Le alunne del Liceo “Girolamo Bagatta” (Desenzano del Garda)

 

Toshikazu Kawaguchi, Finché il caffè è caldo, Garzanti, 2020
di Chiara Del Castello

Il libro parla di una caffetteria speciale in cui è possibile tornare indietro nel tempo. Ci sono varie regole per viaggiare nel passato, fin troppe, ma si può viaggiare anche nel futuro.
Racconta di vari personaggi che hanno provato questo viaggio per tornare nel passato e cambiare il loro presente; le loro storie sono toccanti.
Lascio leggere il libro al prossimo lettore.

Finché il caffè è caldo fa riflettere sul desiderio di ognuno di noi di tornare nel passato per cambiare qualcosa. Ma una regola importante è che se fai quel viaggio nel tempo comunque il presente non cambia. Questo ci insegna che il passato non condiziona il nostro presente, ciò che è fatto è fatto ma si può migliorare per il futuro.
Io personalmente vorrei tornare indietro per cambiare una cosa della mia vita ma non si può e non si deve fare perché le cose dovevano andare così.
Ho trovato il libro molto poco scorrevole da leggere. Comunque è molto originale e curioso, l’ho scelto apposta da leggere per la questione dei viaggi temporali.

 

Margaret Atwood, Il canto di Penelope, Ponte alle grazie, 2005
di Aurora Marchesini

“L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l’acqua”

Penelope si trova nell’Ade sotto la forma di uno spirito. Figlia di una naiade e del re di Sparta, Icario, racconta diversi episodi del suo passato, in particolar modo riguardanti il periodo infantile e quello adolescenziale, durante il quale conoscerà Odisseo, suo futuro sposo. Dopo il matrimonio si trasferisce a casa dei suoceri portando ricchi doni, come prevedeva la tradizione popolare. Nel giro di poco tempo Penelope è costretta a separarsi dal suo amato, il quale sarà lontano da casa per ben vent’anni: dieci per combattere a fianco di Menelao durante la guerra di Troia, dieci navigando con il suo equipaggio attraverso il mare, incontrando ostacoli e pericoli. Al suo ritorno ad Itaca però si dovrà imbattere in una situazione problematica e spiacevole.

Non essendo troppo amante dei miti, delle leggende e dei racconti mitologici inizialmente questo libro non mi convinceva troppo. Durante la lettura invece si è dimostrato molto più interessante di quanto pensassi. La storia di Penelope viene raccontata sotto alcuni punti di vista i quali di solito non vengono mai citati nell’apprendimento scolastico. Mi hanno entusiasmato i componimenti cantati dal coro, formato dalle dodici ancelle. Trovo che in questo brano l’autrice sia stata molto originale nell’inserire aspetti a mio avviso sconosciuti di Penelope.

 

Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, Einaudi, 2014
di Giulia 

“Che cos’è la vita eterna se non questo accettare l’istante che viene e l’istante che va? L’ebrezza, il piacere, la morte non hanno altro scopo”

Vengono riportati 26 dialoghi che riprendono personaggi mitologici e temi cari al mito greco, come ad esempio le antiche divinità e l’immortalità. La realtà relativa al mito viene però proposta in chiave moderna, diventa una chiave di lettura per la realtà. La protagonista è Laucotea, affiancata da eroi della mitologia greca e latina, divinità e mortali. Ogni tematica è attuale e viene affrontata tragicamente. Il primo ciclo riguarda il passaggio dal caos dei Titani al mondo degli dei, il secondo la sessualità (come legame tra sesso e morte). Poi si parla di destino, libertà, tristezza, sconfitta e l’irrazionale desiderio di raggiungere gli dei. 

Si tratta di un libro impegnativo e non di facile comprensione ma che riesce a stupire con la sua profondità. Mi ha stupito molto il fatto che, nonostante si leggano dei pensieri ambientati in un immaginario passato lontanissimo, alcuni di essi riguardanti la morte, la vita e il senso di quest’ultima rimangono comunque uguali nei secoli. La molteplicità di temi e di scenari riesce a catturare l’attenzione del lettore in maniera costante, senza appesantire troppo. Leggerlo è stato molto piacevole e a tratti toccante, è come se i pensieri più oscuri di tutti noi venissero messi a nudo. Nonostante io legga solitamente in maniera abbastanza veloce questo l’ho dovuto leggere quasi “a pezzi” per poterlo comprendere.