di Alessia Solidoro – Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “P. Giannone” (San Marco in Lamis – FG)

Il libro

Nadia Terranova, Addio fantasmi, Giulio Einaudi Editore, Torino 2018

Un accenno di trama

Non ci si abitua all’assenza delle persone che si amano. Si impara a sopravvivere col tempo, ma quella è un’altra cosa. È questo ciò che la vita ha insegnato a Ida, protagonista di questo meraviglioso libro, che all’età di tredici anni ha visto suo padre andare via di casa, senza fare più ritorno. Alla mancanza del padre, Ida ha reagito col silenzio e sua madre ha affrontato questo vuoto come se fosse un distacco provvisorio. Entrambe non hanno mai dato voce alle tenebre vestite di nero che, dal profondo dell’anima, hanno seminato dolore e angoscia. Adesso Ida ha trentasei anni, fuggita dalla sua Messina in giovane età, si trasferisce a Roma e ama un uomo, suo marito Pietro, nel modo in cui possono ancora amarsi due persone dopo più di dieci anni di relazione, alla soglia di un desiderio sfumato e inafferrabile. Una mattina, la madre di Ida, con cui la protagonista condivide un sentimento logorante, la chiama perché ha deciso di ristrutturare e vendere l’appartamento di famiglia e ha bisogno del suo aiuto per svuotarlo. Circondata dalle mura della sua casa d’infanzia, Ida rivive con dolcezza e amarezza i suoi momenti felici con il padre e quelli tristi e difficili dopo la sua scomparsa. Una scomparsa incomprensibile per una ragazzina, costretta a vedere l’amato padre chiudersi inesorabilmente in altre fantasie ed esistenze, in un mondo parallelo e impenetrabile in cui libera voci, corpi e nomi. Ida sente tornare indietro solo la voce del solito amaro senso di colpa: non essere riuscita a trattenere suo padre, che nell’ultimo periodo diventava sempre più assente e depresso. Avrebbe preferito un corpo su cui poter piangere o una tomba a cui poter fare visita per portare dei fiori, piuttosto che ricordi in veste di fantasmi che continuano a inseguirla e penetrano in ogni sua scelta. Sopravvivere non è vivere, ma per Ida questo non ha importanza, perché lei non ha mai vissuto davvero e, forse, non ci ha mai nemmeno provato. E se fossero proprio quelle ombre e quei dubbi oscuri che Ida chiude all’interno dei sacchi neri, a segnare un nuovo inizio e un inedito percorso di rinascita?

Cosa ne penso

Nadia Terranova, con Addio fantasmi ha voluto mettersi alla prova con una narrazione diretta, struggente ed emozionante, attraverso una scrittura capace di coinvolgere emotivamente il lettore, rendendo il romanzo tremendamente seducente. Ida, perno della vicenda, è la dimostrazione di come non sia facile spiegare il dolore a un lettore, permettendogli di percepirlo e di viverlo.
L’autrice scava nell’anima di tutti coloro che hanno affrontato una perdita e che possono riconoscere in Ida parte dei propri conflitti interiori e, insieme a lei, rifiorire come papaveri che crescono nell’asfalto screpolato. È per questo che Nadia Terranova dedica questo romanzo ai sopravvissuti e vuole ricordare che non serve essere forti o sagaci, ma serve adattarsi meglio al cambiamento, crescere con passione, avere nuovi occhi e saper sognare.

Una frase da citare

“Le cose erano uguali solo nella mia memoria, e uguali mi seguivano fuori di casa; la memoria ha scarpe buone e pazienza implacabile.”

Il sito web dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “P. Giannone”: www.iisgiannone.edu.it.

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