DESCRIZIONE
'La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna: ma se si butta giù non c'è più né sole né luna, c'è la verità'.
Il romanzo Il giorno della civetta richiama il tema dell’omertà e trae spunto dall’Enrico VI di Shakespeare, dal passo in cui la regina Margherita incoraggia i suoi uomini a combattere: “E chi non vuole combattere per una tale speranza vada a casa e a letto e se si alza, sia oggetto di scherno e di meraviglia come la civetta quando di giorno compare”.I codardi rappresentano gli omertosi che vedono ciò che accade davanti ai loro occhi ma decidono di volgere lo sguardo altrove. Da imporre in tutte le scuole, da leggere e rileggere, Il giorno della civetta si rivela ancor di più un’opera di un’inquietante e drammatica attualità. C’è bisogno di parlare di giustizia, di un’ostinata ricerca della verità, c’è bisogno di tanti (e ci sono) capitani Bellodi, del suo voler rompersi la testa contro un muro che a quaranta anni di distanza è ancora ben protetto. Il romanzo costituisce un’analisi molto approfondita ed esauriente delle cause sociali, storiche, politiche e morali che hanno favorito l’affermazione della mafia. Uno degli aspetti principali dell’opera riguarda l’esplicita denuncia dell’omertà che caratterizza le relazioni sociali nella realtà siciliana: lo scrittore rivela il proprio pessimismo rispetto alla prospettiva che tale situazione possa cambiare, perché troppo profonda è la sfiducia della popolazione dell’isola nei confronti della giustizia amministrata dallo Stato nazionale. Si tratta di un’opera adatta a una lettura integrale da parte dei ragazzi: il racconto avvincente dell’indagine del protagonista coinvolge il lettore a una rapida risoluzione del caso giudiziario e apre vasti scenari di approfondimento su temi sociali e politici ancora oggi attuali, come le cause reali del prosperare delle organizzazioni criminali e le inconfessabili connivenze di alcuni apparati delle istituzioni con strutture illegali che, in quanto tali, non sono espressione di uno stato di diritto. Oggi come allora è prioritario fare esercizio quotidiano di cittadinanza, educando al valore della resistenza, in nome di un diritto violato, contro ogni forma di sopruso, alla denuncia e infondendo fiducia nelle istituzioni politiche, economiche e sociali che rappresenteranno sempre la voce diretta della democrazia e dei suoi principi ispiratori.