di Elena Viggiano – Liceo Classico “P. Virgilio Marone” (Gioia del Colle – BA)

L’incontro con l’autore può essere il momento iniziale dell’invito alla lettura. Noi l’abbiamo invece usato alla fine del nostro progetto di lettura di un libro che sta a metà tra il saggio e il racconto. Si tratta del testo di Annalisa Ambrosio, edito da Bompiani, Platone. Storia di un dolore che salva il mondo.

La lettura in classe del testo, seguita da un confronto sui suoi temi, dalla elaborazione scritta di commenti e recensioni è confluita nel confronto con l’autrice, svoltosi lo scorso 11 novembre, in occasione della prima giornata di Libriamoci, presso il Liceo Classico “P. Virgilio Marone” di Gioia del Colle (BA).

Ecco il contributo di un’alunna sul libro in questione: 

“Il 15 aprile 2019 il cielo di Parigi si colora di rosso: Notre Dame sta bruciando. Il 15 aprile Annalisa Ambrosio, giovane scrittrice, laureata in filosofia e coautrice con Alessandro Baricco di un’antologia italiana per il primo biennio delle Superiori, sta scegliendo il titolo per il suo nuovo libro che parlerà di Platone, il grande filosofo della Grecia del V secolo a.C.: Platone. Storia di un dolore che cambia il mondo. Quale migliore scelta in quel giorno indimenticabile?!
Parlare di Platone in relazione al suo grande dolore provocato dall’ingiusta morte del suo maestro Socrate, condannato dallo Stato democratico ateniese nel 399 a.C, è certo pericoloso, ma per l’autrice è molto più utile che redigere una semplice autobiografia: “Dimmi il tuo dolore e ti dirò chi sei”, scrive lei stessa.
“Quando si soffre non bisogna restare passivi e Platone ci insegna proprio questo”, dice l’autrice ai ragazzi incontrati l’11 novembre 2019 nell’Aula Magna del Liceo Classico “P. Virgilio Marone”, nell’ambito della manifestazione Libriamoci, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura. Infatti, dopo la morte di Socrate, Platone avvertì l’urgenza di non dimenticare il suo maestro e  nello stesso tempo di cercare di cambiare quel mondo che l’aveva ucciso. Questa urgenza lo spinse a scrivere.
Platone parla agli  stessi Ateniesi a cui aveva parlato Socrate, Ateniesi che vivono per inerzia, senza  capire quale sia il vero scopo della loro vita. Platone scrive la Repubblica per cercare di istituire una nuova forma di governo, migliore di quella che ha ucciso il suo maestro, e, nonostante fallisca numerose volte nel tentativo di realizzare uno Stato ideale a Siracusa, non si arrende. Platone sogna a occhi aperti e nella sua scuola di Atene, l’Accademia, insegna anche agli altri a farlo.
Grazie alle parole semplici e dirette dell’Ambrosio, capire Platone non è difficile: così, per esempio, il racconto della sua giovinezza, così come emerge dalla VII Lettera, anche se fu quella di un giovane vissuto in tempi molto lontani da noi, non è poi così diversa da quella di un ragazzo del 2019.
Platone è Greta Thunberg, la giovane ragazzina che muove le masse e parla, parla perché per lei il mondo non è ancora stato del tutto sommerso dai ghiacciai che si stanno sciogliendo e si può ancora salvare.
Platone è Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, anch’egli, come Socrate, ucciso in carcere proprio sotto una democrazia (e non una tirannia!). Ilaria, mossa dal dolore, non si arrende, sogna ancora ad occhi aperti, per cambiare l’arto malato di uno Stato che è pur sempre formato da noi.
“Noi siamo lo Stato; cambiare è possibile, solo se tutti sognano a occhi aperti”, spiega l’autrice ai ragazzi.
Platone, quindi, ci insegna che per cambiare il mondo basta davvero poco: un modello da seguire, un maestro che ti insegni a vedere il mondo da un altro punto di vista, avere qualcuno a cui parlare e soprattutto non smettere mai di crederci”.

Proseguimento del progetto: il proseguimento del progetto avverrà nella pratica didattica curriculare, tanto nelle lezioni di filosofia, quanto in quelle di letteratura greca, imperniate sull’opera di Platone, in cui verranno richiamate le suggestioni e i prodotti realizzati nel corso della lettura del libro.

Il sito web del Liceo Classico “Publio Virgilio Marone”: www.canudo.edu.it.

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Libriamoci. Ambrosio