di Francesca Senigagliesi – Istituto Comprensivo “E. Medi” (Porto Recanati – MC)

Sabato 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del libro, nelle classi dell’Istituto “E. Medi” sono entrati testi provenienti dall’Africa, dall’America del Sud, dall’Asia, dall’Europa occidentale, letti in lingua aramaica-tigrina, spagnola, urdu, bulgara, albanese: alcune delle lingue d’origine delle famiglie dei numerosi alunni stranieri della scuola. Sono stati interpretati testi della poetessa eritrea contemporanea Ribka Sibhatu; del poeta, scrittore, giornalista argentino Josè Hernandez, vissuto in pieno Ottocento; del poeta pakistano vivente Zahid Fakri; del narratore bulgaro Elin Pelin, nato nell’ Ottocento e deceduto nel Novecento; del poeta e scrittore albanese Naim Frasheri, morto all’inizio del Novecento; della giovanissima poetessa contemporanea albanese Gentjana Uckamaj.

Le letture sono state offerte da mamme e zie dei ragazzi dell’Istituto: le signore Lorenza Antonazzi, Gisela Manzotti, Afsirhat Fayyaz, Yordanka Yoranova Ivanova, Eineida Spahiu, Jutbina Prekperaj. I temi trattati hanno riguardato la nostalgia, l’amore, la sofferenza del distacco, l’adolescenza, la fratellanza universale, la solidarietà, la pigrizia. La poesia è stato il genere maggiormente proposto, ma non è mancata la narrazione, nella fattispecie una fiaba, che ha ricalcato per molti aspetti situazioni della classica Cenerentola, ma avente al centro della storia un protagonista maschile. Le ospiti hanno portato nelle classi testi scritti a mano, poesie stampate rintracciate in internet, libri in lingua madre e per la traduzione sono state coadiuvate dai loro figli.

Dietro alla scelta dei brani c’erano le storie personali delle nostre ospiti: la storia del libro di fiabe arrivato direttamente dalla Bulgaria, con cui la nonna e la mamma intrattenevano, prima di addormentarlo, il loro piccolo, un nostro alunno italiano ormai dodicenne, nella speranza che familiarizzasse con i suoni e i significati delle lingua materna;; il libro di poesie Enderr mbi Trondafi (“Sogni sopra una rosa”), in cui la giovane sorella di una delle nostre ospiti albanesi ha raccolto versi composti tra i dieci e i diciotto anni; la storia del diario-agenda arrivato dal Pakistan nel quale Afsirhat (il cui nome abbiamo scoperto significa “colei che espande felicità”) trascriveva poesie copiandole da libri, riviste, giornali per accompagnare la sua vita nei periodi più dolorosi. Con grande commozione Afsirhat ci ha letto una bellissima lirica sulla lontananza a cui ricorreva nella ricerca di conforto quando il suo giovane marito quattordici anni fa la lasciò per cercare fortuna in Italia. Accanto a lei in aula c’era suo figlio Zararr, il quale traduceva per tutti i presenti la poesia che sentiva per la prima volta con i suoi compagni italiani e che ha scoperto, grazie all’occasione di queste letture, l’esistenza del diario di poesie composto dalla mamma in Pakistan fin dapprima che lui nascesse.

Prezioso è stato il supporto delle mamme italiane rappresentanti di classe, che si sono occupate di incoraggiare e coordinare la partecipazione, di documentare l’attività, di realizzare PowerPoint di presentazione che fornissero informazioni sui luoghi, sugli autori, sugli alfabeti. Grazie a tutte le partecipanti che tra entusiasmo e timori si sono messe in gioco contribuendo con la loro lingua e con le loro storie ad allargare il mondo dei nostri alunni e grazie alle mamme rappresentanti di classe per il loro prezioso supporto.

L’album fotografico dell’evento: www.facebook.com/media/set.

Il sito web dell’Istituto Comprensivo “E. Medi”: emedi.gov.it.

Per ulteriori informazioni, potete contattare l’insegnante referente del progetto al seguente indirizzo: fraseni@libero.it.