della Redazione

William Shakespeare. L’invenzione dell’uomo, questo il titolo di un famoso saggio di Harold  Bloom [1], il più autorevole critico letterario anglosassone. Egli sostiene che dalla fine del  1500 l’opera di Shakespeare ha sostituito nell’immaginario collettivo il mito greco come modello di riferimento.

Il genio inglese,  a 400 anni dalla sua morte, continua a parlarci, tradotto in tutte le lingue del mondo e ci parla di amore, di tristezza , di malinconia, di vendetta, di amicizia, di lealtà e di tradimento: tutte le sfumature dei sentimenti che ogni essere umano sperimenta nella sua vita.

Proviamo in occasione de Il Maggio dei Libri 2016 a seguire il  filo rosso di Shakespeare 400. Tutti, piccoli e grandi, a scuola, in biblioteca, nelle istituzioni sul territorio,  potranno prendere  al volo il loro Shakespeare, metterlo in scena, attualizzarlo, leggerlo, disegnarlo, inventare una storia attuale a partire dalle tante suggestioni che le sue parole suggeriscono.  

Per addentrarsi nel mondo di Shakespeare e  sviluppare iniziative nell’ambito de Il Maggio dei Libri, diamo di seguito alcuni suggerimenti  e schede operative:

  1. Prendere spunto da un’opera di Shakespeare e studiarla dal punto di vista del contenuto, analizzando, ad esempio, un dialogo o una scena a più personaggi. Dopo aver metabolizzato la scena si possono sostituire le frasi e le parole del testo con un proprio nuovo testo che, parlando e immettendo nella contemporaneità il contenuto originale, diventi qualcosa di vicino ai ragazzi, qualcosa di inerente alla loro vita, pur rimanendo agganciato al testo shakespeariano. Questo è un esercizio di scrittura drammaturgica creativa; dopo il nuovo adattamento il testo studiato potrà essere messo in scena.
  2. Analizzare varie opere e raggruppare le parole chiave simili tra loro, cioè con la stessa radice,  o quelle che ricorrono con più frequenza, per vedere in che contesto e con quali varianti  Shakespeare le usa. Questo è un esercizio di area linguistica.
  3. Raggruppare in una carrellata ora comica, ora drammatica, i personaggi di Shakespeare per vedere quanto sono simili per linguaggio e comportamento o in cosa differiscono. Per esempio, i personaggi minori: i servi. Oppure le figure femminili.  Oppure i re. O le regine. Questo è un esercizio utile a classificare l’espressività  dei personaggi a seconda dei loro ruoli. Oppure  lavorare sulla classificazione gerarchica o di genere  dei personaggi.

A proposito delle commedie…

Le commedie shakespeariane tendono ad avere sempre le stesse caratteristiche:

  • Una lotta dei giovani amanti per superare le difficoltà spesso causate dai più anziani
  • Separazione ed unificazione
  • Confusione di identità
  • Un domestico intelligente
  • Aumento della tensione, spesso all’interno della famiglia
  • Trame ed intrecci multipli
  • Uso frequente dei giochi di parole

IN ALLEGATO trovate il documento con le schede dedicate a Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, La dodicesima notte, Molto rumore per nulla, Il mercante di Venezia e Amleto.

[1] Shakespeare. The Invention of the Human, New York, 1998, ISBN 1-57322-751-X

Shakespeare. L’invenzione dell’uomo, trad. Roberta Zuppet, Collana Saggi stranieri, Rizzoli, Milano, 2001; Collana Saggi, BUR, Milano, 2003, ISBN 88-17-86710-1