di Anna Garbesi – I.C. 7 Scuola Secondaria di Primo Grado “Luigi Orsini” (Imola – BO)

Occuparsi di letteratura per un’insegnante è una grande opportunità anche sul piano relazionale, non solo didattico. Anzi, direi che i due aspetti si intrecciano. L’obiettivo è di trasformare la classe in una comunità di lettori competenti e appassionati. Dall’inizio dell’anno scolastico è stata proposta a una classe seconda una sessione di laboratorio di due ore settimanali: lettura ad alta voce del docente, alternata a momenti di lettura individuale.

Da metà febbraio a metà aprile 2020 la classe 2E della scuola “Luigi Orsini”di Imola ha letto con queste modalità il libro Celestiale di Francesca Bonafini, una storia che piace molto ai ragazzi  perché riescono a identificarsi nei protagonisti adolescenti. Ciascun ragazzo è accompagnato a pensare, a mettersi in gioco anche raccontando aspetti molto personali della sua vita; c’è ascolto reciproco, c’è empatia anche quando si manifesta disaccordo, sempre argomentato. La letteratura diventa stimolo per entrare in contatto con se stessi e capire meglio gli altri. I ragazzi lasciano traccia di tutto questo, scrivendo.

E’ un metodo che si adatta bene a essere realizzato online durante la DAD. L’insegnante introduce brevemente le pagine che saranno lette, focalizzando ogni volta un aspetto, che aiuti i ragazzi ad entrare profondamente nella storia, riuscendo a cogliere aspetti di contenuto, ma anche  tecniche di scrittura. Fondamentale è riuscire a condividere l’abitudine a uno stile di lettura lento, che lasci spazio al pensiero. Solo così possono maturare considerazioni interessanti sui libri e nascere discussioni e dialogo fra studenti e/o con l’insegnante. I ragazzi prendono appunti sul taccuino del lettore che ciascuno possiede (in DAD è online), quindi durante la lettura autonoma pongono attenzione ad alcuni aspetti della storia, su cui i ragazzi (prima guidati e poi via via in autonomia), si soffermano, per riflettere e annotare le loro conclusioni.

 

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Il focus è su veri e propri segnalibri, ovvero ciò su cui è opportuno porre attenzione: ad esempio quando i contrasti con le aspettative del lettore rendono la storia sorprendente,  quando un personaggio dà una lezione di vita ad un altro personaggio o quando si comprende qualcosa (momento lampadina) che cambia la visione della realtà e i comportamenti della persona. Poi ci sono le domande  toste, che piacciono molto ai ragazzi, quando  il protagonista  si pone questioni che rivelano una lotta interiore, inducendo spesso i ragazzi a riflettere sulla propria esperienza. Le riflessioni dei ragazzi sono visibili online e diventano oggetto di dialogo e di sviluppi ulteriori sul piano della scrittura.

 

Proseguimento e sviluppi del progetto: La stessa metodologia sarà applicata agli altri libri di narrativa letti in classe. Il  progetto è stato oggetto di un articolo giornalistico sul periodico locale “Il Sabato Sera” a firma del pedagogista Walter Baruzzi.

Eventuali criticità del progetto: La Dad ha reso le modalità più complicate, ma con l’utilizzo di form dedicati i ragazzi si sono comunque appassionati alla lettura. 

Partner del progetto: Casa Piani, Biblioteca pubblica dei ragazzi del Comune di Imola e BookCity, Biblioteca scolastica aperta al pubblico IC 7 Imola.