di Antonia Demichele – Liceo statale “Tito Livio” (Martina Franca)

Iscritta al progetto Libriamoci, la classe 3A indirizzo Scienze Umane del liceo statale “Tito Livio” di Martina Franca si è cimentata, divisa in gruppi, nella lettura di diversi brani appartenenti alla categoria dei romanzi di formazione. In particolare sono stati letti rigorosamente ad alta voce i brani di Elena Ferrante, Pierpaolo Pasolini,  Leonardo Sciascia, Ernest Hemingway ed Hermann Hesse.

Il primo gruppo ha analizzato i brani di Elena Ferrante, tratti dal romanzo L’amica geniale e di Pierpaolo Pasolini appartenenti a Ragazzi di vitaElena Ferrante presenta la crescita nell’amicizia, le avventure e le esperienze infantili, adolescenziali e dell’età adulta vissute insieme da Elena e da Raffaella che, unite, si rinforzano ed acquisiscono la consapevolezza del pensare da sole e senza essere influenzate dalla società, in particolare dai propri genitori. Nel testo di Pasolini il protagonista, Riccetto, è subito catapultato in un mondo violento e pericoloso e si fa influenzare negativamente dalle sue conoscenze. La crescita avviene attraverso l’esperienza del protagonista, in particolar modo l’arresto per un furto che non ha commesso, che lo cambia sotto tanti aspetti.

Il secondo gruppo ha analizzato un brano tratto da Le parrocchie di Regalpetra di Leonardo Sciascia. Dal brano si evince come questo scritto appartenga al romanzo di formazione in quanto l’autore racconta la sua crescita umana come maestro di scuola elementare in un paese povero in provincia di Agrigento e la sua stessa classe era formata da bambini provenienti da una classe povera. Questo sottolinea come la povertà economica ricadesse sulla povertà educativa riducendo in questi bambini la possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e portare alla luce capacità, talenti e aspirazioni. Ecco perché nonostante il suo disagio iniziale, evidenziato nella prima parte del racconto, si trasforma in coraggio, visto che sceglie di insegnare in una classe di ripetenti, scommettendo nel cambiamento e nell’educazione che avrebbe permesso loro un futuro migliore.

Il terzo gruppo ha analizzato il brano di Ernest Hemingway Campo indiano dove è presente la crescita interiore del protagonista Nick. Nick è un ragazzino che accompagna il padre medico in una visita urgente nella riserva indiana dove una donna della tribù ha bisogno di aiuto per partorire. Questa esperienza spinge il ragazzo a meditare sulle grandi questioni dell’ esistenza ed impara il coraggio. La formazione di Nick è, inoltre, segnata dalla conoscenza del dolore e dall’entrata nel mondo degli adulti.

Il quarto gruppo ha analizzato il brano di Herman Hesse tratto da Siddharta. Questo brano è classificato nel genere del racconto di formazione, si parla del passaggio di Siddharta da una vita ascetica (povera) a una rinascita interiore avvenuta dopo l’incontro con il Buddha Gotama. Dopo questa rinascita il protagonista comincia a vedere il mondo come se fosse la prima volta, incantato dalla natura che lo circonda. Inoltre dopo questo risveglio interiore comincia a conoscere se stesso e a seguire il Dio con cui ha avuto l’incontro.

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Abbiamo letto questi brani con lo scopo di coglierne l’aspetto formativo e costruttivo per poterci rispecchiare dopo aver vissuto questo strano e impensabile periodo segnato da un virus che muta, che, in un modo o nell’altro, ci ha cambiati e formati. Abbiamo voluto rappresentare ciò che abbiamo imparato da queste letture in una foto. Essa rappresenta un libro e un albero che possono sembrare due elementi semplici e banali, ma in realtà hanno un significato profondo: il libro rappresenta il sapere e la lettura che è alla base di questo progetto, mentre l’albero che si trova vicino alla nostra aula è un albero secolare perciò ha visto crescere tanti giovani come noi nel corso degli anni ed è per questo che per noi rappresenta la crescita e l’evoluzione.