di Giada Mangiarape – Istituto Comprensivo “John Dewey” (San Martino in Pensilis – CB)

Il libro

Jerry Spinelli, Stargirl, Mondadori, Milano 2004

Un accenno di trama

Jerry Spinelli nasce nel 1941, negli Stati Uniti d’America. Nel corso della sua vita, scrive numerosi libri, considerati capolavori della letteratura contemporanea per ragazzi. Molti di questi sono stati soggetti a premi.
I protagonisti delle sue storie hanno sempre qualcosa di speciale e di diverso da tutti gli altri, proprio come in questo caso. Libera come una farfalla è una lettura presente nel nostro libro di Antologia nella sezione “Il Romanzo di Formazione”.  In questo testo si parla di una ragazza, di nome Stangirl, che arriva nella scuola della città di Mica, Arizona. Qui viene vista da tutti come la ragazza nuova, che cammina in corridoio sempre con una specie di chitarra in mano, chiamata Ukulele.
Leo, il ragazzo che narra la lettura, è il primo a notarla e ne è molto incuriosito. Questa ragazza è molto semplice, sempre sorridente e gentile con tutti. Ma, al tavolo della mensa, è sempre sola e nessuno prova ad avvicinarsi a lei.
Un giorno, Stargirl fa una strana ma ammirevole azione: con il suo splendido Ukulele canta la canzoncina di buon compleanno a un ragazzo nato in quel giorno stesso. Già da questo gesto, possiamo capire l’umiltà della ragazza e le sue buone maniere. Nel momento in cui lei comincia a cantare, tutti la guardano in modo strano, giudicandola diversa. 
Nel corso del racconto si può assistere a un ribaltamento della situazione. Stargirl pian piano venne apprezzata da tutti, e trasformata nella ragazza modello da seguire. Tutti comiciano a procurarsi una copia del suo Ukulele e lo suonano a ogni compleanno, tutti camminano sorridenti e usano le buone maniere, essendo cortesi e gentili.
Stargirl diventa un vero e proprio esempio. Questo testo contiene un importante tema, quello dei ragazzi e del loro modo di vedere il mondo.

Cosa ne penso

Noi, ragazzi, spesso abbiamo degli idoli, dei modelli da seguire e facciamo di tutto per somigliare in qualche modo a loro, anche se non  mi sembra una cosa utile, perché ognuno di noi  è fatto a suo modo, con pregi e difetti, ed essere obbligati a inibirli, per assomigliare a una persona che ha la nostra stima non è sempre opportuno.
La vicenda dei ragazzi, narrata in questo libro, che prima vedono Stargirl come una ragazza particolare, e poi seguono il suo esempio, è un modo semplice per cercare di spiegare come gli ideali dei ragazzi, oggi, sono  molto comuni tra loro e cambiano facilmente. Noi ragazzi spessissimo ci facciamo trasportare da un consiglio o da una cosa, che fanno tutti, diventando semplicemente delle copie l’una dell’altra, ma, analizzando ognuna di quelle tante copie, troviamo che ognuno di noi ha un suo modo di essere e una caratteristica particolare, che ha solo paura di non essere accettata da chi conosciamo.
È sbagliato pensare di non essere stimati da tutti, perché questo a volte ci porta a fare cose stravaganti.
Questo testo mi è piaciuto molto, perché ha interpretato il modo di essere di noi ragazzi adolescenti, facendomi capire che, a volte, bisogna essere se stessi, per affrontare tutto al meglio ed essere accettati. Questo testo mi ha insegnato che, per essere e restare sempre me stessa, dovrò fare spesso l’analisi e la differenza delle varie esperienze che mi ritroverò a vivere, sperando di non ritrovarmi a fare delle scelte poco… felici!

Una frase da citare

“Gli occhi trasognanti le conferivano un’aria tremendamente stupita.”

Affinità elettive

Thirteen Reasons why, serie tv per ragazzi

Il sito web dell’Istituto Comprensivo “John Dewey”: www.icsanmartinoinpensilis.edu.it.

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