di M. F. Spadaro, A. Gerbino, G. Longobardi – I. C. “A. Narbone” (Caltagirone – CT)

Gli alunni del corso C a indirizzo musicale, scuola media dell’Istituto Comprensivo “A. Narbone”, anche quest’anno hanno presenziato i “luoghi del Cuore FAI”. I giovanissimi, gruppi di studenti del musicale, hanno raccontato da protagonisti, previe letture,  le meraviglie del territorio presso le porte aperte della Città.

Esse si presentano come due eleganti spalliere in pietra da taglio con ai lati due figure addossate al muro: un telamone, figura maschile, e una cariatide, figura femminile. Le due porte mostrano, altresì, su fondo a spirale figure con teste sovrastate di mostri marini, tritoni e ninfa. Una delle due vasche, sul retro, manifesta un grazioso puttino e vecchia presenza di due medaglioni con aquila, stemma di baronato.

Gli alunni, riunitisi sotto gli archi del ponte e muri a graffiti, hanno raccontato ciò che un tempo rivestivano le facciate delle pareti delle fontane, rilevato figure e miti. I nostri giovanissimi, nonostante il brutto tempo, si sono rivolti a spiegare emozionati a genitori e insegnanti il loro percorso storico, artistico, letterario, musicale, ambientale. Hanno delucidato sulla macchia mediterranea e sul filo conduttore dell’acqua, della goccia chimica, della poesia in siciliano e delle giare, recipienti antichi in terracotta, che le contenevano, offrendo spunti di riflessione e racconti come “La giara”.

I Ragazzi si sono posti la domanda “Come sono nati i Fontanoni della città”? Quest’ultimi, hanno appreso dai volontari FAI, pare originatesi a convogliare la sorgente d’acqua da zona Semini in fontane zoomorfe zampillanti e sgorganti d’acqua in vasche rettangolari, antichi abbeveratoi per animali, laddove donne lavandaie, sciabordavano panni, accompagnate dal suono ritmico di cicalecci e melodiche nenie o canti. Hanno ripensato a inusitata dolcezza musicale al cuore di numerose gocce scroscianti su “Porte Aperte”, che hanno il nome oggi di “Fontanoni dell’Acquanuova”, costruite da architetti e scultori lombardi e poi toscani, fiorentini come i Cammiliani. Fra i secoli XVI e XVII sec. d. C. esse sono state ultimate, abbellite e preservate da progetti, in particolare dall’artista G. Cagini.

Una novità? La scelta del dirigente, prof. F. Pignataro di far dialogare le piccole guide, volontari e apprendisti “Cicerone”, con i possibili turisti o curiosi visitatori, ampliando la partecipazione, seguiti dai proff. A. Gerbino e M. F. Spadaro, G. Longobardi. Per i ragazzi della Narbone questo evento è stato momento di pregevole lettura!

Partner del progetto: la docente di matematica-scienze, il docente di storia dell’arte, la docente di lettere.

Il sito web dell’Istituto Comprensivo “A. Narbone”: www.alessionarbone.edu.it.

Per ulteriori informazioni, potete contattare l’insegnante referente del progetto al seguente indirizzo e-mail: gabriella.longobardi@istruzione.it.

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