di AnnaLisa Criscuolo – Liceo “A.M. de’ Liguori”  (Acerra)

Il Covid-19 non può fermarci, non possiamo cancellare  il futuro, non possiamo vivere soli!
Il 2020 è l’anno delle negazioni, del non potere: lo ripetono continuamente. Ma è proprio così?
Chi opera nella scuola, chi lavora con i ragazzi deve proporre modelli positivi e propositivi. Chi insegna in una scuola vive quotidianamente il futuro e dunque trova soluzioni inconsuete.
Reagiamo, diventiamo protagonisti! Facciamolo con gentilezza!

Non è stato semplice trovare spazio nella mente e nella quotidiana esperienza di “sopravvivenza” per il nostro annuale appuntamento con Libriamoci a scuola. Non è stato semplice concentrarci su un’attività che esula dall’emergenza quotidiana. Non è semplice programmare e progettare iniziative in un contesto in cui siamo chiamati a rinnovarci di ora in ora.
La scuola e la società stanno vivendo una situazione di emergenza sanitaria destabilizzante, sfibrante. Una situazione che ci ha costretti ad abbandonare la tranquilla routine per rimetterci quotidianamente in gioco con nuove formule organizzative. Il nostro nuovo impegno di docenti fino a pochi giorni fa è stato passare da una classe in quarantena con DDI a quella in presenza, con il collega in isolamento fiduciario, il tutto sovrastato da  un’incombente preoccupazione di un contagio personale o prossimo. Nuove norme, circolari, DPCM,  nuove letture poco appassionanti ci hanno riempito i pomeriggi . E ora gli schermi freddi che in zona rossa sono gli unici strumenti per provare ad essere noi stessi.
Se abbiamo avuto la possibilità di volgere lo sguardo oltre l’emergenza e di tentare di riconquistare il nostro ruolo di docenti, è perché ci nutriamo di ideali e utopie. Siamo sognatori! Siamo strenui sostenitori di valori positivi e, non da ultimo, amanti delle Belle Lettere.
Il Liceo “Alfonso Maria de’ Liguori” di Acerra, già sicuramente Positivo alla lettura, nella settimana dal 16 al 21 novembre 2020 è stato  “Contagiato dalla gentilezza”. 
L’attuale situazione epidemiologica ci ha  impedito di programmare attività  con grandi  gruppi  eterogenei di studenti, come accaduto negli scorsi anni scolastici, e  per l’occasione  sono stati realizzati in ogni classe “Reading Break” di 5 minuti,  gestiti dai docenti in servizio . Una breve pausa per leggere poesie, racconti , saggi che inneggiano alla gentilezza. Materiale e spunti di riflessione  sono stati  selezionati dalla docente responsabile della biblioteca e resi disponibili sul sito del Liceo (QUI).
Il giorno 17 novembre , alle ore 11:00, è stato organizzato un momento di incontro e condivisione on line sulla piattaforma Cisco Webex, con un lettore d’eccezione,  Gian Maria Zapelli.
Abbiamo letto poesie, abbiamo operato risonanze:  ai versi di Zapelli, tratti dalla silloge Il silenzio tra le parole edita da Nulla die, hanno fatto eco poeti come  Montale, Gualtieri, Calandrone , Szymborska, e in tanti si sono commossi.
La poesia, la parola scritta prende forma e significato dagli spazi vuoti e bianchi, dal silenzio.
E solo nel silenzio troviamo noi stessi e accogliamo gli altri.

 

«La paura, il sospetto, l’aggressività. Dentro: lo spettro della solitudine. La paura, il sospetto, l’aggressività. Dentro: lo spettro della miseria. Il terrore di solitudine e miseria ci mostra quanto abbiamo bisogno degli altri, per ragioni affettive, morali, economiche. Gli altri sono ovunque, anche nelle vite che si credono autonome e sbruffone, pure nell’intimo di chi si vanta d’essere sociopatico. Mai come adesso è indispensabile essere grati agli altri, a chi fa funzionare le cose che occorrono e accorrono, dalle ambulanze ai libri, che non ci lasciano soli. Mai come adesso è indispensabile essere grati e gentili. Gratitudine e gentilezza sono rivoluzioni, politiche»       
(M.G. Calandrone)

 

 

Per maggiori informazioni sull’iniziativa: delfino.org@libero.it