Intelleg(g)o
L’edizione 2025 di Libriamoci – e la quindicesima edizione de Il Maggio dei Libri, con cui lo condivide – sottolinea il valore della lettura come strumento che forma e affina il pensiero, modella intelligenze e ispira ideali.
FILONE TEMATICO 1: Intelleg(g)o… dunque sono
La lettura come consapevolezza di sé e di ciò che ci circonda. Leggere permette di conoscersi e autodefinirsi e, nel farlo, aiuta a definire gli altri. Intelleg(g)o dunque sono è il filone tematico dedicato alla scoperta di sé e al rapporto con il prossimo, alla riflessione e alla condivisione. Uno spazio in cui aprirsi all’intelligenza e educazione creativa, emotiva e affettiva, trovando nella lettura – dai romanzi di formazione alla poesia – l’arma migliore contro ogni discriminazione, ogni stereotipo, ogni riduzionismo, ma anche ogni banalizzazione del “politicamente corretto”.
Fascia 0 – 3 anni
Merlino sei piccolo o grande? di Eva Rasano, Pulce, 2024, 24 pp.
Tra le prime domande che si pone un bambino per definire sé stesso, c’è senza dubbio anche l’interrogativo che dà titolo a questo nuovo libro di Merlino: sono piccolo o sono grande? Dopo il primo volume cartonato che introduceva i concetti topologici, Eva Rasano torna a giocare con il collage, il bianco e i confini della pagina, per raccontare ai bambini come si possa essere piccoli e grandi allo stesso tempo: molto dipende da chi ci troviamo di fronte, se un elefante o una coccinella, un albero o un fiore. Un libro quasi senza parole, che si chiude con una domanda rivolta al piccolo lettore, per una lettura dialogica.
Indovina che cosa sono! di Shinsuke Yoshitake, traduzione di Sara Pietrafesa e Francesca Vitale, Salani, 2023, 48 pp.
Attraverso il classico gioco del “facciamo finta che” il bambino impara a conoscersi. Shinsuke Yoshitake, già autore di numerosi albi umoristici per l’infanzia, racconta il dialogo tra una mamma (stanca) e una bambina che si diverte a mimare gli oggetti più improbabili, dalle mollette del bucato fino ai broccoli troppo cotti. Un libro per ridere insieme, per portare il movimento nello spazio della lettura condivisa, per continuare a giocare anche una volta che la storia è finita.
La mia famiglia mi somiglia di Teresa Sdralevich, Minibombo, 2022, 28 pp.
Durante le riunioni di famiglia, è quasi inevitabile che i piccoli di casa vengano paragonati a genitori, nonni, parenti. Partendo da questo spunto, esperienza comune a tanti bambini, Teresa Sdralevich immagina un divertente dialogo, dove il corpo del bambino cambia e si trasforma, seguendo i commenti di zii e cugini. Il gioco prosegue finché la bambina, stanca di essere paragonata ad altri, impone la sua voce, affermando sé stessa: io sono io! Un libro buffo e divertente, che diventa occasione per apprendere le parole del corpo.
Ciao di Antonella Abbatiello, Topipittori, 2024, 64 pp.
Leo Lionni ci ha insegnato, con Piccolo blu e piccolo giallo, come bastino colori e forme astratte per raccontare a un bambino una storia. A lui rende omaggio Antonella Abbatiello, con un racconto di amicizia che va a completare la trilogia inaugurata da Nel giardino (2013) e Facce (2017 con app), una serie di piccoli libri realizzati a collage. Ciao celebra la bellezza dell’incontro con l’altro, attraverso un concatenarsi di stupori e meraviglie. Il libro, nella sua essenzialità, suggerisce dialoghi e domande, ma anche sperimentazioni grafiche: il bambino può facilmente riprodurre le forme del racconto, per costruire nuove storie.
Chi sono? di Caroline Dall’Ava, traduzione di Eleonora Armaroli, Terre di Mezzo, 2021, 50 pp.
I buchi nel cartone hanno segnato la storia dell’editoria per l’infanzia. In questo libro servono a creare un ponte tra due immagini che presentano lo stesso soggetto ritratto in contesti diversi. Si parte da una donna che abbraccia sua figlia: “A casa sono una mamma” dice, e nella pagina successiva aggiunge: “Al lavoro una dottoressa”. Il buco nel cartone serve a mostrare ciò che resta uguale, ossia il volto. Il volume si chiude con tanti bambini e una domanda per il lettore: E tu? Sei sempre nello stesso modo? Un libro per giocare a immaginare i tanti possibili modi in cui ciascuno di noi si mostra agli altri.
Piccoli e grandi di Raffaella Castagna, Lapis, 2022, 8 pp.
Nei primi anni di vita, il bambino sente ripetere spesso due parole che lo riguardano molto da vicino: piccolo e grande. Nella collana Inbianco&nero, libri cartonati con un meccanismo di scorrimento adatto alle mani di chi legge, un titolo è dedicato proprio a questo, il mistero della crescita. Facendo scorrere il cartone vediamo bruchi che diventano farfalle, girini che diventano rane, piantine che si trasformano in alberi, e infine un bebè che si scopre bambino. Un libro-gioco che racconta il cambiamento e il tempo che passa.
Da un punto nasce il mondo di Gabriele Clima, illustrazioni di Sophie Fatus, La Coccinella, 2023, pp.
I libri con i buchi nascono per far entrare i bambini dentro la storia, fin dalla copertina, con le mani e la curiosità. Da un punto nasce il mondo ribalta il classico ordine dei buchi, partendo dal più piccolo: un percorso che segue la crescita del bambino – il suo lungo viaggio per diventare grande – e che accende la curiosità partendo da uno spiraglio, invece che da una grande apertura. Sfogliando il libro lo sguardo si allarga, fino ad abbracciare il mondo intero. Il gioco cartotecnico è accompagnato da una filastrocca e dall’invito a interagire con le pagine, per accarezzare fiori e soffiare bolle di sapone. Un titolo che unisce interattività e poesia, concatenando oggetti ed esperienze quotidiane del bambino.
È mio! di Yosuke Yonezu, La Margherita
L’artista giapponese, che da quasi quindici anni progetta libri per i più piccoli, racconta la bellezza della condivisione giocando con i buchi nel cartone. Due topolini litigano per un pezzo di formaggio; due conigli per una carota; due scimmie per una banana. Voltando pagina, grazie alla magia creata dalla cartotecnica, il cibo conteso dagli animali viene diviso in due parti uguali. Nell’ultima illustrazione ci sono due fratelli che bisticciano per un abbraccio della mamma, ma anche loro scopriranno che è molto più semplice condividere. Una narrazione semplice e immediata, davvero a misura di bambino.
Fascia 3 – 6 anni
Io sono foglia di Angelo Mozzillo, fotoillustrazioni di Marianna Balducci, Bacchilega junior, 2020, 32 pp.
La conoscenza di sé, nell’infanzia, passa inevitabilmente dal corpo e dalla concretezza del mondo. Partendo dall’immagine fotografica di una foglia accartocciata, un elemento naturale che si trasforma nell’incontro con il disegno, Marianna Balducci invita i bambini a compiere un viaggio dentro le proprie emozioni, anche quando sono contraddittorie e sfuggenti. Un albo illustrato con testo poetico, ricco di spunti operativi e creativi: per definire chi siamo, in tutta la nostra felice complessità; per giocare con la natura; per dare un senso all’incontro con l’altro.
E se fossi qualcos’altro? di Bruno Zocca, LupoGuido, 2023, 36 pp.
L’incontro con lo specchio accompagna la scoperta di sé stessi nei primi anni della vita. Ed è proprio davanti a uno specchio che il bambino protagonista di questo albo illustrato afferma di essere un bambino. Subito dopo, però, mette in dubbio le proprie stesse parole. Sono un bambino? E se fossi… qualcos’altro? Inizia così il gioco delle ipotesi fantastiche, che spazia dal mondo animale a quello degli oggetti o degli elementi naturali. Un libro che nasce dall’osservazione dei bambini, immersi nella loro dimensione ludica; un gioco di travestimento e invenzione che possiamo proseguire insieme ai bambini.
Se fossi Ugo di Sergio Olivotti e Giulia Pastorino, Corraini, 2024, 40 pp.
A tutti è capitato, almeno una volta, di alzarsi dal letto e sentirsi all’improvviso cambiati. Succede anche a Ugo, che essendo un bambino disegnato, protagonista di un albo illustrato, al mattino si ritrova scarabocchio e il giorno dopo tratteggiato o a puntini. Ogni trasformazione esteriore si accompagna a un cambiamento nel suo modo d’essere, anche in relazione agli altri: quando è geometrico, rispetta tutte le regole e non accetta gli errori; quando è nebuloso comincia a pronunciare discorsi fumosi; e nel suo giorno a zig zag cerca di fare troppe cose nello stesso momento. Un libro per giocare con il disegno; un racconto imprevedibile, con finale a sorpresa.
Fammi una domanda! di Antje Damm, traduzione di Francesca Pamina Ros, Il Leone Verde, 2023, 240 pp.
La conoscenza dell’altro parte da una domanda. In questo libro troviamo una raccolta di 118 interrogativi senza risposta. Non ci sono istruzioni per l’uso: si può procedere in ordine o aprire una pagina a caso; giocare in due oppure in gruppo. In assenza di risposte scritte, saranno i lettori a raccontare sé stessi, aprendo il dialogo con chi li circonda, lasciandosi ispirare dalle fotografie e illustrazioni che affiancano le domande. Un libro per sedersi in cerchio, che accende il pensiero e utilizza l’immagine per facilitare la parola, insegnando a parlare ma anche ad ascoltare.
Il mondo a testa in giù di Mario Ramos, Babalibri, 2022, 40 pp.
Per stare bene con gli altri, è sempre necessario rinunciare a ciò che siamo? Il mondo a testa in giù, libro d’esordio di Mario Ramos, narra la storia di un topolino che si sente diverso da tutti gli altri: “Ai suoi occhi il mondo era sottosopra”. L’autore interpreta letteralmente questa espressione e ci mostra il topolino Remì in diversi contesti di vita quotidiana, dove però soltanto lui appare dritto: tutto quello che lo circonda, come recita il titolo dell’albo, è a testa in giù. Remì sembra felice, ma decide lo stesso di affrontare un lungo viaggio in cerca di “persone come lui” o forse di sé stesso. Un libro dove la diversità diventa un ponte verso gli altri; un albo illustrato di grande immediatezza, che colpisce il cuore e l’immaginazione.
Le caramelle magiche di Heena Baek, traduzione di Dalila Immacolata Bruno, Terre di Mezzo, 2022, 38 pp.
Il gioco, nell’infanzia, è lo spazio nel quale incontriamo gli altri e stabiliamo le regole per stare insieme. “Io gioco da solo” è la dichiarazione che apre Le caramelle magiche, albo illustrato di Heena Baek, artista coreana, che per i suoi libri realizza sculture e scenografie tridimensionali. Dong-Dong acquista per caso un pacchetto di caramelle con un potere straordinario: basta mangiarne una per ascoltare i pensieri degli altri. Inizia così il percorso di scoperta che condurrà il giovane protagonista fino a un interrogativo fondamentale dell’infanzia, la domanda che segna l’inizio di quasi ogni relazione e che ribalta l’affermazione iniziale: “Vuoi giocare con me?” Un racconto fantastico, che incanta con la sua profondità, il suo umorismo e la sua dolcezza. Da leggere insieme a Come si fanno le caramelle magiche e al prequel Io sono un cane.
Topo e Talpa – Unici al mondo di Joyce Dunbar, traduzione di Mara Pace, illustrazioni di James Mayhew, Nomos, 2023, 32 pp.
Che cosa ci rende unici e importanti, in un mondo popolato da miliardi di esseri umani? Provano a rispondere a questa domanda Topo e Talpa, nella raccolta di racconti, Unici al mondo davanti a una distesa di sassolini che sembrano tutti uguali, almeno finché non ne raccogliamo uno, per guardarlo da vicino. Solo allora ci accorgiamo che ogni singolo sasso è speciale, anche grazie agli occhi di chi lo osserva. Una serie illustrata che celebra l’amicizia, narrando le contraddizioni e la bellezza che si nascondono in ciascuno di noi.
Il topolino con la casa sulle spalle di Jonathan Stutzman, traduzione di Giuditta Campello, illustrazioni di Isabelle Arsenault, Emme edizioni, 2022, 40 pp.
L’accoglienza dell’altro è prima di tutto un atteggiamento: non serve avere nulla, basta fare spazio. La casa sulle spalle del topolino Vincent, protagonista di questo albo illustrato, è una sagoma ritagliata, un buco nella copertina, che poi diventa foro nella carta. Vincent è sempre pronto a invitare chiunque incontri: rospi, gatti, cerbiatti. C’è posto per tutti, anche quando sembra impossibile. Anche per l’orso di cui tutti hanno paura. Una storia di ospitalità, di sorpresa e incanto.
Fascia 6/10 anni
Io, persona. Apri, guarda, pensa di Ellen Duthie e Daniela Martagón, traduzione di Chiara Ronchi, Logos, 2022, 40 pp. – disponibile anche in formato cofanetto
Per riflettere sulla nostra identità e sul concetto di persona, partiamo da una domanda apparentemente insolita: come sai di non essere un robot? Lo suggerisce Ellen Duthie, autrice di Io, persona, tra i primi volumi della collana di filosofia illustrata Wonder Ponder, che attraverso la combinazione di immagini e domande allena il pensiero critico. Il volume raccoglie quattordici scene illustrate, ciascuna accompagnata da una breve didascalia e da alcune domande per attivare il dialogo in classe. Disponibile anche in formato cofanetto, il progetto offre numerosi spunti operativi, giochi e attività per innamorarsi delle domande, per sviluppare l’immaginazione, per definire chi siamo.
Il riflesso di Hariett di Marion Kadi, traduzione di, Terre di Mezzo, 2022, 48 pp.
Nell’incontro con i pari, magari nel contesto scolastico, ai bambini può capitare di sentirsi sbagliati. Il riflesso di Harriet racconta le emozioni della sua protagonista in chiave fantastica, descrivendo un percorso di cambiamento e trasformazione in tutta la sua complessità. La storia, narrata da Marion Kadi con grandi e intense pennellate di colore, in un libro di specchi e superfici riflettenti, ha inizio in una terra lontana, dove un leone muore di vecchiaia in riva a un lago. Sopravvive il suo riflesso, che deve andare in cerca di una nuova creatura. Sceglierà Harriet, una bambina timida, che odia la scuola, ma che all’improvviso sperimenterà il coraggio, la voracità, il desiderio di ruggire. La definizione di noi stessi – in quest’albo di rara bellezza e intensità – passa dall’essere tutto e il suo contrario, dalla capacità di trovare un equilibrio nuovo, venendo a patti con le nostre contraddizioni, i desideri e i limiti.
La principessa Nasona di Davide Calì, illustrazioni di Marianna Balducci, Clichy, 2024, 40 pp.
Chi siamo? Cosa vogliamo essere? Cosa si aspettano gli altri da noi? La giovane principessa dai capelli rossi, protagonista di questo albo illustrato, sperimenta nella crescita un imprevisto mutamento fisico, e deve perciò confrontarsi con la “stranezza” del proprio naso, la conseguente assenza di pretendenti e le soluzioni inappropriate trovate dal padre. Marianna Balducci, per narrare i cambiamenti del corpo e l’idea che ciascuno di noi sia artefice del proprio destino, utilizza la plastilina. Anche il libro cambia, ad ogni lettura, grazie a un finale multiplo che il lettore stabilisce di volta in volta tirando un dado. Un racconto divertente, dove i limiti diventano punti di forza.
Stella di Gerda Dendooven, Camelozampa, 2024, 47 pp.
Non sempre la società si dimostra capace di accettare chi è diverso. In questo racconto, stampato in alta leggibilità con illustrazioni a colori dell’autrice, una coppia di pescatori raccoglie dal mare una piccola creatura, che all’inizio scambiano per un pesce. Stella Maris cresce nella sua nuova famiglia, impara a pescare e parlare, scopre parole difficili e frasi brevi come “io sono”. Frequenta la scuola, tutti i bambini le vogliono bene, ma cresce troppo in fretta, al punto da non riuscire più a entrare in classe. Respinta dalla comunità adulta, Stella decide di partire, in cerca di un posto dove recuperare la sua libertà. Una storia delicata e poetica; l’inizio di un viaggio alla ricerca di chi siamo.
Uno come Antonio di Susanna Mattiangeli, illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, Il Castoro, 2018
“Antonio è molto più di quel che sembra.” Si apre con queste parole l’albo di Susanna Mattiangeli, che traccia un ritratto d’infanzia in movimento. Antonio è figlio, nipote, alunno, atleta, lettore, paziente, passeggero d’autobus. Ma soprattutto amico, che si nasconde dietro a un tronco per giocare a nascondino. Perché i bambini amano correre, sono in fuga anche dalle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, che cerca di inquadrarli senza metterli in posa. Un libro per giocare a descrivere gli altri e nel quale rispecchiare noi stessi.
Titù di Claudine Galea, illustrazioni di Goele Dewanckel, Orecchio Acerbo, 2021, 50 pp.
Non è facile definire sé stessi, quando si è bambini in un mondo di adulti. Poesia e illustrazione si incontrano in questo albo illustrato per narrare il punto di vista di Titù, bambino di sette anni che parla poco, circondato da adulti che pretendono di sentire di più la sua voce. Le parole dei grandi – assordanti e impositive – invadono di nero le pagine, in contrasto con la poesia lieve e muta di Titù. Un libro che dà voce al mondo segreto dei bambini; un albo illustrato per giocare con le parole e la sonorità del linguaggio, percorrendo la distanza che separa l’infanzia dall’età adulta, il rumore dal silenzio.
Nullo. Il bambino quasi invisibile di Daniela Carucci, illustrazioni di Federico Appel, Sinnos, 2024, 128 pp.
Esiste un modo giusto e un modo sbagliato di essere bambini? Nullo, protagonista di questo romanzo illustrato in alta leggibilità, abita in uno strano rifugio insieme a un gatto randagio. Ma non abita lì da sempre: è appena fuggito da una “Casa per bambini guasti”, gestita da una signora che vuole ripararli, attraverso un rigido addestramento e il divieto di provare emozioni. Nullo in realtà ha un potere speciale, che non è certo di desiderare: può diventare invisibile, soprattutto quando ha paura. Mentre cerca di fuggire ai cattivi, anche grazie agli abitanti dello strampalato condominio accanto al quale si è nascosto, imparerà a conoscere meglio sé stesso e i propri poteri. Un romanzo per cercare se stessi, nella propria unicità.
L’estate balena di Nicola Cinquetti, Bompiani, 2023, 144 pp.
Il tempo dell’estate è un tempo sospeso, nel quale impariamo a definire meglio noi stessi. Incontriamo Carlo all’inizio di una vacanza al mare con la famiglia: ad attenderlo ci sono la spiaggia e gli amici di sempre, ma anche una novità importante, che porta con sé molti interrogativi. Quello che sperimenta Carlo è un momento di crescita e cambiamento, nelle amicizie e nei legami familiari, visto che sua madre attende una bambina. Un romanzo delicato, per imparare a guardarsi dentro e a fare le proprie scelte; una scrittura d’autore, per scoprire il potere delle metafore e delle parole.
Fascia 11 – 13 anni
Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans di Chiara Carminati, ill. di Pia Valentinis, Bompiani, 2018, 142 pp.
Quale linguaggio migliore della poesia per raccogliere la frammentarietà delle emozioni che caratterizzano l’adolescenza? I sentimenti di inadeguatezza, la voglia di crescere, la paura del giudizio, ma anche la sensazione di felicità data dalle piccole cose: Carminati fotografa con versi puntuali e profondi un momento della vita in continuo movimento e trasformazione. Un vero e proprio viaggio (poco importa la destinazione) condotto con leggerezza e sensibilità allo stesso tempo, sia attraverso le parole, sia attraverso le immagini di Valentinis, capaci di dare forma a questa sintesi di vita, a questa esplosione di emozioni.
Ottobre, Ottobre di Katya Balen, ill. di Angela Harding, trad. di Lucia Feoli, Einaudi Ragazzi, 2023, 240 pp.
Una vita selvaggia, tra gli alberi e la terra, una casa semplice, molti libri. Vive così Ottobre, undicenne cresciuta col papà, dopo che la mamma ha abbandonato la casa nel bosco per tornare ad una più consueta civiltà. Una mancanza che Ottobre ha colmato buttandosi a capofitto nella selvatichezza, nella ricerca dei suoi piccoli tesori, motore delle storie che ama inventare. Un incidente capovolge la sua esistenza: Ottobre è temporaneamente affidata alla madre, in una casa soffocante della periferia londinese. Sarà l’occasione per riflettere sul loro legame, sulle conseguenze di ogni scelta, sul confronto con i coetanei. Un romanzo intenso, vivace, che fa tifare perché l’addomesticamento non riesca, almeno non fino in fondo.
Amo quel cane. Odio quel gatto di Sharon Creech, trad. di Andrea Molesini e di Riccardo Duranti, Mondadori, 2023, 224 pp.
A Jack non piace la poesia e non crede sia assolutamente una cosa da ragazzi (al massimo da ragazze). Eppure la professoressa di inglese sembra piuttosto fissata con l’argomento e non smette di leggere in classe brani e testi, discutendone animatamente. Qualcosa pian piano scatta, anche perché Jack ha un dolore dentro che in qualche modo dovrò affrontare: sarà proprio la scrittura – in cui scopre pian piano di sapersi esprimere al meglio, senza regole, senza retorica – che lo aiuterà ad aprirsi e, forse, a superare la perdita. Nel secondo volume si affaccerà nella sua vita una nuova creatura, un gatto, prima poco apprezzato, infine capace di colmare un vuoto. Un dittico di romanzi in versi di grande profondità e di immediata immedesimazione, capace di raccontare la storia di un legame, ma anche una quotidianità scolastica fondata sul reciproco dialogo e rispetto.
Origine di Nat Cardozo, L’Ippocampo, 2024, 64 pp.
Ventidue ritratti di popolazioni indigene della Terra, raccontati attraverso i volti dei bambini. Il progetto di Cardozo è ambizioso e parte proprio dalla rappresentazione dei visi d’infanzia per dare spazio alle caratteristiche, alle abitudini e ai costumi da tutto il continente. Le tavole, realizzate in origine su pannelli di legno, sono affiancate da un testo che raccoglie tradizioni, folklore, vita quotidiana, declinata attraverso lo sguardo di un bambino appartenente a quella specifica popolazione. Tra natura e cultura, si delinea un atlante che al carattere divulgativo – basato su uno studio attento e rispettoso – affianca una notevole cura estetica.
Albero. Tavolo. Libro di Lois Lowry, trad. di Dylan Rocknroll, 21lettere, 2024, 140 pp.
Sophie deve affrontare la partenza della sua vicina di casa (nonché migliore amica) Sophie, settant’anni più grande di lei. Avendo ormai una certa età, fatica a cavarsela da sola e il trasloco vicino al figlio è imminente. Una situazione che l’undicenne non riesce facilmente ad accettare, tanto che, recuperato un test cognitivo, sottopone l’amica a una serie di prove di memoria e logica per dimostrarne la lucidità. Ad emergere però saranno tre storie dal passato, in un passaggio di testimone con cui Sophie si congeda ma lasciando all’amica un pezzetto di sé, quello più caro e delicato, forse mai condiviso ad alta voce. Un racconto di amicizia tra generazioni, di memoria degli orrori del passato, ma anche un percorso di formazione, per la bambina che, messasi in ascolto, non può far altro che crescere, con qualche livido e consapevolezza in più.
E la chiamano estate di Jillian Tamaki e Mariko Tamaki, trad. di Caterina Marietti, Bao Publishing, 2014, 318 pp.
Da quando ha memoria, le estati, per Rose sono state a Awago Beach. Insieme a lei Windy, amica di sempre, ma per le due bambine questa volta la vacanza non sarà uguale a tutte le altre. Un romanzo a fumetti in cui le cugine Tamaki raccontano alla perfezione la zona di confine tra l’età dell’infanzia e l’età adulta, in una cornice – quella estiva – che è il momento di transizione per eccellenza, dove il tempo lento concede spazio per i confronti, le riflessioni, l’osservazione dei cambiamenti. Tra segreti, litigi e primi amori, per le due amiche è finito il tempo dei giochi sulla spiaggia, anche se ancora non hanno ben chiaro che cosa possa riservare per loro il prossimo futuro.
Le Guerriere della Valle di Jonathan Garnier e Amélie Fléchais, trad. di Stefano Andrea Cresti, Tunué, 2022, 304 pp.
Al compimento dei dieci anni Molly, come le sue amiche, comincia l’apprendistato per entrare nell’ordine delle Guerriere della Valle, fondato dalle donne del villaggio dopo la partenza degli uomini, mai più tornati dalla guerra nelle Terre Morte. Quando una misteriosa malattia inizia a colpire i ragazzi, diventerà necessaria una spedizione oltre i confini del regno e l’avventura nella vita adulta avrà inizio, tra misteri e colpi di scena. Un fumetto fantasy medievale che si ispira alle leggende celtiche del Nord Europa, dove protagonista è una comunità fondata sui valori della solidarietà, dell’accoglienza e dell’aiuto reciproco, e in cui la condivisione e l’unione sono alla base della forza che permette di stare in piedi e di andare avanti.
Motel Calivista, buongiorno! di Kelly Yang, trad. di Federico Taibi, Emons, 2023, 368 pp.
Dietro la reception del Motel Calivista ci sono Mia e i suoi genitori, partiti dalla Cina inseguendo il sogno americano e ritrovatisi a gestire un motel californiano in condizioni di semischiavitù. Ci sono poi la scuola, il rapporto con i compagni, qualche bugia per tenersi a galla e molti sogni. Parallelamente alla quotidianità di Mia scorre poi quella di tanti immigrati cinesi che trovano nel Calivista un rifugio temporaneo mentre cercano nuova fortuna, ma anche quella degli ospiti fissi, che vivono al motel. Si parla di integrazione, di razzismo, di prevaricazione sull’altro: tanti gli spunti di confronto che possono emergere dalla lettura di questa storia, fruibile anche come audiolibro.
Fascia 14+
Grande, Bro! di Jenny Jägerfeld, trad. di Laura Cangemi, Iperborea, 2024, 128 pp.
Måns sa di essere un maschio nonostante il passaporto lo riconosca come femmina e sa bene come può essere difficile per gli altri accettarlo: conosce le reazioni contrapposte dei suoi genitori e la pervicacia con cui la nonna si ostina a negare l’evidenza. Un’estate intera in un’altra città, a causa del lavoro della madre, può essere allora l’opportunità di presentarsi semplicemente come si sente di essere. Måns trova un amico, forse il primo da sempre, ma le cose si complicano quando la lealtà promessa a Mikkel scricchiola sotto il peso di quanto non gli ha raccontato. Un romanzo essenziale, asciutto, non retorico, capace di parlare di identità, ma non solo: sulla pagina c’è l’adolescenza più autentica, quella che non fa sconti agli adulti, che vive presente e futuro nello stesso attimo, con profondità ma anche grande ironia.
#BeingYoung di Linn Skåber, trad. di Lucia Barni, Giunti, 2020, 240 pp.
Una raccolta di brevissimi racconti che mette al centro della narrazione il legame con la contemporaneità e la sintassi dei social media, oltre a condividerne la sintesi narrativa. L’autrice, che è anche attrice e musicista, ha radunato queste storie parlando direttamente con i ragazzi, uscendo con loro, per parchi e locali e varcando la soglia delle loro camere per restituire sulla pagina le loro stanze interiori, caotiche, in via di definizione. Racconti brevi, ma anche passi poetici, frasi, dialoghi, storie per una molteplicità di sguardi e prospettive capaci di restituire effettivamente la complessità di un’età in divenire.
Junk. Storia d’amore e perdizione di Melvin Burgess, trad. di Angela Ragusa, Salani, 2022, 272 pp.
Per fuggire ai problemi le strade possono essere poche e pericolose. È quanto sperimentano Tar e Gemma, quindicenni innamorati che fuggono da famiglie diversamente violente e disfunzionali e si ritrovano a vivere in strada. Ben presto si fa largo nelle loro vite un terzo incomodo: la droga. L’eroina diventa parte integrante del loro legame, li avvicina e li allontana, li divide e unisce allo stesso tempo. Un romanzo profondo e potente che nulla tace: Burgess non ritrae un’adolescenza alle prese con condizioni estreme, ma anche con la volontà di autodeterminarsi e trovare un proprio posto in un mondo che non sembra affatto a misura di quindicenni.
Ogni giorno di David Levithan, trad. di Alessandro Mari, Rizzoli, 2016, 374 pp.
La vita di A è ogni giorno differente. Ogni 24 ore si risveglia in un corpo diverso, prendendone possesso e sperimentando sentimenti, emozioni, situazioni che non può vivere in prima persona, essendo un’entita così volatile. Non si è mai affezionato a una delle sue molteplici esistenze, almeno fino a quando non incontra Rihannon. Con lei le cose cambiano: le regole vengono sovvertite, la voglia di incontrarla costantemente, giorno dopo giorno, convince A a interferire con le vite delle persone che occupa, fino a quando qualcuno non si accorge di quanto sta accadendo.
Girotondo di Sergio Rossi e Agnese Innocente, Il Castoro, 2020, 192 pp.
Dieci personaggi per dieci episodi, la tensione amorosa e il desiderio come costante: questi gli ingredienti del fumetto di Rossi e Innocenti, dove ogni episodio ha due protagonisti, uno va e uno resta, per un solo turno però; salvo poi ricomparire in altra combinazione, regola del girotondo. Giravolte di passione valide in ogni tempo e ad ogni latitudine, declinate in orizzonti, immaginari e modalità relazionali che sono quelli propri degli adolescenti e dei giovani adulti di oggi con dialoghi che corrono su servizi di messaggistica, partite a Risiko, citazioni filmiche, cosplayer, test di gravidanza casalinghi, preoccupazioni scolastiche. Sullo sfondo spazi urbani, paesaggi e architetture, che colpiscono per l’intensità delle scelte di prospettiva e colore.
Il romanzo di Artemide di Murielle Szac, ill. di Olivia Sautreuil, trad. di Fabrizio Ascari, L’Ippocampo, 2019, 304 pp.
Attraverso le scelte – divine, eppure così umane – della dea della caccia e della natura, l’autrice salda insieme il fascino inalterabile del mito con temi attualissimi come la rivendicazione del proprio destino, il rifiuto dei ruoli precostituiti e la parità di genere. Artemide rifiuta quanto è previsto per lei all’interno di un quadro più generale che ragiona sui ruoli maschili e femminili, sugli stereotipi, sulla volontà di indipendenza e di scelta che incarna. La riposta pronta, l’arguzia, la complessità dei pensieri e la sicurezza in ciò a cui aspira ne fanno un personaggio forte in cui i lettori riconosceranno i tratti forti della dea, ma anche le insicurezze di chi ha paura di crescere e fatica ad affermare le proprie scelte a dispetto di quanto già deciso.
La formica rossa di Émilie Chazerand, trad. di Silvia Turato, La Nuova Frontiera, 2024, 288 pp.
Vania ha tutto per piangersi addosso: un cognome ridicolo, un palese difetto fisico (una palpebra a mezz’asta da quand’è nata), un padre dedito a lei ma talvolta imbarazzante, un’amica che a causa di una malattia puzza di pesce marcio, un’acerrima avversaria che le gioca scherzi atroci fin dalla primaria. La sua voce porta il lettore nelle peripezie del suo quotidiano. Come una piccola ma invincibile formica rossa piccola, Vania riesce ad affrontare gli elefanti nella stanza della sua vita, a distinguersi dalla massa di anonime formiche nere, a dare fiducia alla vita e agli altri. Un romanzo che è anche un’attenta, raffinata galleria dell’umanità, nelle sue posture, sfumature, meschinità, bellezze e sorprese.
Saresti così bella di Holly Bourne, trad. di Sara Saorin, Camelozampa, 2024, 448 pp.
Nell’universo distopico immaginato da Bourne ogni adolescente è obbligata a fare una scelta: essere Bellissima, rispettando le regole della Dottrina, oppure accettare il ruolo di Discutibile, ribelle alla Dottrina, che non si cura del proprio aspetto e si dedica allo studio. Le due protagoniste e voci narranti scelgono le due strade opposte: Belle e Joni non dovrebbero nemmeno incontrarsi ma le loro voci si incontrano e scontrano, cambiando radicalmente la direzione delle loro vite in una società che – vantandosi di garantire la “libera scelta” e di aver raggiunto la “vera parità di genere” – liberalizza la violenza sessuale. Un romanzo che non tace nulla, in un contesto claustrofobico, spaventoso, disturbante ma poi non troppo lontano dalla nostra contemporaneità.
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- Bibliografie Libriamoci 2025 “Intelleg(g)o… dunque faccio”