di Alessandra Papa, Claudia Mazzetti, Alessia Renica, Fabio Tavelli – Liceo Scientifico “N. Copernico” (Brescia)

Il libro

Laura Marx Fitzgerald, La galleria degli enigmi, Fabbri 2017, Milano

ALESSANDRA PAPA

Un accenno di trama

Il racconto inizia ambientato ai giorni nostri, mentre la protagonista, Martha O’Doyle, viene intervistata su un fatto avvenuto ottanta anni prima. Subito la storia viene spostata nella New York del 1928, quando la giovane Martha, dopo essere stata sospesa da scuola per un anno, inizia a lavorare con la madre nella grande e sontuosa casa di Mr. Sewell. Dietro questa dimora si nasconde un grande enigma, infatti la signora Sewell, che da tutti i domestici viene definita “pazza”, è rinchiusa all’interno della sua stanza da anni. La ragazza inizia a indagare grazie agli indizi che le vengono dati dai quadri esposti nella galleria della casa, che vengono usati dalla signora Sewell per comunicare.

Cosa ne penso

A mio parere La galleria degli enigmi è un buon libro destinato a una fascia d’età molto ampia, adatto per i più piccoli e i più grandi. È una lettura molto semplice e rapida ma allo stesso tempo intrigante, avvincente e trascinante, che spinge il lettore a leggerlo fino alla fine. Consiglierei questa lettura soprattutto a chi apprezza trame coinvolgenti che ti spingono a immedesimarti nella protagonista. L’autrice ha creato una storia bizzarra con tratti di suspence, con un finale che nessuno si aspetterebbe.

Una frase da citare

“Ogni primavera è come se Rose  mi mandasse dei segnali in codice Morse con la fioritura e l’appassimento: Vieni da me.”

Affinità elettive

Anubis, serie tv di  Hans Bourlon e Gert Verhulst.

CLAUDIA MAZZETTI

Un accenno di trama

Nel 1928 una ragazza di dodici anni viene espulsa dalla scuola di suore che frequentava a causa della sua grande immaginazione e la sua incapacità nel tenere a freno la propria lingua. Così finisce a fare l’aiuto-domestica nella casa del milionario Mr. Sewell, dove lavora anche sua madre. Mr Sewell ha una moglie, la signorina Rose, che per tutti è pazza e continua a chiedere di portare nella propria stanza dei determinati quadri: nessuno può vederla, è chiusa ormai da anni nella soffitta della casa. Martha un giorno vede quei quadri, e così inizia a domandarsi se ci sia un codice dietro a quei quadri, appunto perché Martha è convinta che la signorina Rose non sia pazza, ma che in quella casa nessuno dice di essere ciò che è veramente…

Cosa ne penso

Il libro mi è piaciuto molto. È molto chiaro e scritto bene. La storia è molto interessante e misteriosa. L’unica cosa che non ho capito all’inizio è l’incipit della storia, ambientato infatti nel 2016, mentre il resto della storia è ambientato nel passato (1928). Sono rimasta soltanto un po’ sorpresa dal passaggio temporale e non capivo, ma poi leggendo il libro ho compreso tutto. Questa è una storia molto adatta ai giovani, perché a parer mio insegna molto sull’aspetto caratteriale, come per esempio il “parlare troppo” della signorina Martha quando è ancora ragazzina.

Una frase da citare

“Fin da ragazzina ho imparato che se chiedi la verità ad un adulto, di solito ottieni una storia. A volte due.”

Affinità elettive

Il segno dei quattro, romanzo di Sir Arthur Conan Doyle

ALESSIA RENICA

Un accenno di trama

Nella città di New York nel 1928 viveva una ragazzina di nome Martha, insieme alla sua famiglia con origini irlandesi. Il papà era sempre in viaggio per i suoi vari spettacoli e la mamma lavorava come cameriera per uno degli uomini più influenti della città, Martha andava a scuola e accudiva i gemelli.
Quando Martha ne combinerà una delle sue e dovrà andare a lavorare a insieme alla mamma, dovrà fare orari folli e inizierà a essere più stanca, ma cercherà sempre di dare una mano in casa. Dal primo giorno in casa Sewell sentiva qualcosa di strano: i quadri erano coperti da dei teli, la signora Sewell era sempre chiusa nella sua stanza senza poter leggere libri, tutti i quadri venivano spostati dalla sua stanza e aveva una dieta alimentare molto rigida con uno zucchero molto particolare.
Si diceva che la signora fosse matta, aveva già provato a suicidarsi più volte, e nella testa di Martha c’era solo un pensiero: “Perché i quadri, che cosa hanno in comune con lei e tra di loro?”. La sua immaginazione inizia a prendere il sopravvento dopo che accadono degli eventi particolari che la fanno insospettire.

Cosa ne penso

La galleria degli enigmi è un libro molto interessante e che ti inspira a investigare.
Il libro non è troppo lungo da leggere ed è abbastanza scorrevole, e a coloro a cui piacciono i libri gialli o guardare film simili è sicuramente il genere adatto. Ha tantissime descrizioni, soprattutto sui quadri, e a mio parere possono essere noiose, ma comunque sono molto istruttive e alcune molto curiose.
Inizialmente parla molto anche dell’epoca e ti permette di addentrarti meglio nella storia e capirla molto di più.
Verso la metà del libro inizia la vera storia e forse questo fa sì che inizialmente non incuriosisca molto il lettore, ma una volta che si inizia a capire la narrazione è veramente invitante da leggere e ti fa sentire pienamente parte del racconto.

Una frase da citare

Lui mi posò un braccio sulle spalle. “Ma certo, piccola. Quando la mia bambina chiede io obbedisco.”

Affinità elettive

Libri e film gialli, o comunque con spirito investigativo.

FABIO TAVELLI

Un accenno di trama

In questo libro si parla di una ragazza di dodici anni, Martha, che vive a New York. Martha viene cacciata dalla scuola di suore che frequenta, allora sua mamma riesce a trovarle un lavoro nella casa dove anche lei lavora. Quindi finesce a fare l’aiuto-sguattera nella casa di un ricco miliardario, il signor Sewell. In quella casa vive anche la moglie del signor Sewell, Rose, che tutti pensano che sia pazza e che quindi vive reclusa in soffitta da anni. Da lì niente e nessuno può entrare e uscire tranne i quadri della collezione di Rose. Martha, molto curiosa, inizia a indagare su questi quadri e crede che Rose non sia pazza e che tenti di comunicare con l’esterno tramite i quadri. Allora Martha escogita un piano per far scappare Rose e riportare alla luce la verità, ma ce la farà?

Cosa ne penso

Questo libro mi è piaciuto molto, perché è molto interessante e coinvolgente; ci sono molti riferimenti storici azzeccati, soprattutto nel campo della pittura e anche l’ambientazione dove si svolge il racconto è perfetta. Non è un libro troppo lungo o complicato, ma riesce ugualmente a trascinarti nella storia; la trama è molto avvincente e ti spinge a finire il libro. Inoltre si alternano parti tranquille con altre dove c’è molta suspense. Anche il finale è molto entusiasmante e inaspettato.

Una frase da citare

“Perciò stavolta sono io a raccontare la storia. Voglio dire, la verità.”

Affinità elettive

Il segno dei quattro, romanzo di Sir Arthur Conan Doyle

Il sito web del Liceo Scientifico “N. Copernico”: www.liceocopernicobrescia.gov.it.

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