di Stefania Lucidi – I. C. “C. Urbani” – Scuole primarie (Moie, Macine, Poggio San Marcello – AN)

Attraverso il progetto nazionale  “Libriamoci” si intende promuovere la lettura tra gli studenti, invitando tutti gli istituti scolastici a inserire, nelle proprie attività educative e formative, dei momenti da dedicare alla lettura ad alta voce, considerata strumento fondamentale  per la crescita emozionale e cognitiva dello studente.

Tempo di leggere. Un’oasi di parole abbraccia il cuore, incrocia sguardi attenti e curiosi. Parole che nutrono l’anima, curano ferite, regalano storie.

Si è svolta nell’Istituto Comprensivo “C. Urbani” di Moie, per il terzo anno consecutivo, la settimana Libriamoci dall’11 al 16 novembre e ha coinvolto gli oltre 500 alunni delle tre scuole primarie di Moie, Macine, Poggio San Marcello.

Tre i filoni tematici suggeriti nel progetto nazionale e sviluppati nelle classi attraverso letture diverse: “Perché leggere i giornali”,  “Noi salveremo il pianeta”, e “Gianni Rodari; il gioco delle parole, tra suoni e colori”. Un’esperienza sempre apprezzata dai bambini e dai tanti adulti – volontari, genitori, nonni – coinvolti nell’avventura. Leggere ad alta voce e in luoghi diversi: nelle aule scolastiche, in biblioteca, tra cuscini colorati o in palestra seduti su comodi tappeti. Oppure nel bosco urbano, come l’esperienza realizzata dalle classi quarte A-C della primaria Moie per la lettura del  libro di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi. Per loro la voce più appropriata: il responsabile locale di Legambiente Sandro Ballarini.

“Un adulto che legge ad un bambino compie un atto d’amore” – ha spiegato l’insegnante referente Stefania Lucidi – “Leggendo stiamo insieme, condividiamo emozioni, impariamo, viviamo mille vite e nuove avventure, sogniamo mondi lontani, apriamo la mente di chi ci ascolta alla creatività. Quando leggiamo in una lingua straniera poi, come è accaduto in alcune classi, anche i vantaggi sono doppi, perché leggere ad alta voce aiuta chi ascolta ad abituarsi ai suoni della lingua straniera, ma anche alle strutture grammaticali e al modo in cui la lingua veicola significati.”

 A Macine sono stati proposti testi a carattere scientifico su temi ambientali di attualità per i più grandi, fiabe e storie di Gianni Rodari ai piccoli, per conoscere e apprezzare il grande scrittore, pedagogista e poeta, unico vincitore italiano del Premio Andersen nel 1970, fra i maggiori teorici dell’arte di inventare storie grazie alla sua Grammatica della fantasia.

“A Poggio San Marcello sabato 16 novembre, con grande piacere, abbiamo accolto nella nostra scuola genitori e fratelli come lettori volontari del progetto Libriamoci.” – ha raccontato l’insegnante Serenella Gentili – “I bambini sono stati coinvolti nella lettura animata di alcune storie di Gianni Rodari. È stata un’occasione di crescita, di trasformazione e di conoscenza. Nell’ascoltare i racconti, abbiamo acceso la fantasia ed immaginato paesi fantastici, con la consapevolezza che un libro rimane un dono fantastico ed un prezioso tesoro da custodire!”

La lettura del giornale ha invece coinvolto gli studenti delle classi quinte di Moie, con testi scelti del grande giornalista Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport, con la lettura in classe di quotidiani e periodici e l’incontro nell’aula Multifunzionale con Nicola Brunetti, ora collaboratore di testate su temi ambientali dopo la lunga carriera di insegnante e dirigente scolastico.

La settimana di Libriamoci è ormai terminata, ma le storie continuano a vivere correndo qua e là tra i banchi di scuola. Continuano a colorare di fantasia e di allegra i momenti più grigi, a sorridere e invocare  uno sguardo e una voce che sappia incantare e continuare ancora, per tanto tempo, questa avventura verso mondi e vite inesplorate.

Il sito web dell’Istituto comprensivo “Carlo Urbani”: www.comprensivomoie.it.