di Maria Lucia Caporlingua – Scuola Primaria del III Circolo Didattico “San Nicolò Politi” (Adrano)

Il progetto, curato dall’insegnante Maria Lucia Caporlingua, rivolto agli alunni delle classi terze del terzo circolo didattico “San Nicolò Politi” intende promuovere, consolidare, potenziare  l’amore per la lettura e favorire la socializzazione, l’educazione alla cittadinanza e il rispetto delle regole. I docenti e gli alunni delle classi III hanno accolto l’invito a partecipare alle giornate di lettura organizzate da Libriamoci scegliendo come tematica “contagiati dalla gentilezza”. La gentilezza è ogni nostra azione, grande o piccola, custodisce il segreto per instaurare relazioni solide, autentiche, di fiducia, che ci aiutano a conseguire i risultati desiderati in tutti gli ambiti della nostra esistenza privata e sociale. Ci insegna il rispetto degli altri, la capacità di ascolto e di empatia, e determina la qualità dei nostri rapporti con il resto del mondo nella vita adulta, è semplicemente uno dei modi migliori per essere felici, è un piacere fondamentale per il nostro benessere. La gentilezza è un bene complesso e potentissimo, che appartiene a ciascuno di noi, ma che va riscoperto e praticato quotidianamente, perché porti i suoi frutti migliori, non è sinonimo di cortesia, ma è un valore da recuperare e da coltivare.

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Questo progetto mira ad indirizzare i più piccoli verso la piacevolezza di un gesto di altruismo, di educazione e di condivisione con il prossimo. Le buone maniere, il rispetto di sé e dell’altro, vanno coltivati ogni giorno con amore e dedizione per portare frutti duraturi. Educare alla gentilezza, quindi, equivale ad aggiungere gocce di empatia nel carattere di un bambino. E’ un insieme di atti, espressioni, gesti di amabilità, garbo e cortesia ed è l’opposto dell’insolenza, della prepotenza, dell’impertinenza. Si parla, oggi, moltissimo di bullismo, di cyber-bullismo e di violenza verbale, oltre che fisica, messi in atto da ragazzini nei confronti di coetanei definiti “deboli” o “diversi”, che diventano vittime, spesso silenziose di questo meccanismo pericoloso. Certamente le scuole si stanno attrezzando per conoscere, innanzitutto, questi nuovi fenomeni sociali e per porvi rimedio o, quanto meno, per non trascurare quei segni anticipatori, quelle avvisaglie, che possono nascere silenziose tra i banchi e in rete. Dipende da noi adulti, ogni giorno, porre un’attenzione speciale alle parole che usiamo, all’esempio che riusciamo a dare loro. Dalla capacità di empatia dell’insegnante possono nascere atti di gentilezza contagiosi, che coinvolgono l’intera classe modificando il modo di relazionarsi nei diversi ambienti di vita.

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Proseguimento e/o sviluppi del progetto: Il progetto che si avvierà durante le giornate di Libriamoci, proseguirà in realtà durante tutto l’anno scolastico con letture individuali e collettive, riflessioni guidate e  discussioni. Oltre al testo, riferimento per attività laboratoriali, ogni insegnante proporrà brani musicali, schede operative, articoli sul tema, si realizzeranno foto, video e cartelloni a conclusione dell’iniziativa. Ogni gruppo, successivamente, si confronterà  con gli altri e tutti gli alunni saranno sollecitati a condividere riflessioni conclusive e ad orientare con impegno  il proprio comportamento.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa: cmarialucia61@gmail.com