DESCRIZIONE
Anche quest’anno, come di consueto in occasione di “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”, ritorna ASSAGGI di POESIA per POESIE di ASSAGGI, un progetto di
invito alla lettura - promosso dalla Biblioteca della Fondazione Alario per Elea-Velia di Ascea (SA), in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Ancel Keys” di
Castelnuovo Cilento (SA) e l’Istituto Comprensivo di Casal Velino (SA) - che coniuga la lettura di passi di letteratura - in prosa o in versi - dedicati al cibo alla preparazione di gustose pietanze rielaborate con ingredienti tipici della tradizione enogastronomica locale, in particolare della Dieta Mediterranea.
Assai variegato il canovaccio culinario delle passate edizioni: dalle odi “alimentari” di Pablo Neruda agli scritti golosi di Giacomo Leopardi, dagli approvvigionamenti
letterari del Don Chisciotte di Cervantes ai “benevoli legumi” di Margaret e Ancel Keys, dalle declinazioni del cibo nel Decameron di Boccaccio alle pagine “affamate” de I
Promessi sposi di Manzoni.
Per la settima edizione - riprendendo il claim istituzionale “Positivi alla lettura_Contagiati dalle storie” - sono le novelle e I Malavoglia di Verga la fonte delle letture in programma, selezionate allo scopo di raccontare, “Alla mensa dei Vinti”, storie di “Vita dei campi, Provvidenza e ritualità” degli umili contadini e pescatori siciliani.
Gli alimenti citati nelle opere dello scrittore catanese sono quelli della tradizione contadina più povera: il pesce di fragàglia, in particolare triglie, sardelle e acciughe salate: le castagne e le fave, spesso consumate secche, nelle minestre e nelle zuppe: le verdure dell’orto, cavoli, lattughe, broccoli, cavolfiori, il cui consumo è strettamente legato alla stagionalità delle produzioni: il grano, l’olio e le ulive nere, che insieme alle conserve di pomidoro rappresentano le immancabili provviste per l’inverno: il buon vino della domenica, un privilegio che si sconta con le caparre.
Ma è il pane - quello nero, spesso accompagnato dalle cipolle, “che aiutano a mangiarlo e costano poco” - il vero protagonista delle tavole dei Vinti: quel pane che riempie la pancia e scaccia la fame, che scandisce ritualmente l’intera giornata dei personaggi del Verga, dalla colazione al pasto della sera, finendo col rappresentare l’unica vera ragione del duro lavoro che caratterizza la loro esistenza. Quel pane che pare avere una valenza quasi sacra per gente senza speranza, esausta e affamata, attenta a non sprecarne neppure una fetta, anche se ammuffita.
Non sorprende, quindi, che il pane rientri spesso in molte espressioni del linguaggio dei Vinti che indicano l’essenzialità necessaria a vivere: “buscarsi il pane”, “guadagnarsi il pane”, “cercarsi il pane”, “provare il pane salato” sono tra quelle più ricorrenti, nei romanzi come nei racconti brevi.
Saranno gli stessi Vinti - I Malavoglia, Nedda, Jeli il pastore - a passare in rassegna le cibarie dell’umile mensa dei poveri, raccontando le loro tristi vicende in tre appuntamenti di lettura: il 18 novembre, in diretta radiofonica alle 18:00 su InfoCilento Media, con gli studenti dell’IIS “Ancel Keys”, classi III, IV e V indirizzo accoglienza turistica e IV C indirizzo sala e vendita: il 19 e il 20 novembre, online alle 10:00 su Google Meet, con gli alunni dell’IC di Casal Velino, classi I, II e III dei vari plessi.
Dal 16 al 21 novembre, poi, sulle pagine Facebook della Biblioteca Alario e degli Istituti coinvolti, video-letture sulle frugali scorte per l’inverno e video-ricette di cucina mediterranea porteranno gli avventori direttamente nella Casa del Nespolo, per conoscere tutti i segreti della sfortunata famiglia de I Malavoglia.
“Alla mensa dei Vinti” si inserisce tra le iniziative celebrative per il decimo anniversario del riconoscimento della Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.