DESCRIZIONE
Ci sono classici senza tempo, che attraversano i decenni mantenendo intatta la poesia dei propri personaggi, inalterata l’efficacia dei messaggi e nei quali, sfogliando pagine ingiallite si può ritrovare, inspiegabilmente, un riferimento alla contemporaneità di temi e problemi che lascia stupefatti. E’ il caso della raccolta di racconti “Tante storie per giocare” di Gianni Rodari, del lontano 1971, testo scelto per dimostrare come il gioco possa essere un’occasione per pensare, per lasciarsi andare a riflessioni profonde, per nutrire l’ottimismo e la fiducia di cui – oggi più che mai – sentiamo il bisogno.
I racconti presentano tutti tre diversi finali ed un commento dell’autore.
Agli alunni delle tre classi prime coinvolte nell’iniziativa (classi I A, I B e I D della Scuola secondaria di primo grado) sarà proposta una selezione di racconti, completi dei tre finali, rispetto ai quali i ragazzi saranno chiamati ad un’attività di ideazione e riscrittura di un quarto finale, un nuovo epilogo dei racconti che diventa occasione di riflessione sui valori individuali e comunitari.
Le storie, analizzate e riscritte, saranno l’occasione per realizzare degli elaborati artistici:
- la classe I A realizzerà una drammatizzazione con l’ausilio di un narratore e di un “teatro in scatola” progettato e realizzato dagli stessi alunni:
- la classe I B un ebook illustrato con disegni e testi curati dagli allievi
- a classe I D un libro digitale con Bookcreator.
L'attività sarà realizzata dalle docenti Katiuscia Milié ed Eny Cosentini, con la collaborazione delle docenti Erminia Pianeta, Magda Perugini e Teresa Lopez.