Giocare con le parole

Combinare parole e suoni dando vita a espressioni e forme sempre diverse. I Giochi diVersi sono quelli che coinvolgono il genere poetico, classico e contemporaneo. Dalle filastrocche adatte ai giovanissimi lettori della scuola materna fino alle raccolte poetiche che formano gran parte della programmazione scolastica superiore. 

 

Scuole dell’infanzia
Scuole primarie
Scuole secondarie di I grado
Scuole secondarie II grado

 

SCUOLE DELL’INFANZIA

Janet e Allan Albergh, Ossaspasso, Camelozampa, 2021
Ritorna, dopo molto tempo, questo classico per l’infanzia nella nuova traduzione di Chiara Carminati, una traduzione molto fedele all’originale capace di ridare nuova linfa a questo libro. Uno scheletro grande, uno scheletro piccolo, uno scheletro cane e le loro buffe disavventure avranno il potere di portare i piccoli lettori e le piccole lettrici in un mondo buffo e strampalato.ossa-removebg-preview

Emanuela Bussolati, Tararì tararera…Storia in lingua Piripù, Carthusia, 2020 
La lingua Piripù è una lingua che tutti i bambini capiscono, anche se a leggerla sembra impossibile determinarne perfino una radice. Emanuela Bussolati inventa la famiglia dei Piripù con dei pezzetti di carta e pochi tratti e dà loro una lingua fatta di suoni espressivi, di grafie molto studiate che indicano come il testo deve essere letto e il gioco è fatto: una serie di suoni diventano il modo per dire delle cose precise, dirle a voce alta ed entrare a far parte della comunità Piripù.
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Crockett Johnson, La spiaggia magica, orecchio acerbo, 2013
Una bambina e un bambino sono su una spiaggia, che è appena una linea all’orizzonte, ma anche il luogo magico del possibile: pensano ad un oggetto, lo scrivono sulla sabbia. La parola scritta prende corpo, e l’oggetto immediatamente si materializza, trasformandoli in creatori di mondi. Per Maurice Sendak, Johnson ha cambiato il mondo dell’editoria per bambini.

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Francesco Piattau e Bernadette Gervais, I contrari, Il Castoro, 2021
Alto, basso; sopra, sotto; quadrato, rotondo; salita, discesa; solido, liquido.
I contrari regnano in questo libro divertente dove tutto è delineato intorno a un elefante. Un modo per giocare con la lingua distinguendo tra le tante qualità opposte attraverso illustrazioni imprevedibili e surreali.

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Toti Scialoja, Tre chicchi di moca, Edizioni Lapis, 2002
“Tre chicchi di moca/ tritava il tricheco”: in questo albo, come in altre opere di Toti Scialoja, il vero protagonista è il divertimento che deriva dal gioco con i suoni e con le parole, il piacere di perdersi nel ritmo delle allitterazioni che danno vita, insieme alle illustrazioni del poeta e pittore, alle fantasiose avventure degli animali.

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SCUOLE PRIMARIE

Chiara Carminati e Alessandro Sanna, Poesia con fusa, Lapis, 2020
I gatti possono essere meravigliosi e irresistibili animali da compagnia. Eleganti, delicati, sornioni, imprevedibili, sfuggenti… qui vengono raccontati dai versi di Carminati e dalle illustrazioni di Sanna in un ritmo e un fraseggio che sussulta e incanta.

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Roald Dahl, Versi perversi, Salani, 2016
Il grande Roald Dahl riscrive le più note fiabe, e lo fa in versi, giocando con i suoni e i rimbalzi nel testo. Cappuccetto Rosso, Cenerentola, I tre porcellini, Il fagiolo magico e tante altre vedono cambiare il carattere e le azioni dei personaggi, spiazzandoci continuamente. Riscrivendo e dissacrando, Dahl si permette anche scene orribili, ma sostenute da una lingua scherzosa che crea grande complicità coi giovani lettori.

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Corinna Luyken, Il libro degli errori, Fatatrac, 2021
Che c’è di male a sbagliare, in fondo il saggio insegna che “sbagliando si impara”! Questo libro racconta proprio questo, come l’errore sia parte del processo creativo. In ogni pagina si susseguono idee geniali frutto di errori madornali.

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Giusi Quarenghi, Lucio Schiavon, La capra canta, Topipittori, 2021
E adesso buonanotte/ sono stanca di contare/ quanta acqua c’è nel mare/ quanta sabbia sulla spiaggia/ quante lune sulle dune/ sono stanca, buonanotte/ finalmente mi addormento/ più non vedo e più non sento…
Sono 77 le poesie di Quarenghi che riflettono sulla parola e sulle parole come modo di raccontare il mondo che circonda grandi e piccini. Le illustrazioni di Schiavon scuotono lo sguardo, dando energia visiva ai suoni e alle pagine.

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Jutta Richter, Il gatto venerdì, Beisler, 2019
La storia di una amicizia tra la piccola Cristina e il gatto Venerdì, abile conoscitore di tutti i segreti del mondo. Si ascoltano e si parlano, per questo Cristina arriva in ritardo a scuola ogni mattina facendo arrabbiare la maestra, che proprio non comprende come un gatto possa parlare.

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Amedeo Romeo, Ilaria Perversi, L’universo in rima, Piemme, 2021
Un modo divertente per capire e conoscere come è nato e si è evoluto l’universo, l’uomo e il mondo.
Tra le bestie ce n’è una / che fra tutte ha più fortuna / e conquista il mondo intero / lo trasforma in un impero

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Bruno Tognolini, Rime rimedio, Salani, 2019
Un modo divertente per raccontare come tutti siamo schiavi di scongiuri, litanie e imprecazioni. Attraverso la poesia, Tognolini, abile come sempre, mescola, intreccia, fraseggia e dosa le parole per “rimediare” con ironia al vivere quotidiano.

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SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO

Chiara Carminati, Pia Valentinis, Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans, Bompiani, 2018
Una frattura che dall’infanzia ti porta alla pubertà. Poesie che raccontano quella soglia, le parole per dirlo, per capirsi, per sapere se è amore o amicizia. Perché le capriole nella bocca imparino ad arrivare a destinazione.

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Lewis Carroll, ill. Cinzia Ghigliano e Peter Newell, La caccia allo Squarlo, orecchio acerbo, 2021
Non c’è solo la celeberrima Alice nella vita letteraria del matematico che si faceva chiamare Carroll: torna in Italia con una nuova traduzione e nuova veste visiva questo folle componimento in versi che sembra un sogno dei personaggi più assurdi del paese delle meraviglie. C’è una nave con a bordo un Capitano, Un Castoro, un Contabile, un Cassiere, un Cucicappucci, un Cuoco e un Carnefice di soli castori, in viaggio verso una terra misteriosa alla ricerca del mitico Squarlo.

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Bruno Cignini e Andrea Antinori, Bugie bestiali, Lapis, 2021
Noto biologo e divulgatore, Cignini qui si diverte a smascherare con rigore e arguzia letteraria le false notizie, quelle che oggi si definiscono fake news. I miti e le leggende metropolitane vengono smontate passo dopo passo imparando a indagare, con uno sguardo scientifico, la verità senza rinunciare al divertimento.

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Silvia Vecchini e Sualzo, Prima che sia notte, Bompiani, 2020
Finalista al Premio Orbil 2021 sezione Narrativa 11-14 e finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2021 – Categoria 11+. Carlo non ci sente, non ci vede da un occhio e forse, tra un po’, neanche dall’altro. Però ha una sorella che vuole in tutti i modi comunicare con lui, con tutte le lingue, tante, che conosce.

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Silvia Vecchini e Chiacchio, Acerbo sarai tu, Topipittori, 2019
Un libro di poesie che difendono gli adolescenti, che li legittima ad avere un posto nel mondo con le loro instabilità e profonde convinzioni, arricchite dalle esplosive illustrazioni di Chiacchio: Un’etichetta, una parola, un verbo, ma per cortesia non acerbo. Acerbo sarai tu. Talmente aspro, immaginabile da non volerne più. E poi chi ti ha detto che devo piacere a te? Io di certo no. A me va bene il sapore che ho.

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SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO

AA.VV., Poesie per ragazze di grazia e di fuoco, Rizzoli, 2019
Giovani poetesse americane danno vita a questa raccolta dove molti versi raccontano di identità, corpi, cambiamenti, amori e amicizie, di violenze, religioni, crescite estreme. Metamorfosi fisiche, e non solo, che pagina dopo pagina coinvolgono con un ritmo inaspettato.

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Alessandro Bergonzoni, Aprimi cielo. Dieci anni di raccoglimento, articolato, Garzanti, 2020
Una raccolta in cui, al solito, Bergonzoni si fa travolgere da suoni e significati, collega ciò che solitamente è lontano e ce lo fa invece apparire prossimo, smonta logiche e collegamenti facili e li rimonta in castelli che ci appaiono all’improvviso. Monologhi e dialoghi si alternano, surreali eppure perfetti: 
…sommate le orecchie agli occhi, moltiplicate le braccia per le dita, portate al cuore una mano e alla bocca un regalo. Guardate quel che c’è d’inviso in voi senza approfittare dello specchio, andate a spasso con lo spasso stesso. Fate un giro su voi stessi poi scendete e fatene uno su voialtri.

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Daniel Keyes, Fiori per Algernon, TEA, 2016
Un romanzo degli anni Sessanta che ha ispirato film, serie televisive, musical, vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula, tutto basato su una lingua  sgrammaticata, che inciampa, fa errori, progredisce e regredisce. Protagonista e autore di un bizzarro diario è un uomo con un qualche ritardo mentale, che viene messo a competere in gare di intelligenza con un topo modificato da scienziati. La stessa operazione tocca poi all’uomo, che nel giro di poco diventa un genio: il suo diario perde gli errori, la scrittura si trasforma e si raffina, mentre più di una vita si fa tragedia.    

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Fosco Maraini, Gnosi delle fanfole, La nave di Teseo, 2019
“Proponi dei suoni ed attendi che il tuo patrimonio d’esperienze interiori, magari il tuo subconscio, dia loro significati, valori emotivi, profondità e bellezze. E dunque la parola come musica e scintilla”, si trova scritto nella premessa di questo vero classico sperimentale di poesia sonora, che si basa totalmente su suggestioni, in cui l’effetto straniante è dato dall’accostamento o dalla fusione di termini conosciuti con altri inventati, privi di senso, spesso parodianti la letteratura colta.maraini-removebg-preview

Claudia Rankine, Citizen. Una lirica americana, 66thand2nd, 2017
Un testo in prosa e in versi, un testo che urla di razzismo e pregiudizi, un testo che non si dimentica. Rankine narra la violenza, una patina sottile e vischiosa che si insinua dal pensiero al linguaggio fino alle azioni e lo fa sia nei testi dedicati a Serena Williams e a Zinedine Zidane, sia nelle elegie alla memoria dei morti di brutalità bianca: “26 febbraio 2012 / In memoria di Trayvon Martin” (il diciassettenne ucciso in Florida da una guardia volontaria), “26 giugno 2011 / In memoria di James Craig Anderson” (il quarantenne massacrato di botte da un gruppo di ragazzini bianchi e poi investito dal pick up di uno di loro, per puro odio razziale).

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Kate Tempest, Hold your own- Resta te stessa, Edizioni e/o, 2018
Quando ero giovane/ Parlavo con gli animali./ Adesso/ Non so che dire./ Venivano ad annusarmi le orecchie,/ Invece ora/ Fiutano la mia paura/ E se ne vanno.
In queste poesie Tempest riscrive il mito dell’indovino Tiresia, racconta di ragazze e ragazzi che cercano di capire chi sono, parla d’amore e di inquinamento e di tecnologia e di tutto ciò che fa del mondo contemporaneo un posto terrificante da proteggere a tutti i costi.

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