di Jessica Olivera Màs – I. T. S. “Aterno – Manthonè” – Percorso di Istruzione di 2° livello (Pescara)

Il libro

Carlo Goldoni, La locandiera, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997

Un accenno di trama

Nella commedia La locandiera, Goldoni ci immerge nella vita di Mirandolina, proprietaria di una locanda non poco conosciuta a Firenze. Essa viene presentata come una donna autorevole, sicura di se stessa, autonoma e decisa. Mirandolina è una donna affascinante, sicuramente per la sua bellezza ma sopratutto per il suo carattere, ella non manca di pretendenti e di uomini disposti a sposarla. Fondamentalmente Mirandolina si mostra poco attratta da questi uomini, usandoli maggiormente per benefici personali, ma a fare eccezione è il Cavaliere di Ripafatta, il quale mostra completo disinteresse per la stessa e per le donne in generale, ed ecco che Mirandolina a modo di sfida architetta un piano per farlo innamorare arrivando al punto di fingere uno svenimento. Poiché non era l’unico a essere presso in giro, si arrivò a un notevole dissenso tra i suoi principali pretendenti, essa, accorgendosi di aver esagerato, per placare la situazione decide di sposare Fabrizio, il suo cameriere di fiducia.

Cosa ne penso

Ho avuto modo di conoscere bene l’opera grazie a un progetto organizzato a scuola, dove è stata rappresentata dagli alunni con l’aiuto dei professori. Mi è particolarmente rimasto impresso la somiglianza del personaggio con la donna attuale, infatti il personaggio principale, Mirandolina, è una donna dalle caratteristiche ben diverse in confronto alle conosciute nel mondo della letteratura italiana fin ora. Il personaggio di Goldoni è sicuramente il precursore della donna moderna, indipendente, bella e autonoma, ma anche bisognosa di attenzione e di essere al centro di tutto. La donna, capo di se stessa, non ha bisogno di nessuno, ma appenna si accorge di non essere presa in considerazione cerca in ogni modo di cambiare la situazione. Così come fece Mirandolina, anche oggi le donne possono essere a capo della propria vita e questo è indubbiamente una cosa buona, considero invece che ogni cosa portata all’estremo possa essere dannosa. Infatti il “femminismo” esagerato ha tolto in questi ultimi anni agli uomini i propri diritti e anche i propri ruoli. Credo che sia necessario un sano equilibrio, affinchè nella società possiamo interagire uomini e donne nel rispetto reciproco, riconoscendo per entrambi i sessi uguali doveri e diritti.

Una frase da citare

“Uh, che mai ha detto? L’eccellentissimo signor marchese Arsura mi sposerebbe? Eppure, se mi volesse sposare, vi sarebbe una piccola difficoltà: io non lo vorrei. Mi piace l’arrosto, e del fumo non so che farne”.

Affinità elettive

I promessi sposi, romanzo di Alessandro Manzoni.

Il sito web dell’Istituto Tecnico Statale “Aterno – Manthonè”: www.manthone.gov.it.

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