DESCRIZIONE
In un momento in cui la trasmissione del sapere è prevalentemente tecnologica, è importante avviare precocemente l’esperienza e il piacere della lettura per far acquisire ai
giovanissimi la consapevolezza di un mondo da scoprire, fatto di intimità, di crescita, di emozioni, di pensieri e di fantasia, tra chi legge e chi ascolta. Da qui l’idea di
realizzare nella nostra scuola un progetto di lettura già a partire da tenerissima età, perché pensiamo che il precoce inserimento della lettura sia importante affinché i libri
entrino in modo piacevole e accattivante nella vita del bambino. Nell'era del digitale in cui si assiste alla crescente perdita di valore del libro e alla disaffezione alla lettura da parte dei ragazzi, la scuola è il luogo privilegiato per promuovere strategie miranti a suscitare curiosità e amore per il libro. La seconda sezione della scuola dell’infanzia di
Giffone ha deciso di affrontare un’analisi dettagliata, vista soprattutto dal punto di vista psicologico, delle “monellerie” o per meglio dire delle “birichinate” dei bambini,
infatti ha intitolato il progetto “Una scuola di monelli”.
Per capire i bambini è indispensabile conoscere le caratteristiche psicologiche tipiche della fase che stanno attraversando. È facile a volte per un’insegnante “puntare il dito”
sul bambino irrequieto, su colui che tarda ad acquisire le regole scolastiche di convivenza civile o che si pone con atteggiamenti oppositivi o magari pericolosi. Bisogna
abbassare quel dito che purtroppo facilmente si alza, perché il bambino è un essere spontaneo e il suo comportamento può non essere frutto di cattiva volontà, ma
di un disagio, del non riuscire a farsi capire. Da queste esigenze è scaturito il desiderio di far comprendere ai bambini che dalle “monellerie” si cresce, si impara, che c’è un
aspetto positivo in tutto e i libri ci hanno lasciato un patrimonio educativo inestimabile, con esempi di personaggi che hanno fatto delle loro “monellerie” una virtù.
I momenti di lettura si svolgeranno nell’aula e nelle giornate più calde all’aperto, nel giardino adiacente la scuola, con la partecipazione dei genitori, che presteranno la loro
voce come lettori. Alla lettura, quindi all’ascolto e alla comprensione, parteciperanno tutti i bambini (3,4,5 anni), mentre le prove di ascolto fascicolate, la parte di
arricchimento lessicale e la parte interpretativa coinvolgerà i bambini di 5/6 anni. A conclusione del progetto e, in concomitanza con la chiusura dell’anno scolastico e con la
fine del triennio della scuola dell’infanzia, i bambini di 5/6 anni, interpreteranno quanto svolto con un’esibizione teatrale dallo stesso titolo dato al progetto.
Gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola Primaria nei giorni stabiliti per l’attuazione del progetto leggeranno ai loro compagni più piccoli delle classi prime, seconde e terze, “L’ECOLOGIA SPIEGATA AI BAMBINI” DI M. RIZZO- LA TRAM ED. BECCO GIALLO, la storia del pellicano Ettore e della volpe Sandy. La dolcezza di questo libro è davvero incomparabile. Presenta in maniera delicata e dolce una serie di tematiche dal retrogusto aspro, senza spaventare né mortificare i giovani lettori. Il libro ci pone di fronte ad una posizione: cosa vogliamo fare? Oltre a spiegare la situazione critica del nostro mondo, il libro mostra quanto è semplice cambiare le cose se tutti ci impegniamo a farlo. Mostra non solo ciò che non va, ma soprattutto cosa possiamo fare concretamente per migliorare le cose. Partendo dalla lettura di questo libro tutti gli alunni saranno i protagonisti del progetto curricolare sull’ambiente, da sviluppare in maniera interdisciplinare e con la conclusione di una mostra dei lavori svolti dai bambini.
La scuola Secondaria di I Grado leggerà libri diversi per classi parallele:
- CLASSI PRIME: J. GIONO, “L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI”: questa è la storia di un pastore che, con molta fatica e nessun tornaconto personale, si dedicava a piantare querce in una landa desolata, gesto che sarebbe potuto apparire allora come un’innocua stravaganza, dietro il quale si cela invece un messaggio profondo, capace di propagarsi nell’anima come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante. È un messaggio di riconciliazione dell’uomo con madre natura, è un
messaggio di rinascita della foresta e della vita là dove erano state incoscientemente annientate. Perché l’albero rappresenta, fin dai tempi più antichi, il simbolo e
l’espressione della vita.
- CLASSI SECONDE: S. BAMBAREN, “BLU”: l’uomo che guarda il mare, d’un blu assoluto, non sa resistere al suo richiamo, invitante quanto quello di una sirena. Andrè
si cala negli abissi, in silenzio, esplorando acque amiche e infide, meraviglie di coralli, pesci e madrepore…Ma soprattutto il mondo sommerso si dischiude dinanzi a lui e
rivela quanto sia meraviglioso il nostro pianeta.
- CLASSI TERZE: S. BAMBAREN, “IL FIUME DI CRISTALLO”. “Noi siamo la Natura. Imparate a leggere i suoi cambi di umore