di Alessandra Starace – Libri Calzelunghe

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Dal momento che ogni bambino ha bisogno di essere amato, sentirsi accettato e ben integrato in un gruppo e che quel gruppo è tutt’oggi rappresentato dalla famiglia, è naturale che molte narrazioni che ai bambini si rivolgono prendano in esame proprio la famiglia.
Mentre la figura materna è percepita come colei che nutre, protegge e cura, il padre è considerato come una figura rassicurante che provvede al sostentamento e al benessere della famiglia.

E i fratelli e le sorelle?

Molti studi condotti in tal senso dimostrano quanto il rapporto tra pari livello all’interno di una famiglia sia uno dei più significativi, in quanto è con loro che si condivide la maggior parte del tempo e si affrontano i momenti salienti della propria vita.
Rapporti che in qualche modo preparano a future relazioni con gli altri: penso ai rapporti d’amicizia, a quelli di coppia, ma anche ai rapporti tra colleghi.

Per indagare le relazioni nell’ambito della famiglia uno dei modi più semplici e immediati è ricorrere al linguaggio non verbale del disegno.
Se, infatti, chiediamo a un bambino di disegnare una famiglia, inevitabilmente, rappresenterà la propria e racconterà la felicità e la serenità che caratterizzano il suo rapporto con i familiari ma anche i problemi, le angosce i timori.

Se questo è vero per ogni tipo di relazione tra pari livello, all’interno della famiglia è ancora più vero per quanto riguarda il rapporto tra sorelle, che è caratterizzato da una grande vicinanza affettiva, considerando l’innata propensione delle bambine a esprimere i propri sentimenti e a confidarsi.
Per controparte proprio questo tipo di legame può dar luogo a scontri e rivalità e, se l’aggressività tra maschi si esplica venendo alle mani, tra sorelle questa è meno fisica ma più profonda e duratura.

Ma cosa rende così unico il legame tra sorelle tanto da aver dato vita al modo di dire “come una sorella”?

Se è vero che si può desiderare o meno una sorella, una volta che questa è arrivata, la convivenza è d’obbligo e per un lungo periodo della propria vita ci si sveglierà e ci si addormenterà ogni giorno nella stessa casa, condividendo spazi e affetti, nonché regole ed educazione, doveri e piaceri.

Tra sorelle piccole con poca differenza di età il rapporto è caratterizzato soprattutto dal gioco e dalle prime scoperte condivise: la sorella più grande tenderà ad accompagnare la più piccola alla scoperta del mondo che le circonda, insegnandole premurosamente quello che lei ha già imparato, mentre la sorella più piccola si limiterà ad adorarla e a imitarla, non senza aver provato prima una certa titubanza.

Sebbene la sorella maggiore si mostri perfettamente in grado di comprendere il linguaggio ancora incerto della sorella più piccola, e i suoi stati d’animo oltre a sapersene prendere cura, rimane pur sempre una bambina e quindi può lasciarsi andare a entusiasmi e gesti istintivi che necessitano l’intervento dei genitori.
Adulti chiamati a comprendere e a rimettere a posto le cose non solo per evitare musi lunghi, ma anche per trarre d’impaccio la sorella maggiore.

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[L’immagine è tratta da Incendi estivi di Giulia Sagramola, Bao Publishing, 2015]