di Angela Aniello – I. C. “C. Sylos” – Scuola secondaria di 1° grado (Bitonto – BA)

Perché scegliere Pinocchio?
Perché Pinocchio non ha età e continua a parlare ai cuori da sempre.
Non è solo un burattino, ma un bimbo perennemente in lotta per diventare vero come tutti gli altri, in carne ed ossa.
È il simbolo della dicotomia tra verità e bugia, tra realtà e magia, fra buoni sentimenti e trappole, fra luoghi di educazione e fantasmagorici Paesi dei Balocchi dove si finisce per essere trasformati in ciuchi.
La vita deve essere fatta anche di giochi, genuini, semplici ma soprattutto di scelte importanti che guidino a una via retta e onesta, laddove il sorriso finale è il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Pinocchio è un burattino che interroga bambini e adulti. Oggi in una realtà sfuggente e fatta di maschere è semplice calarsi nei suoi panni per sfuggire la verità. Allora è lecito domandarsi: “Ma quale Pinocchio siamo?” e “Cosa possiamo fare per migliorare? “
Un approccio didattico costruttivo può lanciare nel cuore degli alunni semi di bellezza e in questo la scuola è davvero “maestra”.

Il programma per la classe 1^G

Prima di leggere la filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari  gli alunni della 1^G insieme alla Docente di Lettere, Frascella Maria, hanno visto il film di Pinocchio per meglio cogliere le sfaccettature dei personaggi della fiaba.
La fiaba è stata analizzata suscitando grande interesse anche considerando le funzioni di Propp.
Gli alunni hanno realizzato un cartellone che ricostruisce le varie fasi della fiaba di Collodi soffermandosi sui momenti più importanti per lo sviluppo delle avventure di Pinocchio e affibbiando a ogni personaggio la giusta definizione.
Pinocchio è furbetto e, a volte, ingenuo, Geppetto è il papà laborioso e generoso che tutti vorrebbero avere, la Fatina è magica e capace di migliorare tutto intorno, il Grillo Parlante è il lumicino della coscienza, Lucignolo è l’amico malfidato da non seguire, il Gatto e la Volpe rappresentano la trappola e l’inganno mentre il burbero Mangiafuoco sa anche impietosirsi.
Ogni storia resta dentro quando si addentra nelle pieghe della quotidianità e la fiaba di Pinocchio apre molti spiragli.
Gli alunni hanno riflettuto sulle proprie esperienze, mettendo a nudo le loro emozioni, le loro paure, i loro propositi.
Hanno capito che in ogni gruppo le regole sono molto importanti perché sono alla base di una convivenza fondata sul rispetto e sulla fiducia, sì da poter crescere con onestà e autenticità.
Ognuno ha poi recitato a memoria uno stralcio della filastrocca di Pinocchio di Rodari calandosi nei panni del personaggio.
Ma Pinocchio davvero cosa insegna e cosa rappresenta oggi?
Pinocchio rappresenta il bambino che deve crescere e maturare seguendo l’esempio di papà Geppetto, lavoratore onesto e tenendosi alla larga dagli impostori.
Ognuno si può riconoscere in Pinocchio: gli alunni spesso fanno capricci, non sono attenti, non rispettano le regole. Dunque per “essere bambini veri” bisogna impegnarsi a comportarsi correttamente e a crescere in un’ottica positiva, lontano dalle illusioni del Paese dei Balocchi.
Cosa consiglia dunque Pinocchio?
1. Non trascorrere troppo tempo davanti al cellulare
2. Utilizzare giochi semplici e genuini
3. Consiglia di non essere aggressivi e di porsi contro il bullismo
4. Seguire i consigli degli adulti, preziose figure di riferimento

Il programma per la classe 1^H

Pinocchio  è un personaggio con una freschezza e una profondità che non si esauriscono mai.
Quando l’idea di una lettura animata della Filastrocca di Pinocchio scritta da Gianni Rodari è stata lanciata nella classe 1^H dalla Professoressa di Lettere, Rosanna Castellano, gli alunni sono stati entusiasti.
Il progetto si è trasformato in un percorso interdisciplinare, avvalendosi della collaborazione della Professoressa di Religione, Parisi Anna, esperta in teatro e dell Professoressa di Musica, Francesca Grumo.
Pinocchio è stato così declinato in modi diverso partendo da un filo conduttore: la grandissima capacità metamorfica del burattino porta a considerare la capacità di trasformazione di ognuno di noi.
Sono stati selezionati alcuni capitoli della Filastrocca e sono state assegnate agli alunni diverse parti: si sono così avvicendati sul palco dell’Aula Magna un carismatico Pinocchio, un burbero Mangiafuoco, una tenera Fatina, un coinvolgente Geppetto, un ironico Lucignolo,  gli ingannevoli Gatto e Volpe, dei ribelli ciuchini che dimostrano l’irrealizzabilità dei propri desideri fuggendo nel paese dei balocchi.
Tutto è stato curato nei minimi dettagli, anche cappellini, fiocchetti, barbe, capelli imbiancati, orecchie d’asino e ghirlande di fiori, per valorizzare al meglio l’interpretazione dei personaggi.
La serata  è stata allietata anche da balletti ma il finale è stato meraviglioso.
” Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti
con tutti i miei segreti
resti ancor nel mio cuor
come allor.
Carissimo Pinocchio
ricordi quand’ero bambina?
Con tutti i miei segreti
resti ancor nel mio cuor
come allor”
Il coro diretto dalla Professoressa Francesca Grumo ha commosso tutti gli spettatori e ci ha trasportato in quella dimensione magica, assolutamente necessaria er accorgersi che lo stupore non ha età ed è, anzi, un orizzonte necessario per carpire tutta la bellezza possibile.

Proseguimento del progetto: il progetto evolverà in una attenta e profonda riflessione sui diritti umani. Si continuerà a riflettere sull’importanza delle regole di convivenza sì da promuovere la formazione di cittadini onesti e consapevoli.

Il sito web dell’Istituto comprensivo “Carmine Sylos”: www.comprensivosylos.edu.it.

Per ulteriori informazioni, potete contattare l’insegnante referente del progetto al seguente indirizzo e-mail: angelaaniello@tiscali.it.

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