della Redazione
Leggere ad alta voce è un’arte, ma ormai è anche una pratica virtuosa che tutti gli scrittori hanno imparato: si chiama reading ed è un modo di porgere il senso e il ritmo e la musica e l’emozione di un romanzo a un pubblico di lettori ancora potenziali. Leggere ad alta voce “bene” o “molto bene” vuol dire aver capito un’opera al punto da saperla interpretare e recitare. Tutti dovrebbero abituarsi a leggere ad alta voce, è un modo di partecipare, di essere partner dello scrittore, di imporgli le proprie intonazioni. È un modo di gustare appieno la lettura e di condividerla. Dovrebbero leggere ad alta voce gli adulti ai loro bambini, gli insegnanti agli scolari, i lettori forti ai lettori deboli, gli appassionati ai tiepidi, gli scrittori ai non lettori, per convincerli a passare dall’altra parte.
Le attività
Il progetto è destinato agli studenti della scuola primaria, della secondaria di primo grado e della secondaria di secondo grado di cinque territori del Lazio. In particolare verranno individuati e coinvolti cinque istituti per ciascuno dei tre ordini scolastici, nei capoluoghi delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e in un’area periferica di Roma.
Un comitato di esperti (composto da un rappresentante del Centro per il libro, un rappresentante dell’Assessorato alla cultura della Regione Lazio, un critico letterario, un docente universitario di Letteratura italiana, due attori e due insegnanti di scuola primaria e secondaria) ha selezionato due opere di narrativa (un classico e un contemporaneo) per ciascun ordine di scuola, che sono stati inviati a ogni scuola. Nel corso dell’anno scolastico agli insegnanti verranno affiancati esperti di educazione alla lettura ad alta voce, che porteranno gli studenti a una maggiore consapevolezza del testo e ad una efficace lettura dello stesso. Tra gli studenti coinvolti, l’insegnante selezionerà due finalisti per ciascuna classe, che si contenderanno i premi in palio sfidandosi in un Contest finale previsto il 12 maggio 2017, presso il Castello di S. Severa.
Il Comitato sceglierà la migliore coppia per ogni ordine scolastico, per un totale di 6 vincitori. Ognuno dei vincitori riceverà un kit di “libri che fanno venire voglia di letteratura”, contenente 10 titoli. Inoltre tutte le scuole partecipanti avranno un piccolo kit di libri per la biblioteca scolastica.
Tra i titoli su cui gli studenti si eserciteranno: Il Giornalino di Giamburrasca di Vamba per la scuola primaria, Il Barone rampante di Italo Calvino per la secondaria di primo grado, Io non ho paura di Niccolò Ammaniti per la secondaria di secondo grado.
Gli obiettivi
L’intento principale è quello di educare alla lettura espressiva, trasmettendo agli studenti competenze che saranno loro molto utili, qualsiasi professione decidano di intraprendere:
- imparare a leggere ad alta voce;
- imparare il valore della punteggiatura, in funzione espressiva, assimilandone le regole generali;
- approfondire la conoscenza del testo scelto;
- imparare ad andare oltre la scrittura, per individuare i significati ulteriori;
- applicare l’esercizio della critica e della sintesi in maniera “leggera”;
- prendere dimestichezza con la lingua italiana, attraverso il linguaggio della letteratura narrativa.
[L’immagine è di Olaf Hajek]
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