di Anna Maria Bruno – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Mustidimiccoli (Barletta)

Il 18 novembre abbiamo potuto assistere all’incontro online con il fumettista Andrea Tridico, che ci ha presentato il suo nuovo fumetto: Il Sentiero. Ci ha raccontato un po’ di lui, ha detto di essere nato e cresciuto a Torino, ma di avere origini sarde, di aver frequentato il liceo classico e di essersi laureato in ingegneria ma di aver poi voluto fare il fumettista con il supporto dei genitori che, prima scettici, poi gli hanno dato fiducia, così da continuare la sua passione per il disegno nata sin da piccolo. Ci ha narrato anche del fumetto Il Sentiero che parla di un ragazzo di nome Enock, della costa d’Avorio, che sbarcato in Italia ritrova il diario di un valdese, David, che voleva riconquistare la sua terra, infatti il popolo valdese si era rifugiato secoli prima a Ginevra per persecuzioni religiose. Ci ha fatto notare che, nonostante le due storie fossero lontane di ben 300 anni, si assomigliassero molto e quanto fossero intrecciate. Tra  persecuzioni del passato e le difficoltà di essere migranti oggi è emerso che le guerre e gli esili si rinnovano e si ripetono molto similmente nel tempo

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Tutte le classi della scuola secondaria di primo grado hanno partecipato, anche se online, a questo evento e ogni classe, con un suo alunno come portavoce, ha posto delle domande. Tante le risposte che ha dato durante l’intervista ma due domande hanno colpito particolarmente. Nella prima gli è stato chiesto se si ritrovasse nel personaggio di Enock e lui ha risposto di no, perché ha detto che lui d il personaggio hanno due caratteri e storie completamente diverse. Nella seconda gli è stato chiesto se avesse scritto il fumetto durante la pandemia e se la quarantena fosse stata di ispirazione. Lui ha risposto che aveva iniziato a scrivere e disegnare il fumetto nel 2019, e che la quarantena gli era stata molto di aiuto, perché non vivendo la vita frenetica di tutti i giorni era riuscito a concentrarsi di più. Un’altra  cosa che ha colpito è il fatto di averci detto di credere nei nostri sogni, di non mollare e che a poco a poco, mettendoci tanta volontà, possiamo realizzarli. Ma soprattutto di aver parlato con noi con molta modestia, rispondendo con vero interesse ad ogni domanda che gli veniva posta.

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Alla fine dell’intervista ci ha detto che in questo periodo sta collaborando con un suo amico e collega ad un nuovo fumetto, che lui stesso sta disegnando. E noi, adesso che lo abbiamo conosciuto, non vediamo l’ora di scoprire la sua prossima realizzazione: non si ritiene famoso ma se ancora non lo è pienamente noi gli auguriamo di avere grande successo, soprattutto se ai bei disegni abbina storie così profonde e a noi vicine.