Il gioco del mondo: storie di comunità e piccoli gruppi

Nella maggior parte dei casi, le narrazioni si occupano di singoli personaggi, o di avventure e vicende di gruppi minuscoli. Ma ci sono storie che puntano invece ad abbracciare una intera comunità, allargando lo sguardo al vivere collettivo, alle dinamiche, agli equilibri sociali, agli scompensi, agli attriti e ai pregi che ne conseguono. La declinazione scelta per questo filone, per tutte le fasce d’età, vuole indagare quei meccanismi, per recuperare il senso dello stare collettivo, e mettere al centro il proprio ruolo all’interno di un sistema più grande.
 

Scuole dell’infanzia
Scuole primarie
Scuole secondarie di I grado
Scuole secondarie di II grado 

 

SCUOLE DELL’INFANZIA

Emma AdBåge, La buca, Camelozampa, 2020
“Nel cortile della nostra scuola c’è una buca. Noi la chiamiamo la Buca. (…) Tutti amano la Buca, tranne i grandi”. Un luogo che diventa teatro di fantasie e giochi, il cui protagonista è il gruppo di bambine e bambini, i più diversi tra loro, che attraversa il cortile della scuola. Fino a quando un giorno qualcosa cambia…

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Andrea Antinori, Sulla vita dei lemuri, Corraini, 2020
Che i lemuri vivano in Madagascar forse l’abbiamo appreso dall’omonimo film di animazione, ma come ci sono finiti? Antinori racconta la storia e la struttura sociale di questo animale in modo divertente e imprevisto. Un breve trattato di storia naturale fantasiosa, perché come ci avverte l’autore “non è che sia proprio tutto falso, ci tengo a dirlo, ma non è neanche tutto vero”.

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Anthony Browne, Voci nel parco, Camelozampa, 2017
Una passeggiata raccontata attraverso quattro voci, quattro punti di vista differenti, una storia che nasce dall’intreccio di quattro persone. Agli adulti che tendono a rimanere nelle loro preoccupazioni e nella loro individualità, si contrappone il mondo dei bambini che invece interagiscono tra loro e con l’ambiente che li circonda. Browne ci ricorda la complessità della realtà, che esiste solo nell’unione di diverse prospettive ed esperienze. 

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Giuseppe Caliceti, Noemi Vola, Ciao sasso, Corraini, 2021
Non è sufficiente incontrarsi per essere amici, serve prendersi cura l’uno dell’altro, entrare in ascolto e avvicinarsi poco alla volta. La storia dell’incontro e della conoscenza di un sasso e di una bambina o un bambino, di un’amicizia che si costruisce tra domande e risposte. 

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Geoffroy De Pennart, Un pranzo da lupi, Babalibri, 2021
Un pranzo in famiglia e un cambio di menù. Quando il lupo Luca invita tutta la famiglia per mangiare insieme la sua nuova preda, non sa ancora che il maialino Michele è così speciale e che diventeranno grandi amici. Per passare da nemici ad amici a volte basta solo conoscersi meglio, ora però serve pensare a una nuova portata principale!

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Arthur Geisert, Porcheria, orecchio acerbo, 2020
Chi ci ha fatto credere che i maiali sono animali sporchi? Sicuramente non Geisert che mette in scena, senza parole, uno straordinario marchingegno all’avanguardia che tutta la comunità allestisce per assicurare la pulizia di tutte e tutti. Per far funzionare il complesso processo, tra prelievo, lavaggio, risciacquo e asciugatura, è necessaria la collaborazione di ognuno di loro. 

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Hélène Lassere, Gilles Bonotaux, Più vicini che mai, orecchio acerbo, 2021
Torna il condominio protagonista di Meravigliosi vicini. Il vicinato è in continuo mutamento, tra traslochi e lavori di ristrutturazione che vengono accolti come attività collettive e per il bene di tutte le persone che abitano il quartiere. Un libro che ricorda i libri brulicanti di Rotraut Susanne Berner, in cui perdersi tra i dettagli e le scene più nascoste, attraverso le quali prende vita una comunità che immagina e costruisce una nuova realtà, un nuovo modo di abitare e di vivere il vicinato. 

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Astrid Lindgren, Marit Törnqvist, Tutto dormirà, Camelozampa, 2021
Una ninna nanna che accompagna il momento di andare a letto attraverso una passeggiata in una sera estiva dove tutto si addormenta. Un testo poetico tradotto da Chiara Carminati che mette insieme bambine e bambini, famiglie, animali che si preparano a dormire al calar della sera. Una ninna nanna popolare svedese trasposta in un albo illustrato, senza perdere la sua musicalità. 

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Chiara Vignocchi, Silvia borando, Ho visto una talpa, Minibombo, 2020
Non un unico avvistamento, ma a esclamare “ho visto una talpa” sono animali diversi, ognuno con una propria versione personale di ciò che ha visto. Ma come è fatta poi una talpa? L’elefante ne ha incontrata una piccolissima, la lumaca invece una molto veloce. Al gruppo di amici viene quasi da pensare che abbiano avvistato talpe diverse… 

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SCUOLE PRIMARIE

Cristina Bellemo, Andrea Antinori, Il paese degli elenchi, Topipittori, 2021
Un racconto leggero ma molto attuale dove il fantomatico signor Fermo Sicurini, abitante del Paese degli Elenchi, deve rilasciare certificati ai suoi cittadini. Tutto fila abbastanza liscio fino a quando un gruppo di bambini irrompe nell’ufficio e la loro registrazione risulta alquanto complicata. Un modo per riflettere sulla vitalità e l’immaginazione incongrua dell’infanzia capace di stravolgere, da molti punti di vista, il mondo adulto.

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Daniil Charms, Jean Mallard, La corsa degli animali, Camelozampa, 2021
Un racconto nonsense con ricche illustrazioni che narra di come un gruppo di animali abbia deciso di scoprire chi sia tra loro il più veloce. La corsa ha inizio ma succede qualcosa di inaspettato e allora lo struzzo non si accorge di correre al contrario, il leone si ferma per schiacciare un sonnellino e l’alce e la giraffa pensano di bere tutta l’acqua del lago per far prima ad attraversarlo. Una gara sconclusionata, vivace e inaspettata.

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Thiago De Moraes, Atlante dei miti, Mondadori, 2018
Un atlante illustrato per scoprire i miti che di solito a scuola non si incontrano. Attraverso un viaggio che, dalle divinità celtiche fino a quelle egizie per approdare agli dei maya e aztechi fino alle leggende dei nativi del Nord America, porta i lettori a indagare popoli lontanissimi che hanno fantasticato sull’origine del mondo e dell’umanità.

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Anne Fleming, Una capra sul tetto, Mondadori, 2021
Un romanzo breve e ironico dove si narra di una ricerca strampalata. Kid, una ragazzina appena arrivata a New York, si ritrova a vivere in un palazzo estremamente interessante grazie ai suoi abitanti, persone che, attraverso le loro storie, rivelano al lettore le loro imperfezioni e sfaccettature. Kid conosce Will, un ragazzo che vive nel palazzo con la nonna, dopo aver perso i genitori. I due fanno subito amicizia e insieme andranno alla ricerca di un’avventura che possa riempire le loro giornate. E che cosa c’è di meglio della ricerca di una capra? Già, perché si vocifera che sul tetto del loro palazzo viva una capra, che nessuno però sembra aver mai visto.

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Astrid Lindgren, Grazia Nidasio, Vacanze all’isola dei gabbiani, Salani, 2020
Questa è la storia di un amore, di una famiglia, di bambine e bambini, di sabbia e mare, di un cane coraggioso. Un classico svedese degli anni Sessanta che non ha mai smesso di essere letto. La famiglia Melkerson da Stoccolma si trasferisce su un’isoletta dell’arcipelago svedese, chiamata Isola dei gabbiani. All’inizio riluttanti, i giovani componenti della famiglia cambiano subito idea appena sbarcati. Si innamorano seduta stante di quel luogo selvaggio immerso in una natura accogliente e dei suoi abitanti.

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Gianni Rodari, Raul Verdini, Le avventure di Cipollino, Einaudi Ragazzi, 2021
Tradotto in 23 lingue, ritorna questo classico della letteratura per l’infanzia con le illustrazioni originali di Raul Verdini. Cipollino è figlio di una famiglia di cipolle, “Gente per bene, bisogna dirlo subito, però piuttosto sfortunata. / Cosa volete, quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa” e si ritrova a capeggiare la rivolta della popolazione, ovviamente tutta vegetale, che si ribella contro le ingiustizie del Principe Limone. Un modo ironico per raccontare ai più piccoli la solidarietà e la lotta contro le ingiustizie.

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Joanna Schaible, C’era una volta e ancora ci sarà, orecchio acerbo, 2021
Il lontano passato e il vicino futuro. Tutto racchiuso in poche pagine, uno sfogliare lento o veloce, una fiaba che riguarda il mondo e il suo divenire, un libro di raffinata cartotecnica dove le pagine si rimpiccioliscono e poi si riallargano. Miliardi di anni fa tutto è iniziato tra fuoco e lapilli, poi i dinosauri, poi l’umanità e le loro incredibili costruzioni, poi le macchine. Tanti salti temporali per giungere alla camera di un bambino che fa ricominciare il viaggio di nuovo.

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Ulf Stark, Kitty Crowther, La grande fuga, Iperborea, 2020
Con la sapiente ironia, tratto stilistico che contraddistingue questo autore, e con le brillanti immagini di Crowther, si assiste al dipanarsi di una rocambolesca fuga. Il piccolo Ulf è intenzionato a far scappare il nonno dall’ospedale, quel nonno scorbutico e sboccato che tanto fa arrabbiare le infermiere e i dottori ma anche i suoi genitori, ma che lui ama molto. Con l’aiuto di un amico panettiere i due fuggiaschi si allontanano dalla città per arrivare in un luogo del passato dove il nonno può ricordare senza essere disturbato. Racconto postumo, questo romanzo è considerato tra i più belli di Stark dove con grazia e umorismo scava nei misteri della vita, della morte e dell’amore.

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Catharina Valckx, Nicolas Hubesh, Luigi. Il giorno che ho regalato una pianta a uno sconosciuto, Babalibri, 2017
“A un certo punto, sotto un lampione ho trovato una pianta. Qualcuno l’aveva buttata. Qualcuno non l’amava più, penso.” Il gatto Luigi ha una missione, dare una casa alla pianta abbandonata. Tra un susseguirsi di strani personaggi e doni inaspettati, Luigi si mette nelle condizioni di vivere avventure “botaniche”, a tratti folli e surreali, per scoprire gli abitanti della sua città.

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SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO

Baru, Gli anni dello Sputnik, Oblomov, 2017
C’è una eterna lotta tra bande di ragazzetti in paese, un giocare alla guerra allegro e selvaggio come nei grandi classici di inizio Novecento I ragazzi di via Pal e La guerra dei bottoni, che è anche un modo per regolare le relazioni e gli equilibri tra pari. Ma sullo sfondo anche i grandi stanno facendo lo stesso, su altre misure che sfiorano le battaglie dei piccoli: siamo alla fine degli anni Cinquanta in Francia, e sono continui gli echi della guerra d’Algeria e gli scioperi degli operai. Un graphic novel di un gigante del fumetto francese.

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Anne-Laure Bondoux, Linus Hoppe contro il destino, Giunti, 2013
In un futuro prossimo, Parigi è ancor più bella, e la vita degli abitanti senza problemi: niente inquinamento né traffico, criminalità e povertà azzerate, Esistono però,  compartimenti tra loro quasi stagni, altre “sfere” della città, ognuna caratterizzata da classi sociali, mestieri, abitudini quotidiane, prospettive diverse. Linus Hoppe ha 14 anni e vive con la sua famiglia nella prima “sfera”, e si interroga continuamente su questo strano equilibrio cui le altre persone non sembrano fare caso. E allora, per capire se questo ordine superiore si può scardinare, prova a confondere il grande computer che durante l’esame finale dovrà assegnarlo, per la vita, ad una delle sfere. 

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Tim Bruno, Factory, Rizzoli, 2020
C’è un’enorme fabbrica, che per i topi del posto, attratti dall’odore, è una vera miniera d’oro, generosa com’è di scarti commestibili. Scorza, un ratto particolarmente intelligente e coraggioso, ha trovato un modo per entrarci, e ha scoperto un vero universo parallelo. Per ogni piano centinaia di bestie tutte belle in fila nei loro scomparti, ingozzate tutto il giorno: vacche, maiali, pecore, ben felici della loro grande fortuna, con un sistema di relazioni che non ha intoppi e la totale inconsapevolezza che fuori dalla Factory esiste qualcos’altro.
Tim Bruno è responsabile delle attività didattiche dell’Acquario di Genova.

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Timothée De Fombelle, Alma del vento, Mondadori, 2021
La nuova, premiatissima trilogia di questo grande autore francese, ambientata negli ultimi anni del diciottesimo secolo, gioca su più piani, ognuno dei quali è un modo diverso di regolare i rapporti tra persone: c’è la vallata africana con le dinamiche prima di una famiglia isolata, poi tra diverse tribù, poi tra queste e i commercianti bianchi; c’è il microcosmo di una nave che trasporta schiavi, con una gerarchia rigidissima; ci sono i giochi di potere in una grande città, dove il rispetto e i rapporti sono guidati dalla forza del denaro. E c’è un lento intrecciarsi di queste storie in un unico grande affresco. 

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Andrea Franzoso,
Viva la Costituzione, De Agostini, 2020
Franzoso rilegge la Costituzione, e decide di raccontarla a partire da venti parole chiave che secondo lui ne distillano il senso. Per ogni parola poi va alla ricerca di una storia reale, avvenuta in Italia, che sappia incarnarla: così a rappresentare il concetto di “pace” c’è la storia di Vito, che è diventato ricco producendo mine antiuomo, e che poi decide all’improvviso di cambiare vita e andare a disinnescarle; o a raccontare il tricolore c’è la storia di quattro atlete azzurre di carnagione scura che sorridono in pista sotto la bandiera; e “scuola” passa attraverso un’esperienza virtuosa dei Maestri di Strada al rione Lotto Zero di Napoli…

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Lois Lowry, The Giver, Mondadori, 2021
Diventato anche grazie al film di Noyce un classico contemporaneo, è un precursore delle tante distopie degli ultimi anni. Racconta di una comunità perfetta, in cui tutto è ordinato, pulito ed equilibrato. Non ci sono dissidi né crimini, tutti sembrano felici e soddisfatti, e regna una totale armonia. La chiave del successo è un rito: a dodici anni si riceve il proprio ruolo per gli anni a venire, e nessuno ha dubbi. Fino a quando a Jonas viene assegnato il compito di “raccoglitore di memorie”, che gli consentirà di comprendere pian piano qual è il prezzo da pagare per quella società così perfetta.

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Joann Sfar, Lewis Trondheim, La Fortezza, Bao, 2021
C’è un’immensa fortezza, con un numero infinito di piani, che è un vero cosmo a se stante, con le sue logiche e regole. All’interno si muovono personaggi che hanno più o meno gli stessi obiettivi, legati a leggendari tesori da scoprire. Per uno scambio di persona, viene messo a capo di una missione non l’avventuriero più forte e scaltro di tutti, ma Herbert, un papero ridicolo che ribalta ogni automatismo sociale. Un’opera a fumetti di dimensioni epiche, iniziata da due maestri della letteratura disegnata francese oltre vent’anni fa che nei loro sogni avrebbe dovuto svilupparsi per 300 volumi.  

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Jerry Spinelli, Tiro al piccione, Mondadori, 2011
In una cittadina americana la grande festa che unifica la popolazione, come un rito di purificazione collettiva, è dedicata ad uno sport crudele: il tiro al piccione. Gli uccelli vengono storditi a migliaia, e compito dei ragazzini dell’età di Palmer è tirar loro il collo. Ma Palmer non ne vuole sapere, sia perché da tempo ha fatto amicizia con un piccione, sia perché è immune dal conformismo che sembra render tutti privi di cervello.

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Osamu Tezuka, Kimba. Il leone bianco, edizioni BD, 2019 (Voll. 2)
Dal “dio del manga”, artista leggendario artefice di infiniti capolavori del fumetto giapponese, la storia di Kimba, noto in tutto il mondo anche per la serie classica di cartoni animati che ne è stata tratta negli anni Settanta. Alla morte del padre, il giovane leone bianco lotta per costruire un regno sicuro e pacifico, in equilibrio perfetto per tutti gli animali incapaci di difendersi con le proprie forze dai soprusi dell’animale più aggressivo di tutti: l’uomo. 

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Bruno Tognolini, Lunamoonda, TEA, 2017
In una Sardegna futura ogni dettaglio della vita, compresi i rapporti sociali, è regolato da una specie di computer intelligente diffuso ovunque come una infinita rete sotterranea. Solo in un punto, su un promontorio rimasto selvaggio, la Nassa non è riuscita a penetrare, e lì vivono alcuni ragazzini che non vogliono entrare a patti con quella realtà. Anzi, dopo aver creato una comunità alternativa, le si oppongono, e cercano periodicamente di mandare in tilt il sistema per tornare a esistenze più sostenibili.

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SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO

Chinua Achebe, Le cose crollano, La Nave di Teseo, 2016
Nel villaggio Ibo, in Nigeria, in cui Okonkwo è nato e cresciuto, le regole sociali sono chiare e immutabili, in ogni settore della vita personale e comunitaria. Il suo impegno, quasi un’ossessione, è staccarsi radicalmente dalla mollezza del padre, uomo bizzarro e pigro che ha rifiutato qualsiasi reale inserimento nella tribù, per guadagnare per sé e per la famiglia un ruolo di primo piano. Rude, violento, senza mai un dubbio, punta a farsi leader riconosciuto, e ci riesce. ma un errore tragico durante una cerimonia lo costringe ad un lungo esilio. Deve ripartire da capo, farsi accettare e benvolere da un altro gruppo. Anni dopo, quando rientra al suo paese con l’intento di riposizionarsi, trova le dinamiche sociali totalmente mutate: sono arrivati i missionari europei.achebe-removebg-preview


Octavia E. Butler,
Legami di sangue, SUR, 2020
Cosa succederebbe se una giovane donna nera di oggi (siamo in realtà nel 1976, bicentenario dell’indipendenza americana), emancipata e borghese, nel bel mezzo di una giornata qualsiasi si ritrovasse improvvisamente trasportata nel passato, nella piantagione in cui erano schiavi i suoi antenati? Le convinzioni, le logiche, le conquiste della contemporaneità come verrebbero recepite? Riuscirebbe a creare fratture nelle consuetudini dell’epoca, a convincere qualcuno delle certezze che il nostro presente si è guadagnato con tane battaglie?
Un espediente narrativo che si inserisce a metà tra il filone classico di racconti sugli schiavi e la fiction speculativa, in grado di interrogare gli ingranaggi più nascosti del vivere comune.

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Sharon G. Flake, The skin I’m in, Giunti, 2021
Secondo l’occhio di Maleeka, tredici anni, le dinamiche nel mondo scolastico, e forse nel mondo tutto, sono direttamente discendenti dal modo in cui si appare: se si ha il corpo giusto e i vestiti giusti si ha qualche chance, altrimenti si è fuori. Ma l’esclusione può capitare a chiunque, e  in qualunque momento. Così si lega alla Insopportabile Char, la bulletta peggiore dell’istituto, unica via per sopravvivere. Fino a quando arriva una nuova insegnante, che si comporta come se non avesse quella gigantesca voglia che le deturpa il viso, che non si vergogna di nulla e che ti fissa negli occhi, costringendoti a tirare fuori te stessa, e a provare a cambiare gli altri.

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Patrick Ness,
Molto più di questo, Mondadori, 2021
Cosa succederebbe se l’umanità si chiudesse nell’individualismo e smettesse di prendersi cura dell’ambiente che la ospita e che la circonda? Come ci si deve sentire a svegliarsi in un mondo semidistrutto e in cui si è apparentemente l’unico abitante rimasto? Patrick Ness gioca con le diverse dimensioni, in un libro che ricorda le atmosfere del videogioco, della distopia e del celebre Io sono leggenda di Matheson. 

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Manu Larcenet, Il rapporto di Brodeck, Coconino Press – Fandango, 2020 
E’ appena finita una grande guerra, e la comunità di un piccolo e isolato paese ha bisogno di ricompattarsi. L’arrivo di uno straniero mette in crisi gli equilibri, e infatti lo straniero sparisce improvvisamente. Gli abitanti affidano a Brodeck, un ex deportato coscienzioso e determinato, la stesura di un rapporto che fotografi la situazione. Brodeck ascolta e annota i fatti, diventa la cattiva coscienza della piccola comunità, ne scopre i segreti più indicibili. Un magistrale graphic novel tratto dal bestseller omonimo dello scrittore e regista Philippe Claudel. 

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Yoko Ogawa, L’isola dei senza memoria, Il Saggiatore, 2018
In una strana isola, da qualche anno spariscono periodicamente cose e concetti, o meglio la capacità delle persone di ricordarseli, e dargli significato. Ci si sveglia un mattino, si vedono uccelli in cielo, e li si guarda con indifferenza, come fossero delle macchie senza senso. Il ricordo da quel momento inizia a svanire, fino a sparire del tutto. E ad aiutare la popolazione nella rimozione c’è la polizia segreta, che cerca ovunque tracce di quel qualcosa e le distrugge. Una giovane scrittrice prova a resistere, contro l’intera comunità, e rischia tutto per custodire di nascosto i ricordi.

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Nicky Singer, Il confine, DeA Planeta, 2019
In un futuro non troppo lontano, non solo la fascia equatoriale e quella tropicale sono diventate invivibili, ma anche quella temperata si sta desertificando. milioni di persone migrano verso l’estremo nord, unica zona che consente di sopravvivere. Anche Mhairi, una ragazzina di quattordici anni, è in fuga da un anno, ma deve vedersela con continui controlli, frontiere impenetrabili, documenti più preziosi della stessa vita, esseri che hanno perso l’umanità. Come se non bastasse, per regolare le risorse gli Stati hanno deciso che le persone hanno una data di scadenza perché da anziani si è solo un peso per il mondo. E che gli anni residui si possono barattare in cambio di servizi.

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Miriam Toews, Un complicato atto d’amore, Marcos Y Marcos, 2019
Nomi ha sedici anni, e ha sempre vissuto all’interno di una comunità mennonita. Si tratta di una comunità chiusa, che rifiuta qualunque contatto con la modernità: niente automobili, niente energia elettrica (con tutto quello che segue), niente comodità, lussi, piaceri mondani, nessun contatto con il mondo esterno. Tutti indossano gli stessi vestiti, che ricordano quelli delle campagne dell’Ottocento, e vivono giorni tranquilli, senza ansie da prestazione. E mentre tante persone da fuori osservano la vita dei membri della comunità come in uno zoo, Nomi si sente sempre più un animale in gabbia, con i sogni che iniziano a spingere in altre direzioni.

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John Whyndham, I trasfigurati, Beat, 2015
In un mondo futuro e post apocalittico, la comunità di Waknuk è la più attenta a rispettare la Definizione, un insieme di leggi che tutti sin da bambini devono imparare a memoria per non ripetere gli errori del passato. David è il figlio del capo carismatico del villaggio, un uomo per cui non esistono eccezioni alle regole, disposto a qualsiasi sacrificio pur di farle rispettare. Il ragazzo inizia ad avere dubbi su alcuni dettagli, ma non osa sollevarli in pubblico. Però crescendo sviluppa capacità non contemplate dalla legge, che per il solo fatto di esistere sono per quella un abominio  da estirpare.

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