Dal 14 al 19 novembre 2022 torna la settimana di letture ad alta voce nelle scuole di ogni ordine e grado, in Italia e all’estero, promossa dal Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione. Per il nono anno consecutivo la campagna nazionale di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole porta nelle scuole di tutto il territorio lettori volontari d’eccezione, rinnovando loro la possibilità di condividere con studentesse e studenti di ogni età il piacere della lettura, nella speranza di accompagnare i più piccoli alla scoperta di nuovi orizzonti immaginativi e i più grandi alla presa di consapevolezza del potere delle parole e delle storie.

Se è vero che leggere dischiude mondi, dà strumenti e consente di ampliare la mente e gli orizzonti, è anche vero che, insieme a tutto questo, la lettura è un rifugio, una fonte di energia e forza nei momenti di debolezza, nelle avversità. Chi legge è più al sicuro, più difeso e armato di idee, contro ingiustizie, sofferenze, prove, sa come prendersi cura di sé stesso e reagire. I lettori non restano mai senza parole: che si tratti di aver sempre pronta la frase giusta al momento giusto, di esprimere le proprie idee con parole adeguate, di controbattere con parole appropriate a offese o violenze, o di sapere dove cercare le risposte alle proprie domande. Se leggi sei forte! è il tema istituzionale dell’edizione 2022, che invita a riflettere sulla lettura come strumento che rende più forti e consapevoli, dunque autenticamente liberi. Anche quest’anno non mancano tre filoni da cui insegnanti e lettori possono eventualmente prendere spunto per scegliere le letture: La forza delle parole, dedicato all’uso delle parole per interpretare, spiegare, criticare, modificare la realtà che ci circonda in termini sociali, ambientali e politici; I libri, quelli forti…, che si apre alle più disparate possibilità di immedesimazione in storie e personaggi capaci di lasciare il segno, che colpiscono per la loro schiettezza o profondità; Forti con le rime, che dà voce al genere poetico, classico e contemporaneo, e si rivolge a quel “poeta interiore” nascosto dentro ogni persona.

Novità di quest’anno, la possibilità di realizzare attività progettuali che inizino durante la settimana di Libriamoci e si concludano all’interno de Il Maggio dei Libri, dando così la possibilità ai partecipanti di candidarsi per il Premio nazionale per il libro e la lettura per la categoria istituti scolastici. Infatti, nel segno di una continuità progettuale, le due campagne adotteranno lo stesso tema e gli stessi filoni tematici. Perché la candidatura al Premio risulti valida occorrerà che i progetti abbiano delle fasi intermedie e siano inseriti all’interno della banca dati de Il Maggio del Libri, quando sarà attiva, raccontandoli nella loro interezza (comprensivi cioè anche delle fasi già svolte).

Per coloro che non possono svolgere attività durante la settimana di Libriamoci ma desiderano realizzare progetti di lettura nel periodo successivo (dal 20 novembre 2022 al 22 aprile 2023) arriva invece Libriamoci OFF.

Infine, collaborando sinergicamente per il raggiungimento di una valorizzazione e promozione culturale di qualità, anche quest’anno il Centro per il libro e la lettura rinnova l’alleanza con l’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE): #ioleggoperchè, volta ad accrescere il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche. Avendo luogo dal 5 al 13 novembre 2022, #ioleggoperchè segnerà l’inizio di Libriamoci, simboleggiando un vero e proprio passaggio di testimone che vede nella fine di una campagna l’inizio dell’altra.

Gli insegnanti interessati a partecipare a Libriamoci dovranno iscriversi alla Banca dati sul sito libriamoci.cepell.it, a partire dal 14 ottobre, e registrare le proprie attività di lettura. I docenti che volessero ospitare in classe un lettore volontario, in presenza o a distanza, dovranno farne richiesta alla segreteria organizzativa compilando l’apposito modulo.