di Maria Greco – Responsabile settore scuola del Centro per il libro e la lettura
L’idea di questo articolo è venuta fuori dalle polemiche che gravitano intorno alla fiction Leonardo, che ha debuttato su Rai 1 il 23 marzo scorso e che si è conclusa il 13 aprile. Contro una descrizione “falsa” del genio, ritratto come un avventuriero poco sicuro di sé e accusato di omicidio, si scagliano il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che parla di uno “spettacolo indignitoso di un Leonardo che manca completamente di verità. E senza verità, non esiste cultura” e lo studioso Alessandro Vezzosi, uno dei massimi esperti di Leonardo, che afferma: “È veramente spiacevole il fatto che si innestino nella storia una serie di elementi che sono dei falsi storici e possono creare fraintendimenti nel pubblico. Qualcuno potrebbe credere davvero che la vita di Leonardo sia stata quella raccontata nella fiction”. Meno severe appaiono le osservazioni dello storico d’arte Claudio Strinati, che sottolinea: “È una fiction, non un documentario”.
Chi è “realmente” Leonardo?
La prima e più autorevole testimonianza biografica sulla vita di Leonardo è quella del Vasari che, ne Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori del 1550, asserisce: “E veramente il cielo ci manda taluni che non rappresentano la umanità sola ma la divinità istessa”, tratteggiando così il profilo di un uomo straordinario, un talento divino, vario et instabile: come è noto, la natura poliedrica di Leonardo lo portò ad appassionarsi a diverse discipline, tra cui la musica, che poi puntualmente abbandonava. Leggendo l’opera risalta maggiormente la descrizione del carattere di Leonardo: un uomo versatile, con una incondizionata passione per la natura e per gli animali, un uomo “tanto piacevole nella conversazione che tirava a sé gl’animi delle genti” e che con la sua arguzia affascinò Ludovico il Moro; era gentile e generoso, pertanto, anche molto benvoluto dai contemporanei. Ancora Vasari descrive Leonardo come un burlone, un uomo di spirito, che amava fare scherzi ai suoi compagni.
Nel tempo gli studi su Leonardo Da Vinci trovano nuovamente spazio verso la fine del Settecento, quando Napoleone portò in Francia i codici leonardeschi della Biblioteca Ambrosiana e vennero studiati dal fisico italiano Giovanni Battista Venturi, in visita a Parigi, che nel 1797 in un saggio ne esaltava l’ingegno nell’ambito meccanico, idraulico e ottico.
Il mito di Leonardo come “genio universale”, tuttavia, si sviluppò durante il regime fascista. Nel 1939 a Milano si organizzò la Mostra Leonardesca, con un intento propagandistico: il simbolo del talento italiano puro sangue, capace di eccellere in più settori. Fu lo storico dell’arte Giorgio Castelfranco a riportare la figura di Leonardo fuori dalle ideologie, con una mostra del 1952, a 500 anni dalla nascita.
Oggi il genio fiorentino torna al centro del discorso culturale, scientifico e artistico e deve fare i conti con il mondo dell’informazione, basato su diversi punti di vista. Tra i vari articoli pubblicati in cui il mito di Leonardo viene messo in discussione c’è anche quello pubblicato su «The Economist» il 20 aprile del 2019, Was Leonardo the supreme genius, or just our kind of guy? in cui non si dubita del suo talento, quanto della sua capacità di finire ciò che ha iniziato. Il vero talento di Leonardo, secondo «The Economist», è stato quello di applicare le conoscenze acquisite nei campi della medicina, fisica, botanica e geologia alle sue opere. Leonardo da Vinci, conclude l’articolo, era molto più di un genio supremo: già 500 anni fa incarnava un tipo di uomo assolutamente contemporaneo per il suo spirito curioso e la sua originalità. Leonardo non più genio assoluto ma uomo reale, un uomo geniale, un genio umano.
Spunti didattici
Probabilmente il regista della fiction ha pensato a questa figura “contemporanea” di Leonardo e le polemiche rappresentano comunque un modo per parlarne. Anche in classe, coi nostri alunni delle scuole secondarie. Potremmo, infatti, partire proprio dagli elementi “romanzati” della serie TV, evidenziandoli come “falsi storici” (il rapporto del maestro con Caterina da Cremona, l’omicidio della ragazza, le indagini sul caso dell’investigatore Stefano Giraldi) per inquadrare biograficamente Leonardo, per poi esaminare come le scelte cinematografiche modifichino la verità storica: un giallo suscita interesse nel telespettatore, specialmente se la vita del personaggio non è stata particolarmente rocambolesca. Un percorso didattico interdisciplinare che coinvolge la letteratura, la storia, l’arte, la musica, la tecnologia potrebbe essere programmato in una UDA, in cui si potrebbe prevedere un lavoro a classi aperte e parallele. I docenti della scuola secondaria di secondo grado potrebbero proporre la visione dell’intera fiction con dei focus di approfondimento letterario, artistico, scientifico (astronomico, fisico e chimico), ecc.
Per la scuola primaria intendo suggerire un percorso di lettura che inquadra Leonardo da Vinci, per un primo, completo approccio alla figura dell’uomo-artista. Seguirò la bibliografia che gli esperti dell’Associazione Hamelin hanno provveduto a stilare, selezionando i testi di lettura che mi sembrano più adatti (la bibliografia completa è disponibile QUI).
- Leonardo in festa, Pia Valentinis, Giancarlo Ascari, Franco Cosimo Panini, 2019
Età di lettura: da 6 anni
Leonardo è artista infaticabile. Alla corte di Ludovico il Moro dipinge, scrive, studia, scolpisce, inventa, canta, suona e progetta la favolosa scenografia della Festa del Paradiso per le nozze di Isabella e Gian Galeazzo Sforza.
- Leonardo, che genio!, Elena Russo Arman, Mondadori, 2019
Età di lettura: da 7 anni
Leonardo si trova alla corte del Re di Francia e, da quando dimora nelle stanze del Castello di Cloux, la cuoca Mathurine non si stanca mai di impastare, infornare, preparare i piatti della tradizione toscana, perché il Maestro si senta sempre un poco a casa. Mathurine ci svela un ritratto intimo del più straordinario genio del Rinascimento: un uomo capace di anticipare il futuro ma anche di commuoversi al ricordo dell’infanzia a Vinci, insieme allo zio, da cui imparò a osservare le piante e gli animali, la luna e le stelle. Tra i dolci e le zuppe cucinati dalla premurosa cuoca e in compagnia di Francesco, suo allievo fedelissimo, Leonardo ripercorre le invenzioni della sua vita e sogna, perdendosi tra i ricordi: le corse sulle colline toscane, sotto il sole caldo dell’Italia, i boschi, i fiumi da attraversare sempre al suo fianco. Quante ore passate a osservare gli uccelli in volo! Prima che pittore, ingegnere, filosofo e inventore, Leonardo da Vinci fu un sognatore, capace di pensare in grande proprio perché rimasto sempre bambino.
- Leonardo da Vinci. Guarda che artista!, Patricia Geis, Franco Cosimo Panini, 2018
Età di lettura: da 7 anni
Libro interattivo, scritto con un linguaggio semplice e diretto che incoraggia il giovane lettore a entrare in contatto con l’arte, a conoscere, a sperimentare e a creare. Attraverso diverse modalità espressive, con l’utilizzo di pop-up, flaps e fustelle, pagina dopo pagina si scopre il mondo di Leonardo e sono svelate curiosità e aneddoti sull’artista e sulla sua straordinaria vita. In fondo al libro, una tasca contiene materiali che permettono al bambino di ricreare la sua opera d’artista.
- Leonardo da Vinci, genio senza tempo, Davide Morosinotto, EL, 2015
Età di lettura: da 7 anni
In questo volume illustrato, Leonardo da Vinci è presentato nelle sue vesti di pittore, musicista, inventore insuperabile. Un genio che non ha mai avuto paura di sbagliare, cercando di spingersi sempre un po’ più in là. Le ultime pagine del libro offrono una brevissima appendice con i luoghi o le opere legati al personaggio e sopravvissuti fino a noi: in questo modo, se e quando vorrà, il lettore potrà ripercorrere le tracce del suo beniamino, scoprendolo ancora più vicino. Perché a essere grandissimi si comincia da piccoli!
- Io, Leonardo da Vinci. Vita segreta di un genio ribelle, Massimo Polidoro, Il battello a vapore, 2019
Età di lettura: da 8 anni
Leonardo da Vinci, un genio che ha anticipato il Novecento? Un “alieno” catapultato dal futuro? Oppure, più semplicemente, un uomo incredibilmente acuto ma pur sempre un uomo del suo tempo? Massimo Polidoro ci conduce a spasso per la sua biografia, raccontando le cose meno note e più curiose del genio di Vinci. La storia che ne emerge è la meravigliosa avventura di un uomo, con pregi e difetti, momenti fortunati e sfortunati, che è riuscito sempre a superare i propri limiti e ad affrontare le avversità.
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