Intelleg(g)o
L’edizione 2025 di Libriamoci – e la quindicesima edizione de Il Maggio dei Libri, con cui lo condivide – sottolinea il valore della lettura come strumento che forma e affina il pensiero, modella intelligenze e ispira ideali.
FILONE TEMATICO 2: Intelleg(g)o… dunque sento
Leggere per sentire, a ogni livello e con ogni strumento. In questo filone tematico protagonista è la lettura in tutte le sue forme: audiolibri, libri tattili e in braille, silent book, romanzi grafici, libri in C.A.A. (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) e ad alta leggibilità ma anche ibridi, come i Kamishibook che esprimono l’unione tra lettura ad alta voce e teatro kamishibai. In questo secondo filone tematico la lettura diventa momento di creazione, arte e sperimentazione.
Fascia 0 – 3 anni
Dov’è Momo? In giro di Andrew Knapp, Topipittori, 2024, 24 pp.
La fotografia accompagna i più piccoli nella scoperta del mondo e aiuta nell’apprendimento di nuove parole. Il cagnolino Momo, nei libri cartonati di Andrew Knapp, gioca a nascondino con i lettori: nella pagina di sinistra troviamo alcuni oggetti su fondo uniforme; gli stessi oggetti sono nascosti nella fotografia a destra, più complessa e dettagliata. Il compito del bambino è trovare Momo e tutti gli oggetti, provando a nominarli. Dov’è Momo? In giro – secondo volume della serie – presenta lo stesso meccanismo, ma l’ambientazione è outdoor e accanto a Momo fa la sua comparsa Boo. Una serie che educa lo sguardo alla lentezza, favorendo l’esplorazione della realtà e la lettura dialogica.
La cavalletta di Maria Cannata, illustrazioni di Emanuela Bussolati, Curci, 2018, 28 pp.
Musica e natura si incontrano in questo progetto a quattro mani, una serie di libri che propongono passeggiate sonore tra prati e boschi. Grazie al QR code si accede a una raccolta di registrazioni sonore, con o senza voce narrante. Nelle ultime pagine si trovano le istruzioni per riprodurre i suoni della passeggiata, usando scatole, pettini, elastici e ciotole d’acqua. Un libro per imitare i suoni della natura, per scoprire le stagioni e la vita delle piccole creature del prato.
Il mondo di Catherine Lavoie, Fatatrac, 2024, 20 pp.
Non è mai troppo presto per incontrare la bellezza e sperimentare la creatività. Il mondo di Catherine Lavoie è un volume cartonato da sfogliare insieme ai bambini, con una piccola attività artistica da svolgere alla fine della lettura, sempre in condivisione con l’adulto. Come spesso accade nei libri di parole per la prima infanzia, ogni pagina mostra un vocabolo, spaziando da elementi del mondo naturale a oggetti quotidiani. Le forme utilizzate, essenziali ed astratte, mettono al centro l’esperienza estetica, creando un’occasione d’incontro con le forme e i colori. A questo si lega anche l’attività finale, dove l’adulto è invitato a riprodurre le sagome delle illustrazioni, utilizzando forbici e fogli colorati, per poi offrirle al bambino affinché possa creare le sue piccole composizioni.
Sopra sotto fuori dentro di Fanny Pageaud, L’ippocampo, 2024, 36 pp.
Anche gli oggetti più comuni possono stupirci se proviamo a guardarli da sopra, sotto, fuori o dentro, come recita il titolo di questo cartonato. Fanny Pageaud propone ai piccoli lettori una sorta di enigma visivo: ritrae da una prospettiva insolita un giocattolo, noto al bambino, prima da sopra e poi da sotto, fino a renderlo una figura astratta, difficile da riconoscere. Voltando pagina, scopriamo di quale oggetto si tratta, perché lo vediamo da fuori. Possiamo sollevare l’aletta per scoprire cosa c’è dentro e infine, nell’ultima immagine, il giocattolo è mostrato nel suo contesto d’uso. Un libro per allenare lo sguardo a cambiare punto di vista.
È rosso? È giallo? È blu? di Tana Hoban, 2023, Camelozampa 36 pp.
Tana Hoban era una fotografa che amava le cacce al tesoro: girava per la città senza meta, con la macchina al collo, a volte andando in cerca di triangoli, a volte di superfici luccicanti. Per la realizzazione di questo albo illustrato senza parole si è dedicata ai colori. L’uso della grafica, attraverso l’accostamento di alcuni bolli colorati ad ogni scatto, permette ai più piccoli di intuire il compito con facilità: dove trovo il rosso in questa fotografia? E il giallo? E il blu? Un libro per giocare, per imparare a guardare il mondo, per scoprire la bellezza del quotidiano.
Questo libro è pieno di… di Elisa Mazzoli e Cristina Petit, Pulce, 2021, 22 pp.
Un testo in rima e tante figure: sono questi gli ingredienti di un libro che sorprende e cattura l’attenzione dei più piccoli. Ogni pagina raccoglie una moltitudine di animali o vegetali dello stesso tipo – tanti pesci, tante foglie, tanti insetti – ed ogni volta viene suggerita un’azione differente: scegliere i frutti più golosi, immaginare il profumo dei fiori, pestare foglie o pescare pesci. Un libro interattivo, che accende l’immaginazione, per raccontare ai bambini la varietà del mondo.
Fiori di Hervé Tullet, Franco Cosimo Panini, 2020, 14 pp.
Nei primi mesi di vita il bambino non può ancora stare seduto: i libri a leporello, che si aprono a fisarmonica, possono essere posizionati accanto al piccolo, sdraiato su un tappeto morbido, nella posizione che gli è più naturale. Hervé Tullet, artista del segno e del colore, ha progettato una serie di questi leporelli per la prima infanzia. Fiori! utilizza inserti di plastica trasparente colorata per creare giochi di luci sempre nuovi. La presenza di uno specchio offre ulteriori possibilità esplorative, nutrendo lo stupore e l’incanto fin dai primi mesi di vita.
Con le orecchie di lupo di Eva Rasano, Bacchilega, 2016, 48 pp.
Toc toc, gnam, splash: le onomatopee, che invitano a giocare con la voce, sono un elemento sonoro che incontriamo spesso nei libri per la prima infanzia. Eva Rasano, in questo volume di piccolo formato, non indica i suoni, ma prova a suggerirli attraverso una galleria di immagini, che il lettore esplora insieme al personaggio protagonista della serie. Dal ronzio al tuono, dalle perle che cadono al tintinnio di una ringhiera, il viaggio prosegue fino a raggiungere il cielo, per immaginare i rumori nello spazio. Un libro sonoro, senza pulsanti da premere e senza effetti speciali: basta la voce dell’adulto e del bambino che leggono insieme.
Fascia 3 – 6 anni
Tutto un mondo di Katy Couprie e Antonin Louchard, Fatatrac, 2022, 160 pp.
Un libro senza parole, da esplorare in libertà, e un mazzo di tessere per giocare: Tutto un mondo di Kathy Couprie e Antonin Louchard ci offre “il mondo alla rifusa” con oltre duecento immagini – illustrazioni e fotografie – raccolte dagli autori. Possiamo leggere questo imagier seguendo i percorsi suggeriti dalla sequenza in cui appaiono le immagini, ma anche inventandone di nuovi, lasciandoci guidare dalla curiosità, dai ricordi, provando a immaginare suoni e racconti. Quante tecniche artistiche si possono utilizzare per narrare il mondo? Nelle ultime pagine troviamo il vertiginoso elenco di quelle utilizzate in questo volume, dalla rayografia all’incisione, dalla cartapesta all’acrilico. Un libro-laboratorio per esercitare la creatività.
Ho bisogno di te di Angelo Ruta, Carthusia, 2023, 32 pp.
L’assenza di parole e il grande formato del libro svolgono un ruolo importante nel definire l’esperienza di lettura. Le illustrazioni ampie ci immergono nei paesaggi attraversati dal piccolo orso bianco e dalla sua mamma. Il silenzio racconta la separazione, il momento in cui si perdono per poi ritrovarsi. Infanzia ed età adulta, infatti, hanno ritmi e tempi diversi: non sempre è facile viaggiare insieme. Un libro che lascia spazio all’immaginazione delle emozioni; un racconto dove ciascuno proietta se stesso e le proprie esperienze.
Viaggio d’inverno di Anne Brouillard, Orecchio Acerbo, 2023, 40 pp.
Viaggio di inverno è un libro insolito. Anne Brouillard, illustratrice belga, realizza un racconto senza parole che somiglia a una poesia: un’illustrazione di oltre quattro metri che il lettore scopre aprendo il libro a fisarmonica. Il tempo si ferma, mentre osserviamo, e al tempo stesso scorre. Abbiamo la sensazione di attraversare il paesaggio, perché le illustrazioni hanno questo potere: sono un invito al viaggio. Un libro che celebra la lentezza nell’incontro con le immagini.
E perché? di Teresa Porcella, illustrazioni di Emilio Urberuaga, collana MuMu, Telos, 2024, 28 pp.
In ottica multiculturale, ma anche per l’apprendimento delle lingue, la collana MuMu (Multimedia e Multilingue) propone storie per i più piccoli, in stampato maiuscolo, con la possibilità di ascoltare la lettura in italiano, inglese, russo e cinese attraverso i QR code. E perché?, titolo che inaugura la collana insieme a Eh no!, narra una serie di piccole disavventure che si susseguono a partire da un dente caduto, esperienza che il bambino attende spesso con un misto d’ansia, impazienza e felicità. Un libro di imprevisti e sorprese, per ridere insieme e per giocare con la lingua.
La mia mano di Fuad Aziz, Artebambini, 2017 – tavole per kamishibai
Attraverso il kamishibai proponiamo narrazioni per immagini, a metà strada tra lettura e teatro. Il testo che non si vede è affidato alla voce, mentre nella cornice di legno scorrono le illustrazioni. Fuad Aziz con La mia mano costruisce una galleria di immagini per rispondere alla domanda: Che cosa può fare la mia mano? Le possibilità sono quasi infinite: giocare, lavorare, seminare. Ma anche opporsi alla guerra. È implicito l’invito a proseguire nel gioco: quali altre risposte immaginano i bambini in ascolto? Possono esprimerle con un disegno?
Ti voglio bene, Blu di Barroux, Officina Babùk, 2024, 40 pp.
Officina Babùk, nata dalla collaborazione tra Uovonero e Babalibri, propone una selezione di albi illustrati con testo in alta leggibilità arricchito dai simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e dei Widgit Literacy Symbols. Ti voglio bene, Blu narra l’incontro tra una balena e il guardiano del faro, che la aiuterà a liberarsi della plastica di cui si è riempita la pancia. Una storia di amicizia che diventa occasione per approfondire un tema d’attualità. Un libro per tutti.
Sdeng bum splash! di Benjamin Gottwald, Terre di Mezzo, 2022, 160 pp.
Un libro senza parole può diventare uno spartito da interpretare a più voci. Sdeng bum splash! di Benjamin Gottwald è una raccolta di illustrazioni sonore: l’autore ci invita ad ascoltare i suoi disegni, non soltanto a guardarli. All’inizio sentiamo i suoni dentro la nostra testa, ma subito scendono in gola, perché fischi, tuoni e sussurri vogliono uscire dalla bocca; vogliono essere pronunciati ad alta voce. Un libro senza parole, molto rumoroso, da leggere in gruppo, da cantare, da interpretare in chiave creativa, provando a fare disegni rumorosi.
Gira, pensa, guarda di Beau Gardner, La Margherita, 2024, 40 pp.
Cosa succede se guardiamo un libro al rovescio? Può diventare illeggibile, oppure, se a progettarlo è stato l’artista Beau Gardner, può capitare che le immagini si trasformino davanti ai nostri occhi: una mongolfiera diventa un tendone da circo, la zanna di un elefante diventa la coda di un gatto. Pubblicato per la prima volta negli anni ’80, Gira, pensa, guarda esercita il nostro sguardo alla creatività, invitandoci a cambiare prospettiva, a interpretare la realtà con occhi sempre nuovi. Un libro di enigmi visivi, perfetto da leggere in gruppo, per moltiplicare i punti di vista.
Fascia 6 – 10 anni
Primavere di Adrien Parlange, traduzione di Camilla Diez, Fatatrac, 2024, 66 pp.
Come funziona la nostra memoria? Nella vita ci accadono tante cose, ma solo alcuni dettagli sopravvivono al tempo, incidono un solco, lasciano una traccia duratura. Questo libro racconta la stratificazione dei ricordi con rara immediatezza, attraverso i fori nella carta (e i colori delle tavole) che conservano, nascondono e recuperano, tracciando una geometria della memoria, irregolare e sorprendente come la vita stessa. Una narrazione che coinvolge la vista e il tatto; un libro intenso e commovente, che offre numerose possibilità di sviluppo laboratoriale.
La camera buisssima di Elisa Lauzana e Irene Lazzarini, QuintoQuarto, 2024, 160 pp.
Frutto di un percorso laboratoriale in una scuola primaria, La camera buissima è un titolo di divulgazione che esplora la storia della fotografia, spaziando dalla tecnica alle infinite potenzialità di questo linguaggio. I bambini che hanno partecipato alle attività in aula entrano anche tra le pagine del libro, con i loro progetti fotografici e le loro voci: domande, osservazioni e commenti che dialogano con il testo in forma di balloon, grazie alla vivace progettazione grafica. Un titolo di divulgazione che esplora il passato per comprendere il presente; un manuale ricco di proposte operative per acquisire consapevolezza di un linguaggio che appartiene ormai all’esperienza quotidiana di bambini e ragazzi.
L’albero libera storie di Mauro Bellei, Occhiolino, 2019, 48 pp.
Utilizzando diversi linguaggi, dal disegno alla fotografia, Mauro Bellei narra l’incontro tra uno scoiattolo, un picchio e un platano. Le scaglie di corteccia, nella loro varietà di forme e colori, diventano personaggi ed entrano a far parte del racconto. Il testo è scritto in maiuscolo, per una lettura autonoma fin dal primo anno della scuola primaria; nelle ultime pagine del volume troviamo invece approfondimenti scientifici e spunti per proseguire il gioco suggerito dal libro: leggere il tronco come fosse un libro, collezionare cortecce (quando il platano si sfalda in lamine) e inventare nuove storie.
Se questo è un albero di Guido Scarabottolo, Vanvere, 2024, 40 pp.
Quando progetta un libro, l’autore può tenere conto di numerosi elementi per comunicare con il lettore. Se questo è un albero, per esempio, ha due caratteristiche importanti: l’assenza di parole, che invita a uno sguardo attivo, e il grande formato, che rende omaggio alla maestosità degli alberi. Il titolo scelto dall’autore si riferisce al romanzo di Primo Levi, ma anche all’opera e alle riflessioni di Magritte, perché nel libro non ci sono alberi: solo disegni che rappresentano alberi. Un titolo perfetto per ideare laboratori creativi, e che possiamo leggere insieme a Questa non è una carota di Dylan Hewitt (Orecchio Acerbo).
Undicesimo comandamento di Davide Calì, illustrazioni di Tommaso Carozzi, Kite, 2023, 44 pp.
La città di Melville è invasa da balene volanti, che inizialmente conquistano l’attenzione degli abitanti e in un secondo momento scatenano il panico (pur sembrando del tutto innocue). La soluzione trovata dall’uomo per affrontare l’invasione coinvolge l’esercito ed è cruenta, ma si ritorce contro chi l’ha pianificata. Un libro senza parole, in bianco e nero, dal respiro cinematografico, che sorprende i lettori e ci invita a riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente. L’undicesimo comandamento del titolo lo troviamo esplicitato in quarta di copertina: non sfidare la natura.
Apri gli occhi! di Claire Dé, Editoriale Scienza, 2025, 96 pp.
Un libro fotografico senza parole e senza racconto, che attraversa le stagioni e celebra il colore volgendo lo sguardo tra bosco e cielo. Nella perfetta alternanza di spazi pieni e spazi vuoti, Claire Dé compone una musica visuale dove tutto fluisce. Non si limita a cogliere la meraviglia della natura ma la costruisce e la inventa, elaborando graficamente le immagini. Non abbiamo quasi tempo di elaborare razionalmente ciò che stiamo osservando: questo è un libro che, attraverso gli occhi, si rivolge direttamente alla nostra sfera emotiva.
L’arcipelago delle isoleombra di Andrea M. Alesci, fotoillustrazioni di Marianna Balducci, Sabir, 2024, 96 pp.
Una raccolta che intreccia il linguaggio poetico, fotografico e dell’illustrazione. L’arcipelago delle isoleombra è un catalogo di isole, immaginarie e reali, emerse da romanzi e giochi di parole, ciascuna descritta da una poesia e da un breve testo: ne troviamo 46, da Làputa a Malta, da Lilliput all’isola di plastica. Il volume si apre con una mappa, una carta di navigazione poetica dove, se ti perdi, “devi cercare il verso” (inteso come direzione, rotta, itinerario, ma anche e soprattutto come verso poetico). Un libro per viaggiare, per immaginare, e per scoprire che la geografia non è affatto una materia noiosa.
Il nostro cane Max di Alessandra Bocchetti, illustrazioni di Martina Tonello, Biancoenero, 2024, 48 pp. – con video LIS
Pubblicato qualche anno fa in alta leggibilità, Il nostro cane Max è ora disponibile con una lettura in video (tramite QR code) nella Lingua dei Segni Italiana, che estende ulteriormente l’accessibilità del libro. Alessandra Bocchetti narra il profondo legame di amicizia con un piccolo cane bianco, dalla nascita fino al giorno della sua morte. Una narrazione lineare, ma al tempo stesso emozionante, adatta alle prime letture.
Fascia 11 – 13 anni
La stanza delle meraviglie di Brian Selznick, trad. di Giuseppe Iacobaci, Mondadori, 2012, 650 pp.
Un romanzo illustrato e due storie parallele: sono quelle di Ben e Rose che – raccontate con due linguaggi differenti, testo per l’uno e immagini per l’altra, con andamento cinematografico – procedono apparentemente senza incontrarsi. I bambini, entrambi sordi, si muovono, da soli, in fuga e alla ricerca di un proprio posto nel mondo, in epoche diverse ma nella stessa città: New York. La Grande Mela si fa simbolo delle vite possibili, capace di accogliere e custodire sogni, proprio come la wunderkammer del Museo di Storia Naturale in cui, alla fine, Ben e Rose si incontrano e recuperano ogni pezzo della loro identità (e il lettore con loro).
Gli occhi e l’impossibile di Dave Eggers, ill. di Shawn Harris, trad. di Maurizio Bertocci, Feltrinelli, 2024, 256 pp.
Johannes è un cane, un randagio, sfuggito agli uomini al contrario dei suoi fratelli e orgoglioso di quella libertà, di poter correre senza limiti, alla massima velocità, per il bosco che lo ospita. È così che è diventato Gli Occhi, ossia il guardiano di quanto accade nei dintorni: quel che vede deve riferirlo ai Bisonti, che, immobili, nel loro recinto, governano da quelli che agli altri animali appaiono come centinaia di anni. Qualcosa però sta cambiando: gli uomini hanno sempre più il controllo del bosco, costruiscono nuovi edifici, installano misteriosi e ipnotici rettangoli. Per Johannes è tempo di scelte e di nuove prospettive, anche verso un destino ignoto, per crescere e non accontentarsi di quanto visto sinora.
Il mistero del London Eye di Siobhan Dowd, trad. di Sante Bandirali, Uovonero, 2011, 288 pp.
Ted ha dodici anni e un cervello che “ha un sistema operativo differente”. Grazie alle sue spiccate doti di osservatore, alle sue capacità deduttive e al suo ragionamento trasversale, il ragazzo, affiancato dalla sorella Kat, si mette sulle tracce del cugino scomparso dopo un giro sul London Eye. Il giallo si muove in una Londra multiculturale, fatta di grandi contrasti e contraddizioni. E quelli che sembrano inizialmente limiti ad una preconfezionata “normalità”, diventano invece punti di forza su cui far leva, per arrivare alla risoluzione del caso, ma anche a qualche consapevolezza in più.
Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere di Allen Zadoff, trad. di Daniele Troilo, Biancoenero, 2019, 272 pp.
Andrew ha quindici anni, pesa 139 chili, porta la taglia 62 ed è facile bersaglio dei bulli della scuola, innamorato della ragazza che mai lo considererà, figlio di genitori separati, desideroso che suo padre sia fiero di lui. Ma non è contro tutti questi problemi che si trova a lottare ogni giorno, quanto contro la maschera che si è cucito addosso, il personaggio che ha scelto di mettere in scena senza crederci davvero. Quando il suo sogno (entrare nella squadra di football americano, diventare popolare, conquistare April) inizia a concretizzarsi, Andrew entra nel meccanismo e inizia a guardare da una nuova prospettiva i compagni, gli adulti, ma soprattutto si accorge della miriade di possibilità di vita che ha a disposizione.
Immagina di essere in guerra di Janne Teller, trad. di Maria Valeria D’Avino, Feltrinelli, 2014, 64 pp.
La prima cosa che colpisce di questo libro è certamente il formato: Janne Teller parte proprio da qui e opta per una scelta grafica che contribuisce a catapultare letteralmente il lettore dentro la storia, proprio come desiderato dall’autrice. Il libro è infatti in tutto e per tutto un passaporto, al cui interno più che una storia è raccolto un dialogo, scritto in seconda persona, a partire da una domanda tanto semplice quanto spiazzante: “Se oggi in Italia ci fosse la guerra… tu dove andresti?”. Profondamente e tristemente attuale, il libro offre ai lettori l’occasione di un cambio di prospettiva e di mettersi nei panni degli altri. Quegli altri costretti ad abbandonare casa, famiglia, lingua e sicurezza in cerca di un posto sicuro.
Taccuino per un luogo di Monica Guerra, Corraini, 2024, 168 pp.
Non è una guida, ma invita ad esplorare. Il Taccuino per un luogo gioca con una grafica accattivante e la mette a servizio di una riflessione intorno ai luoghi e agli spazi, specialmente quelli familiari, che rimangono nel cuore. Un serie di domande invitano a completare le pagine: “Pensa a un luogo che ami molto…” – seguono due pagine bianche, quasi a lasciarci il tempo di pensare – “Qual è? Perché lo ami? Cosa lo rende speciale per te? Qualcosa o qualcuno? Prova a raccontarlo, nel modo che preferisci”. La riflessione prosegue, stimolando la creatività, la voglia di vedere i luoghi da un punto di vista differente, andando a scavare le ragioni di un contatto, ma anche per esplorare senza meta, fosse anche con una passeggiata di quindici minuti.
Stardust di Hannah Arnesen, trad. di Laura Cangemi, Orecchio Acerbo, 2024, 352 pp.
La ricerca sull’origine e sul destino della vita e del pianeta sono al centro della riflessione della giovane illustratrice svedese Hannah Arnesen, che in tre lettere – sorta di stanze narrative illustrate, rispettivamente dedicate al passato, al presente e al futuro – accompagna il lettore in un percorso di domande personali intorno alla vita del nostro pianeta, interrogandosi sui fenomeni che lo regolano, sulle specie che lo popolano, sulla responsabilità della nostra specie. Forse interrogandosi sul senso stesso della vita. Una riflessione sovente amara in cui non manca però, a conclusione, la dimensione della speranza. Di un futuro possibile, almeno per il pianeta.
Bambina nera sogna di Jacqueline Woodson, trad. di Chiara Baffa, Fandango, 2022, 352 pp.
Un romanzo che è composto di sole poesie, per raccontare l’infanzia di una bambina alle prese con le fatiche del crescere, i cambiamenti della vita, i sogni e i desideri, ma anche i pregiudizi e gli sguardi torvi della società. Woodson parte dal proprio vissuto mettendo in fila squarci di vita tra gli anni Sessanta e Settanta, dal South Carolina – una sorta di paradiso terrestre minacciato però dalle ombre lunghe del razzismo – a New York, metropoli emblema delle possibilità e delle occasioni, caotica eppure piena di promesse. Un tentativo toccante ed emozionante di costruire una definizione di sé, guardando al passato senza nostalgia, ma con grande consapevolezza, tra storia individuale e vicende collettive.
Fascia 14+
Le degenerate di J. Albert Mann, trad. di Giuseppe Iacobaci, Uovonero, 2024, 344 pp.
L’arrivo di London all’istituto Fernald è un vero terremoto: la ragazza non ha paura di nulla, non è affatto mite ed è molto intelligente. Lo scoprono ben presto anche le altre “ospiti”, come Alice, Maxine e Rose. Sono loro le degenerate del titolo: ragazze schiacciate da una società che crede all’eugenetica e al mito della razza, che punta il dito su quanto devia dalla “norma” – sia esso il colore della pelle, un piede equino, una gravidanza indesiderata…- e soprattutto punta il dito sulle donne, sempre e comunque. Un romanzo denso e corposo, che prende le mosse da una realtà storica inquietante e stordente, ma che proprio per questo merita di essere raccontata e intorno alla quale intavolare dialoghi, confronti, considerazioni più che mai attuali.
La vera storia del mostro Billy Dean di David Almond, trad. di Guido Calza, Salani, 2014, 288 pp.
Billy Dean a Blinkybonny è nato e cresciuto, anche se lo ha scoperto molto tempo dopo la sua nascita. Quattro mura di una stanzetta grigia sono state per tredici anni tutto il suo mondo, una porta il confine invalicabile. Segregato e ignaro di cosa accadesse fuori, Billy Dean se l’è cavata come poteva e ora racconta la sua storia. Una storia che è impregnata delle ossessioni mistico-religiose del padre e della tenerezza della madre, che lo guarda con gli occhi dolci di una bambina. Non stupisca dunque che il giovane Billy non sappia scrivere correttamente o che non abbia saputo cogliere tutte le sfumature delle parole e dei discorsi degli adulti. Tra sacro e profano un romanzo potente e intenso in cui si indagano i rapporti tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti, ma, soprattutto, si delinea un ritratto spietato di un’umanità corrotta, in perenne declino.
Poet X di Elizabeth Acevedo, trad. di Simona Mambrini, Sperling & Kupfer, 2021, 356 pp.
Il potere e la forza della parola poetica sono al centro di questo romanzo in versi, che racconta la vicenda di Xiomara, invitata a un club di poesia orale dalla nuova professoressa di inglese e poi coinvolta nelle gare di slam. La quindicenne vive a Harlem con un fratello gemello geniale, un padre che ha smesso di ballare e di fare musica da troppo tempo, una madre cattolicissima che cerca di educarla nel senso del divieto e del peccato. La via della scrittura è quella che l’aiuta ad affrontare tutto questo e molto altro: il rapporto con il suo corpo prorompente, le attenzioni non richieste, la corazza che costruisce attorno a sé. Un romanzo intenso e ficcante, capace di mettere a nudo, con schiettezza, la bellezza complicata dell’adolescenza.
L’approdo di Shaun Tan, Tunué, 2016, 128 pp.
Ormai un classico, caposaldo dei libri senza parole, quest’opera racconta un viaggio in cerca di nuova fortuna, una storia di emigrazione in cui emerge la potenza dello straniamento, la sensazione di essere diverso da tutti, di non comprendere, di doversi abituare a un mondo nuovo. Ci si muove tra la metropoli e la periferia, tra ciò che è concreto e quel che di magico e misterioso sembra aleggiare intorno a ogni cambiamento. Una storia dal carattere universale, traboccante di vita, di suoni e di parole, nonostante il testo non ne riposti nessuna. Il segno minuto e preciso di Tan è protagonista, calato in un’atmosfera che a tratti appare claustrofobica, a tratti scenario per una ritrovata libertà.
Innamorarsi di Sophie Burrows, Rizzoli, 2021, 160 pp.
Quando si parla d’amore talvolta non servono le parole. Così quest’albo silenzioso offre al lettore un modo diverso di guardare ai sentimenti, di osservare le sfumature della solitudine, la sensazione che manchi qualcosa, i piccoli gesti di tutti i giorni. Con una palette di colori ponderata, capace di narrare oltre le parole, viene ritratta la ritualità delle abitudini in una città talvolta straniante, e l’incontro tra due persone, entrambe alla ricerca di un pezzo mancante, le cui vite scorrono parallele fino all’inaspettato incontro.
L’isola dei sussurri di Frances Hardinge, trad. di Giuseppe Iacobaci, Mondadori, 2024, 128 pp.
Milo è un ragazzo troppo sensibile perché si possa pensare diventi il nuovo Passatore, quando il padre deciderà di smettere. Meglio che ci pensi Leif, suo fratello maggiore. Sarà certo lui a subentrare nel delicato compito di traghettare le anime dei morti verso l’aldilà, cosa altrimenti impossibile per i defunti dell’isola di Merlank, a causa della persistente nebbia che la circonda. Tutto però precipita quando il padre di Milo viene ucciso, proprio nell’ultima notte prima dell’arrivo dell’inverno e il ragazzo si ritrova suo malgrado a portare a termine la missione, da solo.
Hardinge gioca con i passaggi chiave di un classico romanzo di formazione – la perdita, il viaggio, l’ignoto da affrontare, – e lo fa con guizzo e sapienza, intrecciando una storia che scorre rapida e incalzante come la Puledra Grigia sulle onde, fendendo la nebbia.
La bestia dentro di Kevin Brooks, trad. di Benedetta Reale, Giralangolo, 2022, 240 pp.
La vita di Elliot è stata spaventosa fin dalla sua nascita traumatica, e continua a essere tale anche adesso che di anni ne ha tredici e deve tenere sotto controllo la paura con i medicinali. È facile immaginare, dunque, cosa significhi per lui rimanere, per un errore della farmacia, a corto di medicinali. Si aggiunga che la macchina della mamma non parte e che tocca dunque alla zia andare a recuperare la scatola in farmacia, ma l’inaspettato è dietro l’angolo… Kevin Brooks sorprende una volta di più per la grande abilità nell’intrecciare un racconto dalla tensione crescente, in cui si rimane col fiato sospeso fino alla fine e forse anche oltre: l’autore Brooks lascia ampi spazi per immaginare e confrontarsi e, come di consueto nei suoi libri, non sente la necessità di spiegare tutto.
Piccoli pensieri blu di Bimba Landmann, Storiedichi, 2023, 100 pp.
Tra testo e immagini, questo libro raccoglie trentadue pensieri d’artista, ritratti con un segno blu, nelle sue diverse sfumature e varianti. Un diario intimo, composto in un periodo di grande difficoltà che diventa però un percorso catartico in cui mettersi in contatto con la propria interiorità, con l’esigenza di manifestare i propri sentimenti, esplorare i legami, tagliare ciò che è inutile e radicare il necessario. Attraverso gli otto capitoli scelti da Landmann si articolano altrettante diverse fasi della vita: un’interpretazione in cui rispecchiarsi e ritrovarsi.
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