di Alida Alessi, Mario La Bella – Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” (Sciacca – AG)

Perché leggere i classici? I classici antichi hanno la peculiarità di insegnarci a chiederci il “perché” della vita, a individuare cosa per noi è “sacro”. Quest’anno “sacro” per noi è LA DIFESA DELL’AMBIENTE. Leggere un’opera del mondo greco antico è diventato un impegno annuale che si traduce nella drammatizzazione della stessa presso il Teatro greco di Palazzolo Acreide (Festival del Teatro Classico dei Giovani indetto da Fondazione INDA).

L’anno corrente ci vede impegnati  nello studio dell’INNO A DEMETRA di OMERO insieme alla Scuola Statale Italiana all’Estero di Atene. Tre sono le fasi fondamentali del progetto:

  1. Studio del testo
  2. Visita dei luoghi del mito: Scambio culturale Italia (Sicilia) – Grecia nei mesi di Novembre e Febbraio
  3. Drammatizzazione congiunta presso Palazzolo Acreide (nei mesi di maggio/giugno)

Il tema dell’opera si presta a una lettura ambientalista e a una sensibilizzazione verso “il sacro naturale”. In quest’ottica vengono e saranno realizzate le attività.

Il progetto Libriamoci 2019 ha coinciso esattamente con il periodo in cui gli studenti saccensi sono stati in visita ai luoghi greci del mito (Atene ed Eleusi) e si è sviluppato tra visite archeologiche, storico-artistiche e attività laboratoriali di drammatizzazione del testo omerico (proposto dal Liceo “Fermi” di Sciacca) e della poesia-canzone L’incubo di Persefone di Manos Hatzidakis). La restituzione delle attività ha visto come spettatori alcune classi della Scuola Statale Italiana ad Atene, mentre gli studenti coinvolti nel progetto hanno partecipato in maniera creativa e inclusiva esibendosi nello spazio del Teatro dell’istituto e nell’atrio esterno con letture, drammatizzazioni e danze corali. A coronamento dell’attività, gli studenti hanno visitato al Biblioteca Nazionale di Atene ospitata dal complesso monumentale del Centro culturale della Fondazione “Stavros Niarchos”.

Il progetto coinvolge una classe (III B Scientifico) con uno studio del testo in chiave pluridisciplinare (Italiano-Latino/Greco-Storia-Filosofia) in un’attività di scambio culturale con studenti della Scuola Italiana di Atene. Sopra è stato già specificato che le fasi del progetto sono tre. In questo periodo dell’anno scolastico gli alunni hanno concluso lo studio del testo “Inno a Demetra” di Omero con approfondimenti dal punto di vista antropologico, mitico-storico, archeologico, filosofico, linguistico e hanno vissuto l’esperienza della visita dei luoghi del mito di Demetra e Persefone in Grecia, Eleusi e Atene in particolare, nel periodo che va dal 9 al 12 Novembre 2019.

Gli studenti, appena arrivati ad Atene, sono stati subito condotti a Eleusi dai due docenti referenti del progetto realizzato dalla Scuola Ateniese, proff. Anna Terminello e Alexandros Konstas Tousias. In particolare, il docente Tousias ha guidato “l’iniziazione” attraverso un percorso storico-archeologico-museale-mitico. L’esperienza è stata particolarmente interessante e emotivamente coinvolgente anche grazie ai riferimenti critici a proposito del deturpamento ambientale subito dalla città di Elefsini nell’ultimo secolo. La città ci viene presentata in sospeso tra un mondo antico mitico, un  recente passato di maltrattamento ambientale e un presente che ha come obiettivo il recupero e la sensibilizzazione alle tematiche naturali e ambientali.

Il secondo giorno ci vende in visita all’Acropoli e al Museo dell’Acropoli mentre si sta svolgendo la Maratona Autentica. La nostra guida, d’eccezione, è un’archeologa ambientale, Emeri Farinetti, che coniuga magistralmente storia e archeologia, assottigliando l’impatto ambientale generato dalle costruzioni stratificatesi nei secoli fino all’orrore moderno. Quindi, conclusa la visita guidata, gli alunni si recano al Kallimarmaron per assistere all’arrivo dei maratoneti. Superfluo sottolineare il carattere eccezionale di un evento che, come una scatola cinese, si apre a tante altre attività e esperienza inusuali, uniche che arricchiscono a noi siciliani il nostro contatto con la “Madre -patria”.

La mattinata di Lunedì 11 Novembre viene dedicata alle attività laboratoriali a scuola nell’ambito dell’evento “Libriamoci 2019. Salviamo l’ambiente”.  Viene prediletto il metodo laboratoriale condotto magistralmente dal Prof.re Tousias, docente di neogreco e di Laboratorio teatrale. Viene preso in esame, in particolare, il testo poetico-musicale di Manos Hatzidakis L’incubo di Persefone. Date le direttive guida, gli studenti sono stati divisi in due gruppi interpretando, sotto punti di vista differenti, il testo poetico da drammatizzare. Dimostrato il primo risultato, gli alunni, con scambio vicendevole, hanno spiegato cosa evocasse ogni drammatizzazione poi confermata o confutata da chi l’aveva ideata. Altro passaggio importante è stato, poi, coniugare i due gruppi creando una resa omogenea ma che rispettasse entrambe le visioni interpretative. Gli alunni hanno vissuto con entusiasmo, motivazione e determinazione l’attività laboratoriale. Conclusa questa fase, altro momento importante è stato il coinvolgimento in una danza, “Ponti”, dall’antico termine “PONTOS” – mare che rappresenta il trait d’union tra la Madre – Patria – Grecia e le colonie d’Occidente (Sicilia e Magna Grecia) e d’Oriente (Asia Minore). Ora, il momento della restituzione alla presenza di classi della Scuola Italiana di Atene: dapprima in sala Teatro gli alunni siciliani hanno letto e discusso sul tema proposto quest’anno (vedi allegato in word) con l’accompagnamento musicale al pianoforte (vedi foto).

Poi, trasferitisi in uno spazio all’aperto hanno dato vita alla drammatizzazione dell’Incubo di Persefone, invitata a dormire per non assistere allo scempio per mano dell’uomo del Kosmo terreno. Terminata l’esibizione, tutti gli studenti presenti e i docenti hanno ballato coralmente sul ritmo dei PONTI (vedi foto).
La giornata di Libriamoci, però, non può dirsi ancora conclusa se non con la visita del Museo Nazionale di Atene presso il Complesso monumentale del CENTRO CULTURALE FONDAZIONE STAVROS NIARCHOS (vedi foto).

Proseguimento del progetto: “Questo è solo l’inizio”: espressione ricorrente dello scambio, giocando sul senso di iniziazione evocato anche dal titolo del progetto. E in effetti non è che l’inizio. La scuola Italiana è attesa in Sicilia nel mese di Febbraio, a Sciacca, in occasione del Carnevale, uno dei più coinvolgenti d’Italia. Qui madre-patria e colonie si ritroveranno tra reperti archeologici (Selinunte, Agrigento), tra visite del patrimonio artistico saccense: Stufe vaporose, Castello Incantato, Castello dei Luna, Palazzo Steripinto, Grotte del Caricatore, Chiese medievali, rinascimentali che attestano la storia culturale della cittadina agrigentina. Lo sguardo sarà distolto solo dalle attività legate alla costruzione del Carnevale, con visita ai luoghi di lavorazione della cartapesta e attività laboratoriali a scuola relative alla costruzione della drammatizzazione dell’Inno a Demetra.
Ambizioso è l’obiettivo di consolidare la coesione sociale e culturale del gruppo italo – greco, con la partecipazione congiunta al Festival Del Teatro Classico dei Giovani. La tappa siciliana costituisce un momento imprescindibile per dialogare e fare teatro insieme. Nei giorni tra Maggio e Giugno le due scuole saranno impegnate nella resa del dramma presso il Teatro antico di Palazzolo Acreide, nell’ambito del suddetto Festival indetto dalla Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico), con partecipazione, anche, al Ciclo delle rappresentazioni classiche di Siracusa.

Partner del progetto: Scuola Statale Italiana di Atene.

Il sito web del Liceo Scientifico Statale “E. Fermi”: www.liceofermisciacca.edu.it.

Per qualsiasi informazione, potete contattare l’insegnante referente del progetto al seguente indirizzo e-mail: agps02000p@istruzione.it.

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