Il PREMIO ANDERSEN – Il mondo dell’infanzia è il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi dell’annata editoriale, ai loro autori, illustratori ed editori. la selezione del Premio è espressione del lavoro quotidiano condotto dalla redazione della rivista mensile Andersen, supportata da una rete di professionisti della filiera del libro.
Dunque, dopo un altro anno di letture, recensioni, analisi e confronto, in seguito all’annuncio dei finalisti in occasione della BCBF, la rivista proclama i vincitori della 42esima edizione del PREMIO ANDERSEN; la cerimonia di premiazione del Premio Andersen 2023 ha avuto luogo il 27 maggio nella Sala del Minor Consiglio a Palazzo Ducale, Genova.
Ecco i titoli vincitori:
-Miglior libro 0/6 anni
Tutti lo hanno visto! di Margaret Wise Brown – fotografie di Ylla – trad. a cura della redazione, Orecchio Acerbo
“Per l’impagabile sorpresa finale che conclude un percorso fatta di piccole e inattese sorprese. Per la non comune efficacia narrativa delle immagini fotografiche e per il rapporto che stabiliscono con il testo e con la partitura grafica. Per celebrare con tenerezza e ironia le meraviglie della vita.”
– Miglior libro 6/9 anni
Jole di Silvia Vecchini – ill. di Arianna Vairo, Topipittori
“Per la delicata e vivida rappresentazione del mondo dell’infanzia. Per averci regalato un piccolo e inconsueto viaggio di formazione aperto al realismo magico. Per l’intensità materica delle illustrazioni e per il fittissimo dialogo che instaurano con il testo”
-Miglior libro 9/12 anni
Hodder e la fata di poche parole di Bjarne Reuter – trad. di Eva Valvo, Iperborea
“Per una storia scintillante e divertentissima ma, al tempo stesso, mirabilmente intensa, per la sua ricchezza di accenti. Per una narrazione sempre ineffabilmente sospesa fra quotidianità e invenzione fantastica. Per mostrarci implicitamente quanto siano complessi e vitali i rapporti fra mondo degli adulti e infanzia.”
-Miglior libro oltre i 12 anni
La strada ti chiama di Francesca Bonafini, Sinnos
“Per la capacità di intrecciare con freschezza e brio le voci di quattro ragazzi alle prese con la vita di tutti i giorni, specchio di una generazione cresciuta in un luogo diverso dai propri genitori e, per questo, in equilibrio tra ambizioni e opportunità. Per una scrittura attenta e coinvolgente, semplice ma accattivante e opportunamente musicale, a tratti sorprendente.”
-Miglior libro oltre i 15 anni
Il centro del mondo di Andreas Steinhöfel – trad. di Angela Ricci, La Nuova Frontiera
“Per un romanzo potente e mai scontato, con cui si inaugura felicemente un nuovo contenitore di storie riservato ai giovani adulti. Per la capacità di raccontare l’amore senza alcuna banalità, ma mettendo in luce le fragilità dell’animo umano, l’esigenza di punti fermi, ma altresì di mettersi in gioco da soli. Per una scrittura che dà vita a luoghi e persone, tutti personaggi di un’architettura narrativamente maestosa, quanto la casa del protagonista.”
-Miglior libro di divulgazione
Il centro del mondo di Andreas Steinhöfel – trad. di Angela Ricci, La Nuova Frontiera
“Per un romanzo potente e mai scontato, con cui si inaugura felicemente un nuovo contenitore di storie riservato ai giovani adulti. Per la capacità di raccontare l’amore senza alcuna banalità, ma mettendo in luce le fragilità dell’animo umano, l’esigenza di punti fermi, ma altresì di mettersi in gioco da soli. Per una scrittura che dà vita a luoghi e persone, tutti personaggi di un’architettura narrativamente maestosa, quanto la casa del protagonista.”
-Miglior libro fatto ad arte
Diario di un’esplorazione fuori dalla tana. Appunti e scoperte di Edmond il Coniglio di Thierry Dedieu – trad. di Jacopo Norcini Pala, Franco Cosimo Panini
“Per la capacità di intrecciare diversi linguaggi in un libro-laboratorio che assume la forma di ciò che racconta, che sorprende gli occhi e nutre la meraviglia, invitandoci a cercarla nei prati ad altezza di coniglio e di bambino. Per la ricchezza di spunti, per gli interrogativi senza risposta, per le pagine che si aprono sul mondo.”
-Miglior albo illustrato
Le caramelle magiche di Heena Baek – trad. di Dalila Immacolata Bruno, Terre di Mezzo
“Per una narrazione fantastica a misura di bambino, che sa divertire e commuovere, e dove la magia diventa occasione per interrogarsi sulle parole che ci scambiamo ogni giorno, sulle relazioni con chi ci sta accanto, con chi non c’è più, con chi ancora non abbiamo incontrato. Per l’originalità delle immagini, veri e propri mondi costruiti dall’autrice per immergere il lettore in un racconto d’amicizia, incanto e coraggio.”
-Miglior libro senza parole
Sdeng bum splash! Il grande libro dei rumori di Benjamin Gottwald, Terre di Mezzo
“Per l’originalità di una proposta che trasforma il libro in uno spartito per la lettura condivisa, dove le immagini suggeriscono rumori, offrendo una dimensione sonora allo sguardo del bambino. Un libro da sperimentare insieme, muto ma per nulla silenzioso, dove si gioca con la voce e l’immaginazione, senz’altro fine che non sia la gioia di stare insieme.”
-Miglior libro a fumetti
Caterina e i capellosi di Alessandro Tota, Canicola
“Per la gioiosa capacità di costruire, anche grazie alla sua protagonista, una narrazione divertente, ribelle e selvatica; per vivificare con l’humor del linguaggio del fumetto il piacere della dimensione avventurosa e naturale rivolgendosi a giovani lettrici e lettori.”
-Miglior libro mai premiato
A letto, bambini! e altre storie di Sylvia Plath – trad. di Bianca Pitzorno, Mondadori
“Per aver riportato ai lettori tre storie che sono in primo luogo estremamente divertenti e efficaci nella lettura ad alta voce, grazie al ritmo di una scrittura di una grande poetessa, capace di superare indenne i decenni. Per una traduzione sapiente che ne recupera la freschezza, lo sguardo affettuosamente ironico e in profonda sintonia con la fantasia dell’infanzia.”
-Miglior progetto editoriale
Wonder Ponder, Logos
“Per un progetto editoriale che unisce filosofia ed educazione all’immagine, rivolgendosi a diverse fasce d’età, senza censurare alcun interrogativo. Per la preziosa occasione che offre di allenare il pensiero giocando con gli spazi bianchi offerti dalle illustrazioni nell’incontro con le parole. Per uno strumento aperto all’utilizzo creativo in diversi contesti, in perfetto equilibrio tra riflessione e divertimento.”
-Miglior collana
“I gabbiani”, Primavera edizioni
“Per aver ideato e proposto una collana di letteratura teatrale in Italia, capace di attingere da differenti culture, lingue e tradizioni con scelte originali e mai scontate, dotandola di precisa piacevole riconoscibilità editoriale e di sostenuta ponderata continuità, offrendo già nel primo triennio un cospicuo numero di testi di qualità godibili tanto alla rappresentazione quanto alla lettura.”
E di seguito, come tradizionie, i premi assegnati agli artisti:
Francesco D’Adamo, Miglior Scrittore
“Per il lavoro letterario, ultra ventennale, sorretto dall’impegno e dalla passione e sostanziato da una prosa potente, nutrita da uno sguardo etico capace di dare voce alle periferie e alle differenze. Per le efficaci soluzioni narrative percorse da una sottile vena onirica che non rinunciano alla concretezza di trame e avventure. Per una scrittura sempre dalla parte dell’età evolutiva.”
Claudia Palmarucci, Miglior Illustratrice
Per essere una delle voci più alte e significative dell’illustrazione italiana degli ultimi anni. Per un segno fortemente innovativo capace di mettere in primo piano la forze narrativa delle immagini e il loro rapporto con il testo. Per coniugare costantemente quotidianità e dimensione surreale, incanto e sorpresa. Per un rigoroso e colto lavoro di ricerca e documentazione.
Claudia Palmarucci, Miglior Illustratrice
Per essere una delle voci più alte e significative dell’illustrazione italiana degli ultimi anni. Per un segno fortemente innovativo capace di mettere in primo piano la forze narrativa delle immagini e il loro rapporto con il testo. Per coniugare costantemente quotidianità e dimensione surreale, incanto e sorpresa. Per un rigoroso e colto lavoro di ricerca e documentazione.
Infine il Premio Gianna e Roberto Denti, libreria per ragazzi dell’anno, promosso dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e dalla rivista Andersen, l’ultimo ad essere proclamato:
Libreria Centostorie, Roma
Per la capacità di costituire un punto di riferimento culturale e aggregante non solo sul territorio, ma diventando fulcro di una comunità di librerie in tutta Italia, unite dall’attenzione verso la letteratura e l’editoria di qualità e dalla determinazione di mettere al centro il bambino, con tutte le sue esigenze.
Per aver promosso una competente proposta a lettori di ogni età attraverso laboratori, gruppi di lettura, eventi e iniziative sempre fresche e coinvolgenti, in presenza e a distanza. Per aver consolidato una rete di formazione volta all’aggiornamento costante e al supporto di nascenti librerie specializzate, sottolineando la volontà di creare non solo spazi di vendita ma luoghi di incontro dove immaginare insieme.Fondatrici: Antonella de Simone e Aurora Festa
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