di Angela Aniello – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Sylos” (Bitonto)

La parola è un filo continuo che non si spezza.  Non è solo consuetudine, non è solo strada battuta ma è anche uscio che accoglie. Ed è proprio sull’accoglienza della parola come radice di vita e di incontro che la classe III H dell’I.C. “Sylos” di Bitonto (Ba) è stata invitata a riflettere dalla docente Rosanna Castellano.
Gli alunni hanno letto alcuni testi molto significativi e profondi del giornalista e scrittore bitontino Valentino Losito. Accade che le parole non bastino a volte, che richiedano stupore e spalanchino nuove finestre di curiosità. Partendo dall’archeologia della parola si attinge una grande ricchezza di luce.

Gli alunni hanno incontrato online Valentino Losito per riflettere sul filo continuo della parola dopo aver letto alcuni suoi testi preziosi e belli.
Nel tempo del distanziamento sociale, dell’esilio domestico, delle relazioni fisiche spezzate avere fra le mani il filo della parola è come custodire un inestimabile tesoro. La parola nasce per costruire, per congiungere, non certamente per distruggere. Eppure si finisce spesso per sciuparla!
Valentino Losito ha paragonato la parola a un’antica casa di campagna in cui gustare la meraviglia del dono della vita. Una casa di campagna in cui il silenzio si fa culla, tempo e spazio di un nuovo linguaggio attraverso cui le parole decollino, planino nell’accezione più ampia del loro significato. Allora come dare un senso alle parole?
Imparando l’arte del cucito e del rammendo soprattutto quando si è smarrito il valore di uno sguardo che miri alla costruzione di un futuro ma che sappia anche chinarsi.
Ogni alunno dovrebbe riporre nel suo zaino la parola “cura” per maneggiare con attenzione la fragilità dell’essere umano e per illuminare la penombra scoprendo storie invisibili.
La parola è un mondo nuovo da incontrare, è dono, è onestà intellettuale, è costruzione del rispetto per se stessi e per l’altro, è comunicazione efficace.
Questo percorso didattico ha sicuramento spalancato la strada ad un modo nuovo di attingere le parole dal profondo in uno spazio che non sia mai neutro ma costruttivo.
La Dirigente, Dott.ssa Filomena Bruno, che ha partecipato all’incontro ha mostrato gratitudine verso Valentino Losito per l’alto valore etico del suo intervento e delle sue parole e ha elogiato la docente e gli alunni per il significato intenso di una didattica volta ad aver “cura” delle parole e degli altri.

Non si finisce mai di riflettere sul senso delle parole e in terza in un percorso di cittadinanza è bene non smarrire mai la grammatica dell’umano e attivarsi per salvaguardarla in ogni momento perché è con le relazioni che si costruisce un mondo nuovo.