di Maria Teresa Giuliani – ITT “Panetti Pitagora”
Una classe terza di nuova formazione ha indagato il sentimento dell’amicizia. Ci siamo chiesti che cosa è l’amicizia, come e perché nasce e perché termina, che caratteristiche deve avere un vero amico per essere definito tale. Il percorso è cominciato in presenza, tra i banchi di scuola e si è interrotto soltanto apparentemente perché la classe ha iniziato a lavorare in Didattica a Distanza. Ma nulla è cambiato: abbiamo ricostruito la nostra routine e ci siamo ritrovati tutti su Meet e siamo diventati Meet-ici.
L’amicizia nessuno l’ha considerata un sentimento accessorio, superfluo, anzi era la chiara l’evidenza che fosse un concreto supporto per l’equilibrio psicologico di tutti e lo spazio online è diventato la nostra agorà di confronto.
Abbiamo letto parole sagge e più antiche, quelle di Cicerone, Laelius de amicitia e abbiamo capito, con grande sorpresa e a distanza di tanti anni, che la pensavamo come lui.
Anche Dante con il suo sonetto, Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io, ci ha offerto spunti di riflessione: il gruppo di amici, l’esclusività, la bellezza di ritrovarsi con chi ci conosce, ci riconosce e l’idea di poter partire per un viaggio anche metaforico era un po’ quello che stavamo vivendo noi all’inizio del secondo biennio.
Saint-Exupery con il suo piccolo principe ci ha chiarito cosa vuol dire dedicare del tempo a qualcuno, prendersi cura dell’altro, ed era quello che stavamo facendo noi, parlavamo, cercavamo di conoscerci: creavamo dei legami e ci dedicavamo del tempo.
E abbiamo voluto leggere racconti di ragazzi, scegliendo un libro particolarissimo: Raccontiamoci, collana Selfie di noi della casa editrice Gemma edizioni, frutto di una straordinaria attività di alternanza scuola- lavoro il cui esito è rappresentato proprio dalla realizzazione di questo volume, i cui autori sono ex alunni, lasciato a disposizione della scuola.
Attraverso questa esperienza, i ragazzi che parteciparono, furono guidati nella realizzazione di una vera e propria pubblicazione vivendo, in prima persona, l’intero percorso che vi è dietro la formazione di un libro, comprese le figure professionali che vi lavorano, portando a casa un risultato di crescita formativa e professionale eccezionale. Attraverso racconti personali vollero dimostrare che i giovani moderni non sono tutti omologati, superficiali e incapaci di riflettere, ma rappresentano un universo variegato e ricchissimo di sfaccettature. Hanno realizzato un vero service-learning, un circuito virtuoso con realtà extrascolastiche, di cui hanno beneficiato gli alunni di oggi, che li hanno letti volentieri perché li hanno sentiti vicini.
Una staffetta bellissima e proficua fra alunni di ieri e di oggi.
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”
(“Il piccolo principe”, Saint-Exupery)
Per maggiori informazioni sull’iniziativa: giuliani.mt@libero.it
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