di Filomena Palermo – I. I. S. “Polo Amantea” (Cosenza)

L’Istituto di Istruzione Superiore di Amantea ha partecipato alla campagna di promozione della lettura “Il maggio dei libri”, lo scorso 28 maggio 2016, con l’incontro “Dal contesto ai testi: la questione femminile. Riflessioni sulle donne”.

L’incontro ha avuto come protagonista la scrittrice e professoressa Rossella Cuconato, che ha proposto una lectio magistralis dal titolo “La luce delle conquiste delle donne negli eventi nel Primo Novecento” agli studenti della classe V B del liceo scientifico.

QUA si può leggere e scaricare la trascrizione della lectio magistralis.

Il report dell’incontro

Ma… Perché leggere?

  1. Perché “la lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno”. (de Croisset)

  2. Perché “Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso”. (Petrarca)

  3. Perché “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. (Eco)
  4. Perché “Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi”. (Citati)

  5. Perché “I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole”. (Pirandello)

  6. Perché la cultura stessa è fatta di libri, è fatta dalla lettura, proprio perché se non ci fossero stati i libri il progresso, per l’uomo, non ci sarebbe stato. 

“È scomodo essere uomini, ma essere donne lo è ancora di più.”

  • La giornata della donna non si limita alle ore di lavoro, ma continua sempre, sia fuori che a casa.

  • Perché è difficile far conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

  • Perché spesso sono soggette a più pregiudizi rispetto agli uomini.

  • Perché molte volte vengono considerate inferiori in confronto alla figura dell’uomo.

Domande degli studenti a Rossella Cuconato

Elisa Amedeo: “Nella storia la donna ha avuto sempre un ruolo subalterno all’uomo, sono nati, infatti, molti movimenti rivoluzionari come le “Suffragette” che ci hanno concesso i diritti che abbiamo oggi. Se fosse vissuta in quell’epoca avrebbe avuto il coraggio di partecipare ad uno di questi movimenti?”.

La scrittrice risponde: “Si , io mi sarei imbottita di tritolo, anche mettendo da parte la famiglia, purtroppo per il mio carattere si”.

Marisa Motta: “Decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo deciso di esserlo”. Questa è un a bellissima citazione di Isabel Allende. La maggior parte delle donne si sottovaluta, si odia e per questo si autodistrugge. Questa frase colpisce proprio perché per sentirsi belle, per amarsi bisogna semplicemente deciderlo, e se ci si ama si fa in modo che anche gli altri ci amano. Che appello vorrebbe fare a quelle donne, soprattutto giovani, che non si piacciono e non si accettano per quello che sono?”.

La scrittrice risponde: “Io penso che l’accettarsi o no ha motivazioni profonde, è tutto legato al vissuto, al passato ,al nostro profondo. Una donna che non si accetta è una donna che non ha avuto considerazione in famiglia perché tutto risale alla primissima infanzia. Qui il campo spazia, essere considerata inferiore in famiglia, essere violata non solo fisicamente ma psicologicamente, perché le violenze fisiche possono anche essere superate ma quelle psicologiche  e mentali lasciano una ferita purulenta che non si rimargina mai. Una donna che non si accetta è una donna profondamente sola che ha bisogno di un aiuto, ci sono tante forme di aiuto, un aiuto di una persona competente o la fede, voi non sapete quanto bene fa la fede . La fede è un balsamo, è un sentirsi con Dio. Una donna che non si accetta deve  guardarsi alla specchio e dirsi io ce la posso fare , circondarsi di persone che le vogliono bene, scegliere un’amica, una sorella e tirare avanti e superare tutto.”

Mariam Rizki: “—Riguardo al  libro di Elena Ferrante Un’amica geniale, ha per caso avuto anche lei un’amicizia mista tra affetto e rivalità? O forse è la caratteristica dell’amicizia ” tipo” tra donne?”.

La scrittrice risponde: “Si, io sono stata molto amata, odiata, ho avuto amicizie geniali con le quali però mi scontro. Non ci vediamo quotidianamente. Per esempio ho una vecchia amica che mi telefona ancora a distanza di anni. Questo è un modo di crescere, non c’è bisogno di stare insieme 24 ore ma c’è bisogno della certezza dell’essere, sapere che una persona c’è  e che ti aiuta”.

I commenti degli studenti

Leggere è quella virtù che ci apre ai nuovi orizzonti e ci permette di scoprire anche cose che prima non sapevamo, E’ quello strumento che porta con se solo cose buone, non svantaggi, ma solo vantaggi. L’incontro con la scrittrice è stato l’elemento in più per comprendere meglio la lettura e le sue innovazioni. (Vanessa Bruno)

Ho trovato appropriati sia la scelta della scrittrice che dell’argomento. Approfondire  meglio il ruolo della donna nel corso della storia e, quindi ,anche la sua lotta per il raggiungimento dei diritti (in gran parte delle nazioni) ha spinto i partecipanti all’incontro a riflettere  più a fondo su quanto la cultura sia importante per prendere coscienza della propria identità e del proprio ruolo nella società. (Marianna De Pascale)

Perché leggere? Per fuggire via dalla realtà che ci circonda, per scappare dai problemi della vita, per viaggiare gratis in prima classe con le ali della propria fantasia ed approdare in una terra perfetta, magica, in cui tutto va per il verso giusto. Leggere per conoscere, affinché si possa rimediare agli errori e fare in modo che non accadano più. Leggere è conoscere il passato e il presente, elementi essenziali per costruire il futuro. Leggere è cultura, ed un popolo acculturato è più difficile da governare. (Enrica Macchione)

Il sito web dell’Istituto di Istruzione Superiore di Amantea: www.iispoloamantea.gov.it.

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