di Anastasia Barone, Angela Perugini, Anna Fusco, Carmela Covino, Rita Mirto, Stefania Scaccianemici – I. C. S. “A. Mazzarella” – Scuola dell’infanzia (San Lorenzello – BN)

“Le fiabe a rovescio” è stata un’attività divertente, giocare con i bambini a sbagliare storie, famose e a loro molto familiari come Cappuccetto rosso, Biancaneve, Pollicino o Cenerentola, li fa volare con la fantasia. Noi insegnanti siamo state le prime a sbagliare raccontando una fiaba a rovescio e successivamente l’abbiamo fatto fare ai bambini in modo collettivo chiedendo a ognuno di raccontare un pezzo di storia. Sono risultate storie parzialmente o completamente inedite a seconda del rovesciamento applicato a un solo elemento della fiaba o a tutti. È venuto fuori anche un progetto di disegno della nuova fiaba. Nella scuola dell’infanzia è indispensabile attivare un progetto di promozione alla lettura, individuando spazi, tempi e metodologie per condividere i libri e le storie per bambini. La lettura è un buon canale per instaurare forti legami affettivi con i bambini, ed è un ottimo nutrimento per la mente.

Il titolo di questo laboratorio “ A sbagliare le storie”, è stato preso in prestito da un notissimo racconto di Gianni Rodari, in cui si parla di un nonno che narra la fiaba di Cappuccetto Rosso al nipotino. Il nonno è distratto dalla lettura del giornale e infila un errore dietro l’altro: chiama il protagonista prima Cappuccetto Giallo, poi Cappuccetto Verde e invece del noto lupo, Cappuccetto incontra una giraffa. L’errore, durante la lettura, attira l’attenzione dei bambini. L’attività laboratoriale è iniziata leggendo la storia in forma corretta, successivamente in forma sbagliata. I bambini disposti in circle-time hanno espresso  a turno le proprie emozioni sviluppando ipotesi. Attraverso la metodologia del role-playing, alcuni bambini hanno interpretato il ruolo di “attori”, mentre altri simulavano degli “osservatori”. A conclusione i bambini sono stati coinvolti (con l’utilizzo di diversi materiali) in un laboratorio creativo che ha avuto come prodotto finale un plastico che rievoca i protagonisti principali del racconto. Rodari attraverso le sue storie ci fa notare quanto sia importante far ridere il bambino. Per raggiungere questo obiettivo un’ottima attività è quella di “sbagliare le storie”, ovvero raccontare una fiaba ben nota ai bambini e inserirvi degli errori di contenuti. L’autore   evidenzia che l’opera “a sbagliare le storie” non è solo un racconto ma anche un gioco che aiuta i bambini a sbloccarsi da schemi fissi, favorendo così lo sviluppo del pensiero divergente… “A sbagliare le storie” è, dunque, un racconto con tre principali obiettivi: divertire i bambini, aiutarli a sviluppare il pensiero divergente e  potenziare le  capacità linguistiche e comunicative.

Il sito web dell’Istituto Comprensivo “A. Mazzarella”: www.istitutocomprensivocerretosannita.edu.it.

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