di Francesca Zangari – Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Capoluogo Brogna” (Polistena)

In un momento storico cui restare a casa non è soltanto uno slogan ma un dovere, la casa da focolare domestico può trasformarsi in un ambiente ostile e caotico. Smart Working, telelavoro, didattica a distanza, nonostante siano strumenti e opportunità di sviluppo incontestabili, rischiano di creare distanza dentro la distanza. Le abitazioni pullulano di postazioni telematiche e spazi chiusi e circoscritti, e individui dello stesso nucleo sono sempre più costretti a isolarsi gli uni dagli altri per non invadersi a vicenda. Ecco che restare a casa rischia di far andare in tilt l’equilibrio familiare. Così, in occasione del progetto Libriamoci 2020, oltre 40 ragazzi del corso B Salvemini di Polistena, insieme ai loro familiari, hanno costruito uno spazio magico in cui incontrarsi e condividere il loro tempo e il piacere della lettura: “la tenda della lettura”. Ma non solo ogni nucleo familiare si è dato appuntamento, ogni sera per una settimana, in questo magico angolo recondito della propria casa, ma hanno condiviso il momento in modalità sincrona con tutte le altre famiglie, dando vita a ciò che loro stessi hanno voluto definire “Il Campeggio delle Storie”. Un’esperienza magica, surreale e allo stesso tempo coinvolgente ed emozionante. Ogni sera mille voci si sono unite nella stessa lettura, condividendo pensieri e riflessioni, come in un’unica sinfonia.

Lettura ad alta voce di brani scelti dal libro Qualcosa di grande di Gemma Cavallo Perin.
Letture ad alta voce dalla propria tenda, angolo di lettura, fuori dalla normalità, per ritrovare la normalità!
Come le pagine di un libro, le voci dei ragazzi si uniranno in un unico emozionante racconto: la vita!

I ragazzi hanno dato vita a un progetto che mira ad abbattere le distanze fisiche e creare un coro a più voci, attraverso momenti di lettura e scambio in modalità online. I ragazzi hanno dato vita con la loro voce a storie provenienti da ogni parte del mondo, toccando gli argomenti più svariati tipici dell’età adolescenziale.
Distanti ma vicini. Una voce, mille voci.
Leggere ad alta voce è un’attività meravigliosa che avvicina le persone e crea senso di comunità. La lettura ad alta voce rappresenta un fattore sostanziale per lo sviluppo cognitivo dei giovani.
Le storie ascoltate stimolano l’immaginazione e promuovono la creatività e la capacità espressiva. Offrono lo spunto per discutere sugli argomenti di tutti i giorni come sui temi fondamentali dell’esistenza. In particolare in ambito familiare, permettono di elaborare conflitti e paure e di allargare i propri orizzonti, sperimentando mondi inesplorati.
Leggere ad alta voce significa stare insieme e vivere insieme le storie, crea empatia ancor se ciò avviene in ambito familiare.
Leggere ad alta voce significa passare del tempo insieme e mettersi a disposizione dell’altro. Di conseguenza, i ragazzi si sono assicurati di creare un’atmosfera piacevole e rilassata. Hanno scelto la sera quale momento più adatto nell’arco della giornata. Fondamentale è stato anche scegliere con cura il luogo per la lettura: intimo, confortevole e nel quale si possa scandire il racconto con un tono di voce sufficientemente alto, da qui l’idea dei ragazzi di ricreare un “campeggio del lettore”: ogni ragazzo ha creato, secondo il proprio gusto e la propria fantasia, insieme ai propri familiari una tenda della lettura, una sorta di angolo di paradiso, capace di immergere i visitatori in un mondo fatto di storie e racconti, che esuli dalle difficoltà del momento e che ricrei un mondo fatto di amicizie, di condivisione e di scambio tipici della loro normale quotidianità, in un periodo in cui la normalità sembra essere un ricordo per i ragazzi.
In questo periodo particolare e questo rallentamento forzato delle attività porterà del buono e ci insegnerà tante cose, in primis il valore del tempo.
Per questo, docenti e allievi, crediamo che questi giorni di pausa dal consueto mondo scolastico vadano sfruttati al meglio e trasformare ogni minuto in opportunità di riflessione e di crescita. Dedicarci a quello che avremmo sempre voluto fare ma che per mancanza di tempo, a causa della nostra vita frenetica, non abbiamo mai fatto, come per esempio condividere esperienze di studio (o semplice presenza) con la propria famiglia. E allora abbiamo deciso di farci contagiare dalla lettura e adottare una delle tante tematiche offerte da questa edizione di Libriamoci, quale occasione per ritrovare il nostro tempo: CONTAGIATI DALLE STORIE.