di Angela Aniello – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’ I.C. “Sylos” (Bitonto)

La classe II C dell’I.C. “Sylos di Bitonto” (Ba), guidata dalla docente Giovanna Colapinto,  ha aderito al progetto Libriamoci con un interessantissimo percorso sui vari concetti dell’abitare nel mondo, ricostruendo la storia di etnie, realtà, contesti geografici molto diversi fra loro con alcuni elementi in comune.
Allora gli alunni hanno scoperto che la storia di ogni casa è la stessa dell’umanità e nel tempo si arricchisce di voci e relazioni che restano o possono anche andar via, ma la memoria le salda nel cuore.
È dal confronto continuo con se stessi e con gli altri che ci si accorge che avere un rifugio è importante perché è come rappresentare la propria vita nella sua totalità.

Gli alunni hanno letto testi di autori diversi costruendo un ponte di storie per sostenere l’idea della comunanza e dell’integrazione, della conoscenza intensa e di frammenti che accorpano realtà particolari e in ogni progetto di vita è balzato fuori un autentico modo di essere.
E, se a Pechino, le case tradizionali sono tutte basse, a un solo piano, senza finestre sull’esterno e con le stanze allineate lungo il cortile, in Kenya ci sono buche dappertutto e canali di acqua stagnante attraversano le case in mattoni mentre giunge dalla strada principale il suono dei motori dei matatu.
Poi in Africa ci sono anche i piccoli villaggi con le capanne ricoperte di paglia, il canto degli uomini e il tramestio dei danzatori e delle danzatrici attorno al fuoco fra le grida dei bambini e il rumoreggiare dei tamburi.
Ogni bozzetto del mondo racconta le sue peculiarità con immagini forti, incisive e significative. Come se fosse un bellissimo viaggio alla ricerca di un senso dell’umanità, delle sue radici, dove nulla si perde ma testimonia le grandi disparità intercorrenti fra le diverse zone.
In Cile Pablo Neruda nell’ode alla casa abbandonata canta il suo amore per il cuore di pietra dell’abitazione generosa per il fuoco acceso e la pioggia battente sul tetto come musica dal cielo.
La memoria pulsa dentro anche quando l’orologio del tempo non sa quando ci potrà essere un ritorno.
Gli alunni hanno letto con espressione e hanno raccolto le loro riflessioni in un video accattivante.
La dirigente, Dott.ssa Filomena Bruno ha elogiato il lavoro prezioso della docente e degli alunni perché ogni goccia di storia è un’infusione di un’umanità che vuole crescere e migliorare.