di Delia Bartolo – I. I. S. S. “G. Ferraris” (Taranto)

Il figlio di Persefone racconta di due fratelli nati nel quartiere Tamburi a cui il mostro Ade – il siderurgico di Taranto – ha strappato via la mamma. È lei Persefone, la dea a cui, a Saturo, gli antichi Greci consacrarono una sorgente. A partire dalla lettura dell’Inno alla dea, che fu “intrappolata” dal fiore più bello, il narciso, e fu poi legata per sempre agli Inferi perché aveva mangiato i chicchi di melograno a lei offerti dallo sposo-rapitore prima che facesse ritorno da sua madre, Demetra, gli alunni delle classi 1^El, 2^Ds, 2^Ac e 2^Bc sono stati invitati a riflettere su due ineludibili battaglie. Se la “battaglia” contro la malattia e le morti causate dall’Ilva ci pone drammaticamente di fronte a scelte quasi insolubili (la salute o il lavoro?), l’altra grande battaglia è quella che ognuno è chiamato ad affrontare crescendo: narciso o melograno? Immobilità o disponibilità a comprendere e mutare?

Maurizio Cotrona, scrittore tarantino, ha presentato ai ragazzi il suo romanzo Il figlio di Persefone, che è la storia di due fratelli determinati a far chiudere l’Ilva di Taranto. In un’ambientazione mutevole – che tocca le coste ioniche, popolate dai miti della civiltà magno-greca, l’area industriale e i paesaggi metropolitani – si svolge l’iniziazione all’amore e all’odio di Giulio e Alessandro. Nelle loro fantasie infantili identificano lo stabilimento siderurgico con Ade, il signore degli inferi tornato sulla terra, le cui propaggini abbracciano, asfissiandola, la città che lo aveva accolto speranzosa. È lui il mostro che ha rapito la madre, dolce e dolente come una moderna Persefone, e fatto nascere Giulio con una menomazione al braccio. Ma ha anche dato ad Alessandro un talento che potrebbe trasformarlo nel suo più pericoloso nemico, l’unico in grado di distruggerlo. Queste fantasie crescono con i fratelli, seguendoli nell’età adulta, fino alla resa dei conti.

Un romanzo dallo stile lieve ma affilato, nel quale l’autore trasfigura la nostra società attraverso un’immaginazione che si nutre di miti millenari per parlare di speranze e inquietudini contemporanee.

Il sito web dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “G. Ferraris”: www.liceoferraris.edu.it.

Per qualsiasi informazioni, potete contattare l’insegnante referente del progetto al seguente indirizzo e-mail: dbartolo@inwind.it.

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