di Maria Pia Corniola – Scuola Secondaria di Primo Grado “Abbagnano” dell’I.C. “Gennaro Barra” (Salerno)

Segni come parole, le parole della novella L’amico ritrovato; segni come impronte, quelle che i personaggi della storia lasciano nella memoria dei lettori; segni come tracce, piste di conoscenza e di crescita interiore che questa lettura apre.
E il segno si fa disegno, per rielaborare con un nuovo linguaggio le storie di Hans e di Konradin, di un legame che si spezza e rinasce dalle sue ceneri, di una Germania in preda al delirio nazista, di un popolo umiliato e annientato.

Una lunga maratona di lettura. A distanza, ma più uniti che mai. A legarci erano le parole che vibravano nell’aria e nei cuori, i personaggi che prendevano corpo e diventavano di pagina in pagina sempre più reali e vicini, una storia d’amicizia, di tradimento e riscatto in un’epoca in cui la barbarie prende lentamente il sopravvento sulla civiltà. Poi, ancora scossi dal potente e lapidario finale a sorpresa, i ragazzi hanno dibattuto sui tanti significati che questo piccolo ma prezioso libro racchiude e ne hanno individuato le frasi chiave da illustrare. Infine, sotto la sapiente guida della professoressa Paola Molinari, hanno tradotto le parole in immagini intrise di valenze simboliche, ispirandosi allo stile di Picasso, che più di qualunque artista del ‘900 ha saputo raccontare sulla tela l’atrocità della guerra e del regime nazista.

e-la-fine-non-tardò-molto-a-venireentrò-nella-mia-vita-nel-febbraio-del-1932-per-non-uscirne-più.e-venne-il-giorno-in-cui-non-rimase-più-spazio-per-i-dubbipassarono-i-giorni-e-i-mesi-e-niente-venne-a-turbare-la-nostra-amicizia

 

Per maggiori informazioni sull’iniziativa: mariapiacorniola@gmail.com