di Felicia Di Donna e Gilda Acone – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Giampietro – Romano” (Torre del Greco)

Gli alunni della IG della scuola secondaria dell’ICS “Giampietro – Romano” di Torre del Greco si sono fatti contagiare dalla storia di Pinocchio e, guidati dal loro insegnante di lettere, prof. Francesco Grillo, hanno intrapreso una serie di attività di lettura, scrittura e riscrittura di una delle storie più famose al mondo.

Il libro di Collodi Le avventure di Pinocchio è un classico della letteratura per l’infanzia e contiene un insegnamento educativo sempre valido e attuale. Pinocchio parla a tutti, al di là del contesto storico in cui è nato. In Pinocchio sono fissati con precisione i caratteri più sfumati dell’infanzia cosicché il burattino è indicato come simbolo della conoscenza-costruzione dell’individuo. Pinocchio, anche da burattino, possiede i caratteri di un bambino: è pigro, curioso, bugiardo, disubbidiente, non ha voglia di studiare e di frequentare la scuola, non accetta le regole, ma come ogni bambino ha un cuore buono. Pinocchio, come qualsiasi persona, deve imparare a superare i propri desideri, il proprio piacere, deve acquisire la capacità di controllare i propri impulsi e di adattarsi al mondo esterno. È un processo educativo che lo porta ad affrontare prove, errori, cadute e ad imparare a riconoscere i propri errori e correggersi; un processo che si basa essenzialmente sull’autoeducazione. La crescita di Pinocchio deriva dalla sofferenza, dal dolore, dalle pene, dalla carica di affettività e si sviluppa attraverso l’esperienza personale, autonoma, mediata solo in parte dagli adulti. Gli alunni di IG, con i loro interventi e le loro osservazioni, hanno saputo cogliere il carattere di attualità delle situazioni narrate da Collodi traducendo le esperienze del tempo di Pinocchio in esperienze del proprio tempo. Il lavoro li ha coinvolti e divertiti; hanno assolutamente compreso la proposta  e in questo modo essi stessi hanno dimostrato l’universalità del processo di crescita di Pinocchio.  Anche per quanto riguarda la didattica, Pinocchio conserva una sua freschezza ed attualità. La scuola che tende a costruire “teste ben fatte e non teste piene”, che sente come obbligo “l’imparare ad imparare”, può proprio nell’esperienza del burattino, che crescendo diventa un bambino, ravvisare la validità della propria azione, dei propri obiettivi e del metodo esperienziale a cui ricorre nella quotidiana pratica didattica. Il lavoro è composto di due momenti,  il  primo con una lettura  di alcuni brani estrapolati dal testo di Collodi con l’ analisi del testo, poi un secondo  momento  con il laboratorio di scrittura  creativa  dove i nostri alunni hanno provato a rielaborare  in maniera personale la fiaba dimostrando una buonissima capacità di riscrittura .

 

Per maggiori informazioni sull’iniziativa: gildaacone@gmail.com