di Angela Aniello – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Sylos” (Bitonto)

La classe I A  e la classe I L dell’I.C. “Sylos” hanno aderito al progetto Libriamoci con un bellissimo percorso sulla gentilezza, tema di uno dei filoni proposti per questa edizione.

Gli alunni della classe I A guidati dalla docente Antonia Saulle hanno letto testi di autori vari per riflettere sull’importanza della gentilezza come modo di essere e stile di vita oggi, in una società che spesso trascura dettagli così importanti nel fluire di una frenetica quotidianità.
La classe ha letto la favola di Gianni Rodari Tonino l’invisibile che, dopo un po’, si stanca di esserlo perché corre il rischio di perdere l’attenzione degli altri e di restare solo. Sarà l’incontro con un uomo anziano, triste come lui, a restituirgli la sua normalità. Quanto è grave e pesante negli angoli bui dell’esistenza il fardello della solitudine che va combattuta con la presenza.
Anche il personaggio di Giacomo di cristallo, che non teme di dire quel che pensa per amore della verità, li ha incuriositi: le bugie non servono ma la verità salva da ogni forma di oppressione perché rende libero il cuore. Chi è gentile non ha nulla da nascondere, deve continuare  ad essere trasparente perché il bene trionfi e sia d’esempio ad altri.
E se poi si fosse nel Paese con l’esse davanti in cui tutti ridono, sono felici e vivono in pace senza guerra, che fantastica avventura sarebbe la vita!
Le alunne e gli alunni, guidati dalla docente Antonia Saulle e dalla referente del progetto, Prof.ssa Angela Aniello, hanno poi colto la proposta lanciata dalla Dirigente e hanno aperto un blog sulla gentilezza chiamato “In volo con la gentilezza”.
Quando il cuore raccoglie semi, fiorisce ogni giorno e in ogni stagione!

Gli alunni della I L hanno riflettuto sulle parole della gentilezza: l’educazione, la dolcezza, l’armonia del grazie, l’umiltà di “scusi e per favore” che dovrebbero caratterizzare ogni forma di relazione, sì da essere amorevoli con tutti. Allora la vita si illumina di parole che rischiarano, non facili a dirsi talora per orgoglio o perché si è poco avvezzi, eppure si gioca tutto là, fra quelle parentesi di gentilezza che aprono spiragli di mondi nuovi.
La classe, guidata dalla docente Serafina Muzio, ha disegnato, pensato e creato il suo albero della gentilezza come se ogni persona ne fosse un petalo inscindibile. Dovremmo piantare alberi di gentilezza dappertutto contro i muri di indifferenza per cominciare nel proprio piccolo a trasformare il mondo! Gli alunni hanno compreso che la gentilezza non è solo un’azione che fa bene agli altri ma è amore, è benessere dentro di noi, è faro dell’anima, è l’abbraccio da dare a chi amiamo e soprattutto non è mai inutile ma ripaga sempre!
Le profonde riflessioni, i disegni e gli scritti sono stati raccolti in un bellissimo video nella certezza che un seme di gentilezza è stato piantato nel cuore di ogni alunno.

La gentilezza insegna che nessuno è invisibile e tutto e tutti meritano attenzione sul palcoscenico della vita laddove ogni giorni bisogna mettere in campo il proprio senso di responsabilità e la propria partecipazione attiva.
Solo allora, come per magia, le parole si traducono in gesti concreti!
La scuola, che tende al bene, è la scuola che apre al mondo!
La Dirigente, Dott.ssa Filomena Bruno, ha ringraziato le docenti e gli alunni per la preziosa valenza didattica ed etica del lavoro prodotto.