DESCRIZIONE
L'attività prevista, in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, partendo dalla lettura e dall'analisi di passi scelti del 'De rerum natura' di Lucrezio, in particolare del Proemio, incentrato sull'esaltazione e sulla celebrazione della dea Venere, intende ripercorrere, fino ad arrivare ai giorni nostri, la storia della figura femminile e, quindi, il ruolo della donna nella società, La divinità viene descritta come genetrice degli Eneadi, come responsabile del popolamento della terra e del mare e del piacere degli uomini e degli dei. È grazie a lei che gli esseri, una volta nati, prendono vita e guardano per la prima volta la luce del Sole: è per lei che la dedala terra offre fiori e che il cielo risplende al termine della tempesta. Dopo mare e terra, i primi ad annunciarne l’arrivo sono gli uccelli, seguiti dagli altri animali. Venere,
inoltre, è garante di pace perché lei sola può distogliere Marte dalla guerra. La natura programmatica dell’incipit viene esplicitata dalla richiesta a Venere di diventare sua “socia”, di accompagnarlo nella stesura dell’opera quasi per fare spazio “a quegli aspetti di amichevolezza, di tenerezza e di socialità della vita umana che risultano
essenziali a degli esseri parlanti e ragionanti. Mediante la lettura di altre opere significative, da 'Il canto di Calliope' di Natalie Haynes, al romanzo 'La treccia' di Laetitia
Colombani e ulteriori testimonianze di donne 'protagoniste' del destino dell'umanità, attraverso cui, appunto, donne nascoste compaiono in piena luce, si procederà ad affrontare l’argomento con spirito critico, rivedendo alcuni dei miti più radicati nella nostra cultura.