della Redazione
Continua il ciclo di interviste (leggi QUI le altre) a chi si occupa in prima persona di promozione della lettura: librai, bibliotecari, blogger, esperti di illustrazione e letteratura per ragazzi e per l’infanzia. Donatella Monego ha 47 anni, è impiegata, ma soprattutto socia dell’associazione “Amici del Sassello”, che dal 1996 gestisce la biblioteca comunale del Museo Perrando di Sasselo (Savona), e che nel 2015 ha inaugurato la sezione bambini e ragazzi “Tarari Tararera”.
1. Fai una breve presentazione di te, del percorso che ti ha portato alla scoperta dei libri per bambini e alla promozione della lettura, del tuo progetto e/o delle tue attività legate alla lettura..
Mi chiamo Donatella, ho 47 anni, lavoro come impiegata e sono socia dell’Associazione Culturale “Amici del Sassello”. Vivo a Sassello con mio marito e i miei due figli: Fabio di 7 anni e Tommaso di 5 anni. Fin da bambina sono stata una grande lettrice. A 40 anni però, quando sono diventata mamma, il tempo da dedicare alle mie letture si è ridotto drasticamente ma ho cominciato ad assaporare un nuovo piacere, quello di leggere ai miei figli.
Grazie a loro ho scoperto il meraviglioso mondo degli albi illustrati che è diventato per me una vera passione. Mi sono così unita a un gruppo di mamme di Genova che organizza incontri di lettura a voce alta e di approfondimento tra adulti sui libri per l’infanzia, ho frequentato corsi di aggiornamento e di formazione e mi tengo sempre informata su tutte le nuove pubblicazioni e le attività nel campo dell’editoria per l’infanzia.
Due anni fa sono finalmente riuscita a organizzare e tenere alcune letture animate proprio per i bambini del mio paese. Non vedevo l’ora di sperimentare e di condividere con loro ciò che avevo imparato e che ho capito che adoro fare. All’inizio non è stato facile, pochi bambini, molta agitazione e tanta ansia… Ma è bastato iniziare a leggere la prima storia e vedere accendersi gli occhi dei bambini per non smettere più.
Le volte successive è stato tutto più facile, i bambini sono venuti sempre più numerosi, le storie li hanno catturati e ne hanno chieste ancora e ancora. Da quel momento non ho avuto più dubbi, questo “baratto di emozioni” doveva assolutamente continuare anche in autunno e in inverno e sempre. Ne ho parlato con le altre socie dell’Associazione, e sia Carla (il presidente), sia Ivana che Valentina hanno accolto e condiviso con entusiasmo il mio progetto. Ed è così che è cominciato… Tararì Tararera, la sezione Bambini e Ragazzi della Biblioteca di Sassello.
2. Quali sono gli ostacoli che hai incontrato? Come li hai superati? Chi o cosa ti ha aiutato a continuare fino alla realizzazione del tuo progetto?
Tante idee e tanto entusiasmo e poi quando il progetto doveva diventare realtà, i primi grossi scogli… Trovare una sede per la biblioteca, trovare i fondi per acquistare i libri… Tutto sembrava insuperabile… Ma a quel punto è scattata la solidarietà: Carla, Ivana e Valentina dell’associazione Amici del Sassello si sono subito messe in moto per sgomberare la sala riunione che sarebbe poi diventata la nostra piccola bibliotechina; amici e amiche hanno prestato il loro tempo e la loro professionalità per cercare di rendere lo spazio a misura di bambini e così, il 22 maggio scorso abbiamo inaugurato con una bellissima festa la nostra biblioteca.
Al mio appello su Facebook ha subito risposto Alessandra Comparozzi di Birba Chi Legge che con la sua ormai collaudata esperienza nell’attivare Biblioteche Scolastiche mi ha seguito (e continua a farlo) nelle fasi iniziali del nostro percorso. Mancava solo il nome… E quando nella mia testa è balenato “Tararì Tararera” ho preso il coraggio a quattro mani e ho scritto a Emanuela Bussolati. Non so come spiegare l’emozione quando ho letto la risposta così dolce e cordiale di Emanuela che insieme a Patrizia Zerbi di Carthusia hanno appoggiato con assoluto entusiasmo la mia proposta, donandoci il nome e l’immagine e venendoci anche a trovare a Sassello in una bellissima giornata della scorsa estate.
Un ringraziamento particolare va anche a tante amicizie virtuali su Facebook che mi hanno incoraggiato ad andare avanti e che hanno contribuito anche regalandoci qualche libro. Persone mai viste e conosciute di persona che non hanno esitato a dimostrare il loro supporto. Con molte di loro c’è stata poi occasione di conoscerci e di creare una bella amicizia (non solo virtuale). Grazie al mondo virtuale di Facebook ho poi conosciuto due amiche: Marilena Mauro e Monica Tappa, assieme alle quali nell’ultimo anno abbiamo creato un bellissimo gruppo su Facebook sui libri per i bambini e ragazzi dai 6 anni in su (Le Letture di Jo Jo). Questo gruppo conta quasi 4.000 membri tra cui autori, illustratori, editori, insegnanti, bibliotecari e ovviamente genitori.
Questo ha rappresentato per me una nuova sfida. Ho iniziato a confrontarmi anche su narrativa per ragazzi e adolescenti e ora non posso più a fare a meno di leggerli. Ogni sera, dopo la lettura della buonanotte ai miei bambini (che spero continui ancora per tanto tempo), mi dedico al MIO romanzo per ragazzi (a discapito della narrativa per adulti).
3. Cosa consiglieresti a chi vuole realizzare un’iniziativa come la tua?
Di non abbattersi alle prime difficoltà e di cercare supporto nella rete reale e virtuale che raccoglie le realtà come questa, perché dal basso si riesce ad ottenere sempre collaborazione e supporto (anche psicologico).
4. Perché per te è importante fare promozione alla lettura e leggere ad alta voce?
Credo che la lettura sia uno strumento fantastico per aprire le menti e per consentire a tutti i bambini e i ragazzi di vivere avventure e situazioni che serviranno a creare un bagaglio di “vita non vissuta” utile nel corso delle loro esperienze reali.
Grazie alla lettura ad alta voce si creano legami con i bambini e ragazzi che vanno oltre qualsiasi barriera di età. Quando ci vediamo con i bambini e i ragazzi in biblioteca e io mi siedo in mezzo a loro, appena iniziamo la lettura insieme si attiva uno scambio di emozioni che difficilmente ho riscontrato nei miei 47 anni di vita, ritrovo con loro una complicità che mi ricorda molto le letture in famiglia con i miei bambini e tutto sommato torno a essere una di loro.
5. Come costruisci i tuoi percorsi di lettura? Come sono strutturate le tue letture con i bambini?
Le mie prime esperienza sono nate assolutamente in maniera casuale. Ci siamo trovati con un gruppo di bambini e ho letto a loro i libri che più amavo e che amavano i miei bambini. Questo continua ad essere comunque il fattore principale nella scelta dei libri, leggo ai bambini solo libri che mi emozionano, anche se in base agli eventi che abbiamo fatto, abbiamo poi sperimentato anche letture a tema.
6. Quali sono le caratteristiche che un libro per bambini deve avere per essere un buon libro?
La caratteristica principale è NON deve essere banale. Credo che la capacità ricettiva dei bambini e dei ragazzi sia talmente elevata che debba essere alimentata con storie di valore, belle, intriganti che parlano di loro, del loro mondo e dei loro sentimenti, altrimenti ci troveremo con bambini e ragazzi annoiati dalla lettura.
7. Quali sono per te i tre libri più belli per bambini dai 3/6 anni?
Che domanda difficile… Non credo di avere competenza per poter dire quali sono i più belli ma posso dire quali sono i libri che hanno più appassionato me i miei bambini:
- Nadine Brun-Cosme e Olivier Tallec, Lupo e Lupetto, Edizioni Clichy – che ha segnato il nostro ingresso nel mondo degli albi illustrati;
- Salina Yoon, Pinguino e Pigna, Lapis – che è stata per anni (e ancora lo è) la copertina di Linus del mio piccolo Tommaso;
- Chris Haughton, Shh! Abbiamo un piano, Lapis – che ha segnato il mio ingresso nella lettura ad alta voce.
8. Quali sono per te i tre libri più belli per bambini dai 6/11 anni?
- Torben Kuhlmann, Lindbergh. L’avventurosa storia del topo che sorvolò l’oceano, orecchio acerbo – che non ci stanchiamo mai di leggere e di guardare , come se ogni volta fosse una storia nuova;
- Tommaso Percivale, Ribelli in fuga, Einaudi Ragazzi – che è stato per me il nuovo ingresso nella letteratura per ragazzi e che mi ha fatto sognare per qualche sera (l’ho letto tutto di un fiato) di essere una giovane scout;
- Sara Marconi e Simone Frasca, I mitici sei, Giunti Editore – che ha rappresentato l’inizio della lettura a capitoli serale con i miei bambini.
9. Quali sono per te i tre libri più belli per Giovani Adulti?
Sono ancora un po’ acerba… Ma ci sono tre libri che ultimamente mi hanno appassionato davvero:
- Tommaso Percivale, Più veloce del vento, Einaudi Ragazzi – mi ha fatto scoprire un pezzo del nostro paese come se a cavallo di quella bicicletta ci fossi stata davvero io (che so pedalare a malapena ..);
- Annalisa Strada, Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino, Edizioni EL – Difficile leggerlo senza commuoversi;
- Fabio Geda e Marco Magnone, Berlin, Mondadori – per ora ho letto i primi due, decisamente una storia molto avvincente a cavallo tra reale e irreale. Attenzione… Induce dipendenza dal primo volume.
10. Parlando di promozione alla lettura quanto pensi sia importante il ruolo della scuola e delle insegnanti, della famiglia, della società?
La scuola (e quindi le insegnanti) e la famiglia sono fattori determinanti perché un bambino o un ragazzo amino la lettura. Parlo di amore perché la lettura è parte della vita di tutti i giorni per bambini e ragazzi che “devono” leggere per tanti motivi (primo fra tutti la scuola). Ma per AMARE la lettura occorre qualcuno che trasmetta passione.
Ricordo che da bambina ero un’avida lettrice ma appena arrivata alla scuola secondaria ho incontrato una serie di insegnanti (tra cui in primis quello di italiano) che mi hanno “allontanata” del tutto dalla lettura. Per fortuna l’esempio dei miei genitori (che sono sempre stati buoni lettori) e la presenza di tanti libri in famiglia, mi ha fatto riavvicinare ai libri una volta finita la scuola.
Noi nel nostro piccolo, cerchiamo di esserci e da quest’anno, grazie a qualche insegnante che condivide la nostra passione, abbiamo iniziato una serie di incontri di lettura tra la scuola (nido, scuola infanzia e scuola primaria) e la biblioteca, sperando di riuscire a consolidarlo negli anni prossimi e di coinvolgere sempre più il territorio (ho “strane” idee in testa… Ma di questo parlerò una prossima volta).
11. Quali sono secondo te i fattori che contribuiscono ad ottenere nei giovani un rapporto sano con l’oggetto libro/con la lettura?
Come dicevo prima, il libro non deve essere banale, ma deve essere fonte di stimoli positivi e non deve essere in competizione con il resto degli interessi che un bambino o un ragazzo può avere. Bisogna aiutare i libri a trovare da soli il loro posto negli interessi dei ragazzi evitando imposizioni o contrapposizioni che otterrebbero l’effetto opposto.
12. Qual è Il tuo libro preferito di sempre?
Filastrocche in cielo e in terra – non ricordo quando ho iniziato a leggerlo e neanche quando ho finito, a dire la verità, credo che sia il libro che ha accompagnato la mia infanzia e che poi è rimasto assopito per un po’ bel di anni ma qualcuna di quelle filastrocche ogni tanto ritorna a mente da sola… Prima o poi troverò il coraggio di lasciare entrare anche i miei bambini in questo libro che per il momento ho custodito gelosamente dentro di me.
Il sito internet della biblioteca “Tarari Tararera”: museoperrando.wixsite.com/tararitararera.
La pagina Facebook: www.facebook.com/SasselloBibliotecaBambiniTarariTararera.
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