Di Rosalinda Montuori – Scuola Secondaria di I Grado, I. C. S. GIAMPIETRO – ROMANO, Torre Del Greco (NA)

 La Bella e la Bestia, è una famosa fiaba europea, diffusasi in molteplici varianti. Oggi la conosciamo nella versione scritta e canonizzata, dedicata all’infanzia, di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. La Bella e la Bestia è la storia di un legame burrascoso ma anche profondo tra due individui all’apparenza molto diversi, divisi dalle barriere sociali e uniti dall’esperienza reale di un sentimento vissuto in prima persona. La giovane Belle si innamora della bestia solo in un secondo momento, dopo aver compreso, nel suo piccolo, che il valore di qualcuno non sta nell’apparenza o nell’etichetta che la società le ha assegnato.
Non è solo una storia d’amore fiabesca, è anche lo specchio di una società che troppo spesso enuncia valori d’inclusione e poi si dimentica di perseguirli.
La realtà non sempre è come appare e questo dovremmo ricordarlo un po’ tutti. Il percorso verso l’applicazione sincera e profonda di quei principi di inclusione sociale è ancora lungo, ma ciascuno di noi può fare la sua parte, innanzitutto, cambiando il suo modo di giudicare le cose.

Mail dell’organizzatore del progetto: VALENTINA.GRIMALDI@ICSGIAMPIETROROMANO.EDU.IT