di Paola Grillo – Biblioteca Scolastica “Anna Frank” – I.C. “A. Moro” (Stornarella-Ordona)

“Chi parla male, pensa male, vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti”, dice Nanni Moretti. Ma ancora, dico io: le parole sono tutto quello che noi abbiamo e bisogna saperle usare bene. Bella allora la soddisfazione nel vedere i propri alunni trovare le parole giuste per esprimersi, per raccontarsi, per dare sfogo ad una “insolita” vena creativa. “Insolita” per quanti pensano che i giovani di oggi siano superficiali, insensibili ed esclusivamente digitali. Invece, proprio la gestione delle emozioni, la creatività, la comunicazione efficace sono solo alcune delle life skills indispensabili per promuovere il benessere personale e sociale dei bambini e degli adolescenti, che la scrittura creativa, slegata dai meri compiti scolastici, mette in campo.

Perché, infatti, scrivere racconti e poesie per partecipare ad un concorso è un’occasione favorevole allo sviluppo delle competenze. È un “compito complesso”, un “compito autentico”, che li stimola ad attingere a conoscenze afferenti a diversi ambiti, attuando quindi un approccio multidisciplinare e trasversale e a organizzare creativamente le proprie conoscenze e abilità in situazioni di realtà, ovvero in relazione a un obiettivo reale. Osservare ed osservarsi, ascoltare e ascoltarsi, leggere e leggersi, raccogliere informazioni, scrivere su un tema stabilito o una traccia data motivano gli studenti a sviluppare ed esprimere, attraverso abilità cognitive, metacognitive e sociali, le competenze disciplinari e i relativi obiettivi di apprendimento, elencati nelle Indicazioni Nazionali. Traguardi disciplinari ma non solo. Si perseguono anche quelle competenze più generali di cittadinanza attiva, indicate come competenze chiave per l’apprendimento, ad esempio lo spirito di iniziativa e la consapevolezza ed espressione culturale.

Ed è qui che si inserisce il valore pedagogico della bellezza. Coltivare negli alunni il senso della bellezza assume un grande significato sul piano della crescita culturale e personale. E in questo percorso di educazione alla bellezza noi insegnanti svolgiamo una funzione centrale, perché siamo noi a plasmare le sensibilità, a stimolare bambini e ragazzi a scoprire con i propri occhi, toccare con mano e vivere ogni giorno la bellezza che la vita ci offre. E noi insegniamo ciò che siamo, non ciò che sappiamo. (dalla prefazione di Paola Grillo)

Partner del progetto: Amministrazione Comunale di Stornarella – Club Unesco di Cerignola.

Il sito web dell’Istituto comprensivo “A. Moro”: www.istitutocomprensivo-stornarellaordona.gov.it.