficienza, una strategia che farà scuola per altri regimi sudamericani e non solo: la desaparición. Questo racconto è un viaggio nei luoghi dell’orrore dove migliaia di giovani, uomini, donne e bambini hanno perso la vita dopo atroci sofferenze e inaudite torture. Uno scritto per ricordare tutte le vittime e per non dimenticare perché “l’unica lotta che si perde è quella che si abbandona”.

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Aidan Chambers, Cartoline dalla terra di nessuno, BUR, 2014 (vincitore nel 1999 della Carnegie Medal)

Jacob è inglese, ha diciassette anni e a fine estate decide di partire per una vacanza ad Amsterdam. Da solo. Il pretesto ufficiale è quello di partecipare alla commemorazione storica della battaglia di Arnhem, a cui il nonno partecipò cinquant’anni prima. La capitale dell’Olanda però, si sa, non è una città qualunque, e come scoprirà Jacob a sue spese, “nulla è come sembra”. Tra mille peripezie, la sua storia andrà a intrecciarsi con quella di Geertrui, un’anziana donna in fin di vita, che nasconde nelle pagine del suo diario un segreto che riguarda Jacob molto da vicino.

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Siobhan Dowd, Le rose di Shell, Uovonero, 2016

Da un anno la vita di Shell è profondamente cambiata. Dopo la morte della madre, il padre perde il lavoro e riprende a bere rifugiandosi  in un delirio religioso. I giorni passano in una routine triste e malinconica fino a quando vengono ritrovati due neonati morti e su Shell si stende il dubbio dell’intera comunità. Da sola contro tutti, abbandonata anche dalla migliore amica, la ragazza cerca di fare giustizia, prendendo in mano il suo destino e cercando la verità.

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Blaine Harden, Fuga dal campo 14, Codice, 2014

I campi di lavoro nordcoreani, tuttora funzionanti, esistono da un periodo di tempo doppio rispetto ai gulag sovietici e dodici volte superiore rispetto ai campi di concentramento nazisti.

Shin Dong-hyuk è nato nel 1982 in un campo di prigionia nordcoreano, ha vissuto gran parte della sua vita convinto di meritarsi la reclusione, convinto che la prigionia fosse necessaria per debellare il nemico dello Stato. Da questo clima di oppressione riesce a fuggire nel 2002, impiegando quasi due anni per raggiungere gli Stati Uniti, questa è la sua storia brutale, intensa, potente che ci fa sentire tutti colpevoli.

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Ira Levin, I ragazzi venuti dal Brasile, Sur, 2016

Un classico della fantascienza. Immaginiamo che il dottor Josef Mengele, conosciuto come l’Angelo della Morte per gli esperimenti su cavie umane nei campi di concentramento, abbia trovato salvezza in un paese sperduto del Sud America. Il piano del terribile medico è quello di governare il mondo clonando dei piccoli Hitler. Ad ostacolare il piano folle ci pensa il vecchio Liebermann, un ebreo sopravvissuto, che ha deciso di dedicare la sua vita alla ricerca dei criminali nazisti.

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Marie-Aude Murail, Oh, boy!, Giunti, 2013

I fratelli Morlevent rimangono orfani, e senza parenti. Darli in affido non è facile, perché sono inseparabili e tutti e tre intelligentissimi: troppo. Grazie al lavoro di una brava assistente sociale, spunta una possibilità: un lontano fratellastro, Bart, che però è un ragazzo assolutamente irresponsabile, superficiale, inaffidabile e disinteressato ai problemi del mondo, che sbandiera la propria omosessualità in maniera esagerata e non sembra per nulla adatto al ruolo di tutore. L’autrice da sempre dimostra una grande capacità nel trattare temi difficili, profondi e anche tragici, con grande ironia e intelligenza, proprio per questo il romanzo ha vinto una trentina di premi in tutta Europa.

Leggi anche la PRIMA PARTE della bibliografia.