della redazione

“Non c’è Storia, storie che raccontano la storia.”

Matota in piemontese significa bambina, un nome femminile per battezzare il festival dedicato alla letteratura per i più giovani, un appuntamento nato per parlare a bambini e ragazzi dei grandi temi sociali attraverso la narrativa.

L’edizione 2019 di Matota – la seconda – è dedicata alla Storia. Le vicende di donne e uomini, che da soli o in gruppo hanno cambiato la propria epoca, mettendosi al servizio di un principio di giustizia.

Si uniranno tutte queste storie, come in quel gioco dove tracciando linee tra puntini lontani, alla fine si scopre una figura sorprendente. Questo sarà il Matota 2019, che metterà l’accento su come la Storia e la memoria ci aiutino a scoprire le nostre origini, a comprendere il mondo attuale, ad affrontare le sfide che porta il futuro.

Leggi il programma: www.babelica.it/matota/programma-2019/

Numerosi gli appuntamenti: Moni Ovadia accompagnerà i bambini in una passeggiata alla scoperta delle pietre d’inciampo e delle storie di deportazione nella città; Pino Pace leggerà Mia mamma guida una balena (Lapis) a bordo di un tram; e si parlerà anche di giornalismo con Martina Recchiuti, Ilaria Rodella e Pietro Corraini, che presentano il progetto Internazionale Kids.

Tra gli eventi del festival ci sarà anche una replica del laboratorio Immagina di essere in guerra, a cura di Daniela Carucci dall’omonimo libro di Janne Teller (Feltrinelli), nato da una collaborazione con Andersen e il Goethe-Institut Genua.

Tra gli ospiti ci saranno inoltre: Daniele Aristarco, Nicoletta Bortolotti, Sofia Gallo, Francesca Chessa, Rossana Copez, Marco Bosonetto, Laura Curino, Carlo Tra, Bruno Maida, Fabio Bartolomei, Cristiana Voglino, Federica Rosso, Francesca Latanza, Michele Dal Lago e Giusy Pesenti.