di Gaetano Gargiulo – Liceo statale “Comenio” (Napoli)

Il libro

Ray Bradbury, Fahrenheit 451, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1966

Un accenno di trama

Fahrenheit 451 è ambientato in un ipotetico futuro, in una società supertecnologica governata da un potere centrale autoritario e oppressivo, che garantisce l’ordine sociale con regole ben precise. Tutti i cittadini devono utilizzare soltanto la televisione (i cui programmi sono stabiliti dal governo centrale) per istruirsi, informarsi e vivere serenamente. Le abitazioni hanno alle pareti grandissimi schermi televisivi piatti, mentre ogni spazio esterno è controllato da telecamere a circuito chiuso. È proibito a chiunque possedere libri e riviste di qualunque genere; leggere è considerato un reato gravissimo. Un apposito corpo di Vigili del fuoco è impegnato a bruciare ogni tipo di volume: essi quindi anziché domare gli incendi, li appiccano. Il protagonista di Fahrenheit 451 è Guy Montag: ha circa 30 anni ed è un vigile del fuoco.Un giorno Montag incontra Clarisse, ribelle alle regole del governo. Rimane attratto dalla personalità della ragazza, così diversa da quella della moglie Mildred, interessata solo a non perdere l’ultima puntata del programma televisivo preferito. Montag incontra Clarisse altre volte e si ferma a parlare con lei: comincia così a “riflettere” e a considerare che forse nei libri c’è qualcosa di importante. Un giorno, dietro l’ennesima segnalazione anonima, Montag e la sua squadra piombano in una casa per eseguire l’ennesimo “lavoro di ripulitura”. L’anziana signora si rifiuta di abbandonare la sua casa e i suoi libri ormai in fiamme: preferisce morire con essi. Montag rimane colpito da quanto accaduto e decide di leggere in segreto il libro e scopre così che nel passato c’è stato un mondo non dominato e spento dalla tecnologia, in cui era salva la libertà di pensiero e l’individuo poteva dare vita a idee proprie attraverso i libri.

Cosa ne penso

Anche se sono trascorsi più di sessant’anni dalla sua pubblicazione, il libro Fahrenheit 451 dimostra ancora oggi tutta la sua straordinaria attualità: gli uomini non devono accettare le regole imposte dalla società senza interrogarsi sulle implicazioni che queste comportano; devono continuare a leggere i libri perché pensino e riflettano come “individui” e non come “massa”. I libri sono uno strumento valido per rispondere ai più svariati “perché”. Sono necessari per attingere idee, problemi o contenuti che, se elaborati personalmente, formano una mente aperta, costruttiva, critica, aggiornata. L’uomo che si educa è libero, perché spezza la catena che lo intrappola nell’ignoranza. Ignorare significa non riconoscere i propri diritti e i propri doveri.

Una frase da citare

“No, non era felice. Non era felice. Si ripetè le parole mentalmente. Riconobbe che questa era veramente la situazione. Egli portava la sua felicità come una maschera e quella ragazza se n’era andata per il prato con la maschera e non c’era modo di andare a battere alla sua porta per riaverla.”

Affinità elettive

Fahrenheit 451, il film del 1966 di François Truffaut.

Il sito web del Liceo “Comenio”: www.liceocomenio.edu.it.

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