Avrebbe compiuto 90 anni la grande poetessa Alda Merini, nata, come dice lei “insieme alla primavera” il 21 marzo 1931. Lei che scriveva: “Del mondo mi interessa solo la poesia, quanto al resto preferirei di no”, aveva sposato da giovanissima la causa della poesia, tant’è che a dieci anni vinse il Premio giovani poetesse italiane, consegnatole dalla regina Maria José e continuò a scrivere, a gettare sulle pagine della sua vita tutta l’inquietudine della sua anima…
Un’anima che non accettava le convenzioni, le regole, i sistemi…
Un’anima che è riuscita a tirare fuori la bellezza anche dalla tragica esperienza del manicomio, dopo aver subito numerosi elettroshock e bagni di acqua gelata. Considerata incapace di accudire le figlie che le sono state tolte, a causa di un disturbo bipolare, è arrivata a vivere d’elemosina con i senzatetto.
Un’Anima che verso la fine della sua vita confessa: “Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l’inferno della vita me lo sono goduto tutto”, sottolineando che il dolore era la condicio sine qua non della sua poesia, l’intima essenza, un inferno di follia che, senza dubbio, “merita i suoi applausi”.

 

21twitter

Buon compleanno, Alda!

 

Il 21 marzo è anche la Giornata Internazionale della Poesia. Qui trovate la sezione di Libriamoci 2020 dedicata alle rime e alla poesia, scoprite tutti i titoli consigliati!