di Martina Sivilla – Istituto Comprensivo “John Dewey” (San Martino in Pensilis – CB)
Il libro
Gustave Flaubert, Madame Bovary, Treves, Milano 1881 (prima edizione)
Un accenno di trama
Emma Bovary sposa un medico, uomo semplice e mediocre. Ben presto Emma si rende conto di quanto la sua vita sia triste e diversa dalle avventure romantiche che legge nei romanzi. La svolta avviene con l’invito al ricevimento di un marchese (vecchio paziente del marito) dove viene a contatto con il mondo elegante degli aristocratici che ha da sempre ritenuto “il modello” ideale della sua vita. Tornata a casa inizia ad ammalarsi di depressione, tant’è che il marito, che la ama, decide di trasferisi a Yonville perchè ritiene che “l’ambiente” sia la causa del suo malore. A Yonville Emma conosce un giovane con il quale condivide le sue passioni. Con questa prima “avventura romantica” Emma inizia ad appassionarsi al mondo del tradimento e dell’adulterio, così si separe sempre di più dal marito. Tra menzogne e avventure la vita della giovane prende una piega inaspettata.
Cosa ne penso
Questo romanzo è un’opera letterale molto flessibile, si può adattare alle vicende di ogni epoca, contiene insegnamenti e morali che possiamo trovare in ogni pagina in modo implicito. La protagonista è una giovane graziosa ma tuttavia inquieta e insoddisfatta, che aspira a qualcosa di ben diverso. Queste sue ambizioni, che nemmeno lei stassa riesce a fantasticare, la portano ad allontanarsi dalle cose reali, concrete che ha già. Questo suo orgoglio, questo suo modo di aspirare al meglio possibile immaginabile non le fanno del bene, anzi la fanno calare in uno stato di depressione che riuscirà a placare solo conoscendo nuovi sentimenti. Tutto questo intreccio tra bugie, depressione e incontentezza provocherà un effetto a catena nella sua vita tanto da chiuderla per sempre, come un album di bei ricordi troppo nostalgici da sfogliare. Personalmente penso che queste vicende, raccontate in modo armonioso da Flaubert, possano rispecchiare, anche se solo in piccole parti, la vita di ognuno di noi; e penso che il messaggio che l’autore voglia mandarci sia di accontentarsi, di godersi quel che si ha, perché la vita in fondo è una e non la si può vivere male. Consiglio questo romanzo dalle incantevoli e passionali vicende a tutti.
Una frase da citare
“Rapiscimi, portami via, partiamo! A te, a te tutti i mie ardori e tutti i miei sogni.”
Affinità elettive
Madame Bovary, film di Sophie Barthes (2014)
Il sito web dell’Istituto Comprensivo “John Dewey”: www.icsanmartinoinpensilis.edu.it.
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